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CNA TRENTINO ALTO ADIGE * POLO GOMMA DI ROVERETO: « LA STG DI BOLZANO AVVIERÀ LA PRODUZIONE DI PNEUMATICI RICOPERTI ALL’INIZIO DEL 2021 »

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11.54 - lunedì 9 marzo 2020

Polo gomma di Rovereto, la Stg di Bolzano avvierà la produzione di pneumatici ricoperti all’inizio del 2021. L’amministratore delegato Umberto Prato spiega il progetto a Pneusnews. Il ruolo di CNA.

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La Sicur Tyres Group di Bolzano, guidata dall’imprenditore Umberto Prato, che attualmente commercializza e offre servizi di elevata qualità relativi agli pneumatici, comincerà entro l’inizio del 2021 la produzione di ricoperti a Rovereto. Lo ha detto l’amministratore delegato Prato a Pneusnews, la rivista online sul mondo degli pneumatici, annunciando l’obiettivo di trasferirsi entro il 2020 in via del Garda a Rovereto, nel cluster coordinato da Trentino Sviluppo, e il piano di assunzioni: 8 subito, 15 a regime.

Il contatto tra Stg e Trentino Sviluppo è avvenuto a dicembre 2018 grazie ad una missione conoscitiva per imprenditori della regione organizzata da CNA Trentino Alto Adige.

Oltre alla Marangoni Spa e alla new.co Aiken insediatesi nell’estate 2019, stanno arrivando le altre due aziende, il produttore di pneumatici kart LeCont e Sicur Tyres Group, azienda che si occupa della vendita e assistenza di pneumatici e articoli tecnici in gomma, con 4 sedi nel territorio altoatesino.

Sicur Tyres Group è nata nel 2004 dalla fusione delle cinque società storiche del Gruppo Prato: Meranese Gomme, Pneus Brixen, Pneus Bruneck, Centro Gomme Bolzano e Centro Nastri Bolzano. STG ha sede in via Enrico Fermi n. 8, a Bolzano, e si occupa di vendita di pneumatici vettura, moto, autocarro, industriali in genere, agricoli e anche di nastri trasportatori. Oggi, in tutti i segmenti in cui è presente, STG si occupa di retail, ovvero, fornisce consulenza oltre alla vendita dei prodotti e dei servizi tecnici all’utilizzatore finale. Possiede strutture di magazzino in grado di ospitare 10-12.000 pneumatici autocarro e fino a 30.000 pneumatici vettura, dispone di un centro di formazione interno nella sede di Bolzano che si sviluppa su 6 piani.

Fatto 100 il fatturato, il 70% è dato dalla vendita nel settore industriale comprendente l’agricolo, il genio civile e il carrello, il 25% nel settore vettura e il restante 5% nelle attività diversificate quali i nastri trasportatori ed accessori.

Nella sede di Bolzano lavorano 15 persone nel punto vendita e 8 nella direzione, mentre nei singoli Punti di vendita operano 7-8 persone, per un totale di 45 collaboratori con metodi e processi di lavoro standardizzati e omogenei.

“L’azienda – ha spiegato Prato – sin dalla sua fondazione, è legata alla ricostruzione: mio padre ha iniziato la sua attività, negli anni ‘60, come raccoglitore di carcasse. La ricostruzione dei pneumatici è per me un valore, un’attività che porta molteplici benefici e vantaggi sotto molti aspetti. Io lavoro con il concetto dello sviluppo della ricostruzione fin dalla prima vendita, consigliando pneumatici di qualità in funzione dell’utilizzo del cliente, proponendo da subito i vantaggi della ricostruibilità della carcassa, le due cose vanno quindi di pari passo. Dal punto di vista del risparmio, un prodotto ricostruito di qualità costa poco più della metà del pneumatico nuovo, e può avere la stessa durata. È, quindi, evidente che il cliente ottiene un grande vantaggio economico, per non parlare del discorso ambientale. Oggi produciamo montagne di PFU: utilizzare 2, 3 o anche 4 volte lo stesso pneumatico porta a dei vantaggi ambientali enormi, che oggi dobbiamo iniziare a valutare e sfruttare.”

“STG, nel settore autocarro – ha aggiunto Prato – vende più pneumatici ricoperti che nuovi: per 100 pneumatici nuovi, vendiamo 110 ricoperti, su un totale di quasi 20.000 pneumatici autocarro all’anno. Credo che questo sia uno dei pochi casi in Europa dove le vendite dei pneumatici ricoperti superano quelle dei nuovi. Ad oggi, il lavoro di ricostruzione è realizzato da terzi e, in una situazione come la nostra, è evidente che, se si vuole guardare avanti, volendo dare un futuro alla propria azienda, una buona scelta può essere quella di internalizzare il processo di ricostruzione. Da questo pensiero è partito tutto il progetto, che abbiamo tentato di sviluppare prima come Rete d’Impresa, ma che poi si è evoluto con il supporto di Trentino Sviluppo. A Rovereto abbiamo trovato le condizioni favorevoli per il nostro insediamento”.

La tempistica: “Il prossimo obiettivo – ha chiarito l’imprenditore altoatesino – è concludere l’installazione dell’impianto per settembre 2020. Sarà un impianto di ricostruzione a freddo, che ci sembra quello più vicino alle esigenze del nostro mercato. Stiamo realizzando un impianto da poter far vedere all’utilizzatore finale e ai nostri partner, per sostenere il rilancio della ricostruzione: oltre ai macchinari di ultima generazione, avremo un vero e proprio atelier di presentazione della ricostruzione.

L’idea è quella di creare un’attività concreta di promozione del ricoperto, che dia nuova linfa a questo settore, troppo spesso ingiustamente accusato di realizzare prodotti di scarsa qualità. Puntiamo a realizzare i primi pneumatici entro fine 2020, per ottenere la certificazioni ECE ed essere pienamente operativi da inizio 2021. Occuperemo circa 4.500 metri quadrati tra produzione e uffici. I macchinari saranno nuovi, di ultima generazione e automatizzati e, anche per questo motivo, impiegheremo inizialmente 8- 10 persone, mentre a regime riteniamo che potranno essere 15”.

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