Dalle politiche del 2013, a quelle del 2018, camera e senato hanno cambiato fisionomia. La XVIII legislatura sarà quella con l’età media più bassa con la percentuale di deputate più alte della storia. Un rinnovamento anche nei volti, con circa il 65% dei parlamentari cambiati rispetti alla XVII legislatura.
La tornata del 4 marzo ha eletto il più giovane parlamento della nostra storia repubblicana. Sia alla camera che al senato si registrano infatti valori record. A Montecitorio già nella XVII legislatura l’età media si era abbassata di circa 5 anni, ma nel nuovo parlamento il dato scenderà ancora di più, fino ad arrivare a 44,33. La contrazione è particolarmente significativa se la si confronta con il trend delle ultime legislature. Rispetto alla XV (dal 2006 al 2008) in cui era stata eletta la camera con l’età media più alta, la media si è abbassata del 13,58%.
Il prossimo parlamento avrà l’età media più bassa della storia repubblicana: alla camera 44,33 anni, al senato 52,12.
Anche al senato possiamo parlare di una tornata record. L’età media a Palazzo Madama sarà poco oltre i 52 anni, abbassando di oltre 2 anni il dato della scorsa legislatura. Come per Montecitorio la contrazione rispetto alla XV legislatura, che anche in questo ramo registrava uno dei valori più alti della nostra storia repubblicana, sarà notevole. Tra il 2006 e il 2008 gli eletti al senato avevano in media 57 anni, un dato che è quindi sceso di quasi il 9%.
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