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Intervista a Cesare Hoffer, Coordinatore provinciale Nursing up – Trento

COMITATO FERROVIA VIVIBILE – TRENTO * RFI – RUMORI TRENI: « CONFERENZA STAMPA 19/4, CON CONSIGLIERE PAT DEGASPERI – AVVOCATO GIULIANO – PRESIDENTE DALDON » (DIRETTA VIDEO)

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11.27 - venerdì 19 aprile 2024

 

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Conferenza stampa venerdì 19 aprile ore 11.15 presso bar Dolomiti corso Buonarroti 101.

Rinviato il processo in Tribunale a Trento dei treni “fracassoni” che vede coinvolte 55 famiglie del centro storico di Trento. Al processo sono stati citati a giudizio sette dirigenti di società ferroviarie come responsabili di disturbo alle occupazioni e al riposo delle persone, reato previsto dall’articolo 659 del codice penale.

Nell’udienza dello scorso venerdì 12 aprile 2024 sono stati ascoltati due consulenti di controparte dei 7 dirigenti coinvolti (5 di RFI Treni Italia e 2 di società esterne). L’udienza è stata rinviata al 22 novembre 2024 per ascoltare l’ultimo teste e la discussione finale.

Da oltre 15 anni i comitati di cittadini “ferrovia vivibile” e “antivibrazioni” di corso Buonarroti e via Fratelli Fontana si battono per la riduzione e contenimento dei problemi causati dalla velocità dei treni merci in centro città. Si sono rivolti al Giudice nel 2019, come parte civile tramite l’Avvocato Mario Giuliano, per chiedere la condanna di RFI per i danni causati dalle vibrazioni e dai rumori dei treni merci con una provvisionale di 40 mila euro a famiglia. Il risarcimento definitivo sarà richiesto successivamente in sede civile. L’installazione delle barriere fonoassorbenti nei pressi della stazione ferroviaria sul lato di corso Buonarroti non ha risolto il problema vibratorio, anzì si è aggravato a causa dell’aumento della velocità dei treni merci soprattutto durante le ore notturne. Ora le forti oscillazioni provocate, sugli edifici risalenti agli anni cinquanta, hanno aumentato la percezione di disagio delle persone causando problemi di insonnia oltre che problemi statici agli edifici. Per questi motivi

CHIEDIAMO ALLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DI ATTIVARSI PER:
Fare eseguire un ampio monitoraggio delle vibrazioni da parte di APPA, ente “Al di sopra delle parti” che dispone di apparecchiature adeguate agli standard richiesti;
Intervenire presso R.F.I per far rispettare il disciplinare della velocità del transito dei treni merci in centro città. In particolare nelle ore notturne il limite sembra superato abbondantemente, lo dimostrano le forti vibrazioni e rumori.

 

 

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