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DOTT. DEVIGILI (CAMPOBASE) * CENTRI TERRITORIALI: « MEDICI DI FAMIGLIA FIGURE CENTRALI, VANNO AFFIANCATI DA FISIOTERAPISTI – INFERMIERI – PSICOLOGI »

Scritto da
10.41 - sabato 30 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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La pandemia globale ha dimostrato la necessità di rafforzare i servizi sanitari a livello territoriale, settore che per anni è stato trascurato e depotenziato a beneficio delle strutture ospedaliere più importanti e centrali. Ricordiamoci, in anni non molto lontani, il ridimensionamento dei servizi sanitari nelle valli e le chiusure degli ospedali più piccoli, ad esempio uno a noi vicino come l’ospedale di Mezzolombardo, chiuso nel 2010 per problemi strutturali ma, strano a pensarlo, molto utile per ridurre posti letto e spesa sanitaria.
Il bene più prezioso che abbiamo è la sanità pubblica e non possiamo concentrarci esclusivamente sul risparmio. Dobbiamo smettere di farlo ed imparare questa lezione quanto prima, poiché è nell’interesse di tutti.

In questa prospettiva, è necessario attivare il prima possibile i CENTRI TERRITORIALI SANITARI (Case di Comunità, Ospedale di Comunità e Ambulatori Comuni) che, attraverso la medicina di gruppo, svolgono un ruolo vitale nell’erogazione dei servizi medici di base, promuovendo la prevenzione delle malattie, fornendo cure primarie e monitorando le malattie croniche.
Una delle chiavi per migliorare l’efficacia dei Centri Territoriali Sanitari è l’integrazione di una varietà di figure tecniche. I medici di famiglia rimangono una figura centrale, ma vanno affiancati con gli infermieri di famiglia, i fisioterapisti, nutrizionisti, psicologi e assistenti sociali che possono garantire una valutazione globale alla salute dei pazienti.

Nei Centri Sanitari Territoriali non dovranno mancare anche attrezzature diagnostiche di base, che troviamo attualmente a pagamento nelle farmacie (per poter fare un elettrocardiogramma, una ecografia e un piccolo laboratorio per un controllo degli esami principali del sangue) e implementata la Telemedicina che permetterà di consultare al bisogno gli specialisti ospedalieri e di istituire progetti di assistenza domiciliare integrata. Sarà necessaria anche una riorganizzazione della continuità di cura e di assistenza da garantire in presenza, dal lunedì al venerdì, negli orari 08:00 – 20:00.

È altresì indispensabile un sostegno finanziario per gli Ambulatori singoli, per segreteria e personale infermieristico.
Questo approccio integrato e adeguatamente organizzato, non solo migliora la qualità della vita del paziente focalizzando l’attenzione sulle cure preventive e la gestione delle malattie a lungo termine, ma riduce anche il carico sui sistemi ospedalieri e l’accesso ai servizi di Pronto Soccorso. Non abbiamo più tempo da perdere.

 

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Giorgio Devigili
Medico cardiologo- Candidato alle provinciali nella lista Campobase

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