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URZÌ (COMMISSARIO FDI TRENTINO) * COLLEGI: « OLIVI E MAESTRI RIAPRONO L’INDECENTE SPARTIZIONE CON CONZATTI, LO FACCIANO IN NOME NON DELL’AUTONOMIA MA DELLA DISPERAZIONE »

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09.44 - martedì 16 agosto 2022

Olivi e Maestri riaprono l’indecente spartizione dei collegi con Conzatti, senza ritegno, ma per carità non lo facciano in nome dell’autonomia ma solo della loro disperazione.

Per cortesia non in nome dell’autonomia! Se Pd e il pasticcio di Renzi e Calenda vogliono fare inciuci in Trentino per pura impudica e plateale spartizione di poltrone si accomodino e facciano pure, ma per favore non usino il pretesto dell’autonomia.

Le riaperture del tavolo per la lottizzazione dei collegi da parte dell’ex vicepresidente PD della Provincia Olivi (interessatissimo ad un collegio) e della segretaria PD Maestri (interessatissima a che Olivi liberi un posto in Consiglio provinciale per riaffacciarsi sulla scena politica istituzionale provinciale essendo la prima dei non eletti) hanno il sapore amaro della beffa. Anche riguardo le decisioni che sembravano già assunte dalla base dello stesso PD.

Ma la partita non va chiusa, hanno sentenziato ad unisono gli interessatissimi Olivi e Maestri ovviamente applauditi dalla Conzatti, nemica giurata del Pd sino all’altro ieri, oggi la più fedele delle alleate.

Ora, quello che Fratelli d’Italia chiede è che questo indegno mercato dei collegi (si sarà notato tutt’altro stile nell’altra metà di campo, nel centrodestra) non sia passato come omaggio all’autonomia di scelte del territorio. Se gli stracci fra PD e la roba di Calenda e Renzi volano a livello nazionale è inguardabile che qui si cerchi di spartirsi sottobanco i collegi con l’intenzione di spedire a Roma chi sarà su banchi diversi e su fronti diversi e lì continuerà a insultarsi. E per favore quindi queste anime disperate della sinistra non usino l’autonomia per spacciare la loro fame di poltrone contro ogni pudore e ogni credibilità.

Questa vicenda ha segnato il tramonto della sinistra, lacerata su tutto, senza una idea di governo su nulla ma capace di inventarsi ogni volta la favola delle destre da arginare per giustificare la loro bulimia di potere. Fatelo, rispondendone ai vostri sostenitori (se a loro va bene così) ma non fatelo per carità a nome dell’autonomia! Chiamate le cose con il loro nome, fatelo a nome della vostra disperazione.

 

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Alessandro Urzì
Commissario provinciale Fratelli d’Italia Trentino

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