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COPPOLA (EUROPA VERDE) * GRANDI CARNIVORI: « PACOBACE, I 120 ORSI PRESENTI IN TRENTINO SONO STATI ABBANDONATI A SE STESSI E TROPPO POCO È STATO FATTO »

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15.05 - sabato 1 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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La Commissione d’Inchiesta richiesta dalla famiglia e dal Comitato che si è costituito a seguito della tragica morte di Andrea Papi purtroppo non potrà trovare soddisfazione in questa legislatura che è ormai al termine e che avrà come atto definitivo il Bilancio di Assestamento di fine luglio. Si sarebbe dovuto partire prima, a ridosso della terribile disgrazia, perché era negli interessi di tutti fare piena luce sull’accaduto e soprattutto su quanto colpevolmente non è stato fatto per evitare che si verificasse. I centoventi orsi presenti nell’areale del Trentino Occidentale, pari a 1.500 chilometri quadrati, un terzo del Trentino, sono stati abbandonati a se stessi e troppo poco è stato fatto di quanto previsto dal Pacobace, documento di indirizzo che ha al suo interno e molto dettagliati tutti gli elementi che avrebbero potuto scongiurare un evento così drammatico.

Poco o niente è stato fatto per arginare comportamenti troppo confidenti. Basti pensare che si pensa di mettere a punto il progetto dei cassonetti anti orso per il 2028 in quanto seguirà il Piano Rifiuti! Questi sono i tempi della politica. È rimasto sullo sfondo il tema legato ad una corretta informazione di abitanti e turisti, le attenzioni richieste nelle zone ad alta intensità di presenze, i corridoi faunistici sempre bocciati, lo spray anti orso neppure in dotazione dei forestali, solo due orsi radiocollarati e con i dispositivi scarichi. Complimenti! Ora le promesse di spostarne 70 e a nessuno è dato sapere né come né dove.

L’ informazione relativa ai movimenti delle femmine con piccoli del tutto assente. Resta solo l’abbattimento ritorsivo e punitivo come soluzione finale senza prendere davvero in considerazione il trasferimento in luoghi idonei individuati dalle Associazioni ambientaliste e animaliste. Non certo santuari /zoo dove gli orsi si trasformano in giocattoli ad uso e consumo del turismo di massa. Il Casteler che potrebbe essere ampliato e reso compatibile con una vita degna di questo nome resta lì, la prigione Guantanamo che ormai tutti conoscono. I forestali diminuiti negli anni di venti unità. E questa sarebbe la gestione della biodiversità in Trentino? E vogliamo parlare dell’estromissione della LIPU dal Casteler, dove si occupava della cura e del reinserimento dei selvatici feriti?
Il Comitato Faunistico eliminato è stata una delle prime azioni dell’assessora Zanotelli.

Intanto si moltiplica la presenza di orsi rinvenuti morti perché a quanto pare a ristabilire l’ordine ci pensano i bracconieri.
Per finire la volontà autarchica di risolvere la questione orsi localmente estromettendo l’Ispra e dimenticandosi che sono una specie protetta nelle disponibilità dello stato italiano e che se veramente si vorranno trovare soluzioni che mettano d’ accordo cittadini, allevatori, le Amministrazioni coinvolte con la necessità di difendere la biodiversità animale, pur in un territorio molto antropizzato, bisognerà interloquire con chi ne sa: biologi, zoologi, forestali, veterinari, tenendo conto di altre esperienze italiane ed europee. Ma in questo delirio di onnipotenza che attanaglia chi governa il Trentino si preferisce “arrangiarsi” e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

 

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Lucia Coppola
consigliera provinciale – Gruppo Misto-Europa Verde del Trentino

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