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SMI TRENTINO * REPLICA A PRESIDENTE ORDINE MEDICI IOPPI: PAOLI, « ESTERNALIZZAZIONI E GETTONISTI, QUANTO AI 96 EURO LORDI ORARI L’APSS SI STA MUOVENDO CORRETTAMENTE »

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17.20 - sabato 23 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il Pronto soccorso è un luogo di lavoro poco appetibile perché abbina scarsa retribuzione ad un impegno molto intenso; gravato da notevoli rischi medico-legali; con una qualità di vita molto pesante ,fatta di molte notti e week-end lavorati in condizioni anche estreme; difficile da far collimare con i tempi di vita della famiglia “normale”.

Con il decreto ministeriale (Legge Energia n.34) approvato il 28 marzo di quest’anno, ed in vigore dal 31 marzo stesso anno, sono state autorizzate le esternalizzazioni per l’affidamento di servizi medici a soggetti pubblici come Apss. Ovviamente solo in caso di effettiva necessità ed urgenza e dopo aver “Preventivamente verificato l’impossibilità di utilizzare il personale già in servizio, di assumere gli idonei utilmente collocati in graduatoria e di espletare procedure di reclutamento. L’affidamento, inoltre, può riguardare solo i punti di primo intervento, di pronto soccorso…”. La scelta deve ricadere su operatori economici che si avvalgono di personale medico e infermieristico in possesso dei prescritti requisiti di professionalità e che rispettano le disposizioni in materia di orario di lavoro.

Ci appaiono quindi assai singolari le dichiarazioni del Presidente ordinistico. Dapprima APSS ha interessato le OOSS della dirigenza medica, come la nostra, chiedendoci istituzionalmente se avevamo nulla in contrario ad appaltare il servizio alle Cooperative e/o ai gettonisti. Poi ha provato tutte le strade possibili, anche secondo i nostri suggerimenti, affinché si indennizzassero, con turno specifico, i Medici delle altre discipline degli stessi ospedali, disponibili a supportare questo servizio. Solo quando APSS si è trovata scoperta e priva di reperibilità in questo modo o per concorso, correttamente, ha avviato manifestazioni di interesse per esternalizzare il servizio o trovare professionisti che potessero aiutare i cittadini. Il nostro sindacato della dirigenza medica, e pensiamo anche tutti gli altri, sono sempre state messe al corrente degli appalti.Non sembrerebbe il Presidente ordinistico.

Quanto ai 96 euro lordi orari, nel D.M. 28 marzo 2023 si fa riferimento chiaramente alla possibilità di retribuire tali prestazioni orarie, per APSS, fino a cento euro lordi all’ora. Quindi APSS anche su questo si sta muovendo correttamente, contrariamente ad altri prezzi esorbitanti di altre realtà italiane.Come SMI riteniamo, diversamente dall’Ordine dei Medici Chirurghi di Trento, che l’obiettivo, in questo momento emergenziale per carenza di professionisti, sia quello di garantire ai cittadini la continuità dell’assistenza attraverso l’erogazione dei LEA e le direttive nazionali e provinciali. Facendo fronte alla carenza in PS con un ampliamento della piattaforma dei professionisti che possono accedere al servizio ed alle procedure concorsuali anche finalizzate alla stabilizzazione.

Come SMI suggeriamo pertanto di prevedere per i Pronto soccorsisti alcuni giorni di ferie aggiuntivi, come accade per altre discipline; considerare obbligatorie settimanalmente le 4 ore di aggiornamento previste dal contratto, che invece vengono abitualmente lavorate; prevedere, dopo una certa età, la possibilità per i medici anziani del Pronto soccorso di accedere ai concorsi della medicina generale nel settore emergenza territoriale convenzionata o dipendente, non dovendo così più fare le notti; o ancora il supporto progettuale della medicina generale per filtrare in Ospedale i codici di minor intensità.

Per quanto riguarda alla possibilità, suggerita dal dr.Ioppi, di creare un contratto per i dirigenti medici dei Pronto soccorso, diverso da quello degli altri dirigenti di tutti le altre strutture semplici e complesse, ricordiamo all’Ordine che è materia sindacale tecnica, da configurare nelle dovute sedi istituzionali.Ed attualmente, con il decreto ministeriale stesso, la Provincia autonoma di Trento ha sviscerato le possibilità disponibili nel quadro normativo e contrattuale, comprese le agevolazioni per le strutture di urgenza emergenza e Pronto soccorso della intera Provincia.

Cogliamo quindi l’occasione per auspicare che l’Ordine si faccia promotore, nell’ambito delle sue competenze esclusive di gestione della Scuola di medicina generale di Trento, della formazione dei medici convenzionati nell’emergenza, ad oggi ancora da potenziare come strumento di supporto a questo servizio essenziale. Lasci spazio alla Provincia autonoma di Trento, che per prima, positivamente, ha previsto la Specialità di Medicina d’Urgenza tra quelle con cui inizierà l’excursus specialistico della nostra nascente Scuola di Medicina di Trento.

 

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Dottor Nicola Paoli

Segretario Smi Trentino

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