Gentile direttore,
per favorire la crescita si investe su scuola e cultura, innovazione e ricerca, infrastrutture e produzione. Per sostenere i consumi si aumentano i salari e si riducono le tariffe. Chi pensa di fare cassa con le privatizzazioni anziché sulla crescita e di sostenere i consumi con Bonus e de-fiscalizzazioni fa torto all’intelligenza altrui.
Il fatto che il Governo Conte II abbia affossato il Paese e che il Governo Tecnico che seguì a quel dramma abbia permesso alle tariffe di esplodere e pensato al Pnrr più come a qualcosa per far cassa che non come ad un piano di Investimenti di medio lungo periodo ha favorito un equivoco sulle risorse disponibili che il contenzioso avviato nel febbraio 2022 ha reso eclatante.
Il Paese oggi non è più in grado di sostenere il proprio debito con quelle politiche e serve coraggio. Tanto. Il piccolo Trentino dovrà avere fantasia per sopravvivere con la propria Autonomia e la nuova Giunta della Provincia autonoma di Trento ha un compito difficile: non ripetere gli errori fatti a Roma tra il 2019 ed il 2022.
La Giunta precedente cominciò a progettare con il “Forum della ricerca”. La prossima dovrà pensare a come adeguare e forse riprogettare gli strumenti societari di cui dispone per operare nell’economia reale. E se il come fare questo è importante, la tempestività lo è di più.
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Cesare Scotoni (Udc Trentino)
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