Azzoni: “Da nostre fonti interne, la situazione è ancora allarmante: il reparto Grossoni è stato chiuso per mancanza di personale e sempre più spesso gli anziani in grave condizioni vengono trasferiti dal PAT negli ospedali, dove, pochi giorni dopo, muoiono”
“A distanza di una settimana dall’incontro dei parenti del Comitato con il professor Fabrizio Pregliasco, consulente di parte della difesa del Pio Albergo Trivulzio, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta alle nostre 31 domande. In compenso, la campagna mediatica del governatore Fontana volta a rassicurare che va tutto bene, e che ‘nella sanità lombarda tutto è sempre stato fatto al meglio’, non ci sembra corrispondere alla realtà. Dalle notizie provenienti da fonti interne, non ci risulta che la situazione nelle RSA sia risolta. Al PAT, per esempio, ci segnalano che il reparto Grossoni è appena stato chiuso, pare, per mancanza di personale. Al professor Pregliasco, che ci aveva assicurato di persona che non ci fosse più alcuna carenza di personale, chiediamo il reale motivo della chiusura. Siamo molto preoccupati perché sempre più frequentemente anziani in gravissime condizioni vengono trasferiti dal PAT negli ospedali milanesi, dove, spesso, in pochi giorni muoiono. Vista la forte presenza del Comune di Milano nel Consiglio di Amministrazione e nel Consiglio di Indirizzo del Pio Albergo Trivulzio, chiediamo al sindaco Giuseppe Sala, garante della salute dei suoi cittadini, se – a maggior ragione in questo momento in cui si stanno rinnovando gli organi amministrativi interni della Baggina – può rassicurarci sul fatto che ora la situazione è sotto controllo”.
Lo ha dichiarato Alessandro Azzoni, il portavoce del Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio .