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SAIT * REPLICA A SINDACATO SBM – TRENTO: « SIAMO DISPONIBILI A DISCUTERE OGNI PROPOSTA CHE DOVESSE PERVENIRCI, IN CONTESTO DI RAGIONEVOLEZZA ED EQUILIBRIO »

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18.54 - martedì 4 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sait: replica alla nota di SBM in cui si proclama lo sciopero ad oltranza delle unità produttive del Consorzio. Con riferimento alla nota diffusa in data odierna da parte del Sindacato di Base Multicategoriale (SBM) – Trento, che annuncia la proclamazione di uno sciopero ad oltranza di tutte le unità produttive di SAIT, il Consorzio delle Cooperative di Consumo Trentine replica come segue:

– Colpisce che, a fronte di un decreto di reintegro, la prima azione intrapresa da SBM sia la proclamazione di uno sciopero ad oltranza, a cui non risulta abbia aderito alcun dipendente SAIT.

– L’invio delle lettere di riammissione in servizio ai 31 dipendenti potenzialmente coinvolti dal decreto del 30 giugno 2023 del Tribunale di Trento, sezione Lavoro (459/2022), che ne ha disposto il reintegro nel posto di lavoro è necessaria per ottemperare tempestivamente alle prescrizioni previste dal decreto stesso, ponendo così in essere tutte le procedure per l’inserimento dei lavoratori.

– Il decreto 459/2022 è disposto ai sensi dell’art. 28 della l. n. 300/1970, e la reintegra dei lavoratori è già avvenuta a seguito del decreto del giudice ed il Consorzio è obbligato ad ottemperare con la necessaria immediatezza all’ordine di reintegro indicato dal giudice riammettendo in servizio i lavoratori.

– Vi è la piena consapevolezza, da parte del Consorzio, della situazione venutasi a creare a seguito della procedura che ha previsto il trasferimento dei lavoratori a Movitrento, e delle due sentenze pronunciate finora, da cui ne consegue una molteplicità di situazioni differenti in capo ai singoli lavoratori coinvolti. SAIT si sta adoperando con spirito costruttivo e la massima disponibilità per soddisfare, nei limiti del possibile, le esigenze dei 31 dipendenti potenzialmente coinvolti. Allo stesso modo SAIT ha richiesto ai lavoratori, conformemente a quanto disposto dal decreto, la restituzione del Tfr a suo tempo versato dalla società. Consci delle differenti situazioni che potrebbero essere presenti in capo ad ogni singolo lavoratore, il Consorzio è disponibile a discutere ogni proposta che dovesse pervenirgli, in un contesto di ragionevolezza ed equilibrio. In tale contesto, e dati i tempi ristrettissimi per ottemperate ai contenuti del decreto, non sono state operate valutazioni di ordine fiscale.

– Ne deriva, quindi, che non è in corso alcuna rappresaglia da parte di SAIT verso i lavoratori, ma – semplicemente, e in totale trasparenza – la tempestiva riammissione in servizio, come disposto dal decreto ex art. 28, nella doverosa ottemperanza allo stesso che la legge prescrive debba avvenire senza indugio.

– Ultimo, ma non per importanza, SAIT ribadisce quanto più volte esplicitato negli ultimi mesi, ossia che il Consorzio ha posto in essere l’esternalizzazione non per una questione di costi, bensì per una tema organizzativo delle attività del magazzino. La stessa SBM lo conferma implicitamente scrivendo che sarebbe stato mantenuto “inalterato posto di lavoro e retribuzione per ogni singolo licenziato”.

 

 

 

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