News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

PRESIDENTE PAT FUGATTI RISPONDE A ZANELLA (PD) * ACCOGLIENZA ANNO 2023: « 319 I MIGRANTI ACCOLTI IN TRENTINO, 1.805 LE DOMANDE PRESENTATE »

Scritto da
10.06 - giovedì 21 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///

IL PERCORSO AD OSTACOLI DEI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE: e la cortina di fumo della risposta del Presidente Fugatti.

Logoramento. Sconforto. Scoramento. Questo è quanto devono provare le persone richiedenti protezione internazionale quando arrivano nel nostro Paese e nel nostro Trentino e devono affrontare una corsa ad ostacoli per ottenere quanto spetta loro per legge: semplicemente un posto nel sistema di accoglienza. Altrimenti non si spiegano i dati della risposta alla mia interrogazione al Presidente Fugatti: se in 1805 si rivolgono al Cinformi per avere un appuntamento in Questura come mai solo un terzo poi è autorizzato dal Commissario del Governo all’ingresso in accoglienza?!

L’unico requisito per accedere all’accoglienza infatti è aver fatto domanda di protezione internazionale – salvo che ci sia posto e sappiamo che posto non ce n’è a sufficienza, ma questo è un altro problema, gravissimo – e non avere un reddito sopra 6000 euro/anno (che non potendo lavorare non hanno di sicuro). Non è forse che sono stati autorizzati solo in pochi più di 600 perché gli altri a fare domanda proprio non ci arrivano? Dove sono finiti dunque i 1200 migranti che avrebbero dovuto andare in questura e fare la domanda?! C’è un disegno dietro i tempi di attesa tra uno step e l’altro della corsa ad ostacoli. Un disegno che fa desistere la maggior parte dei migranti che si spostano altrove sperando di vedersi attribuito un letto dove dormire in tempi decenti e non dover stare sotto un ponte per mesi e mesi e mesi.

Perché ci sono cose che la risposta tace. Le tappe della corsa ad ostacoli. Per la prima tappa, l’appuntamento al Cinformi, quanto tempo passa da quando le persone migranti arrivano in Trentino? Perché per prendere appuntamento con Cinformi per poter richiedere l’appuntamento in Questura ora ci si deve presentare di persona al Cinformi. E anche lì a volte passano periodi lunghi solo per poterci ritornare. E poi il primo appuntamento che viene assegnato dopo due-tre settimane in questura mica serve per fare domanda di protezione internazionale. No, serve per l’identificazione e la verifica del possesso della dichiarazione di ospitalità, prassi illegittima adottata da diverse Questure, ma non prevista dalla legge.

Ed è lì che viene dato un secondo appuntamento (salvo per persone che provengono da alcuni Paesi come Pakistan, Palestina e Siria che possono risolvere tutto in una volta sola) per fare richiesta di protezione internazionale. E tra i due appuntamenti in Questura passano spesso mesi. Quanto appunto? E quando riescono ad arrivarci e fare domanda quanto devono aspettare per accedere a uno dei 730 posti di accoglienza, visto che sono del tutto insufficienti?!! Perché sono anche queste persone che poi si rassegnano e vanno altrove anche dopo avercela quasi fatta, magari dopo aver dormito mesi e mesi sotto i ponti – magari anche lavorando – assieme ad alle altre centinaia che sono più indietro negli step della corsa ad ostacoli. Un sistema deliberatamente escludente e disumano. Che da 1800 persone le riduce mese dopo mese a poco più di 300.

Ovviamente ci viene detto che non risulta che il sign. Adbelijalil Bendaoud, ventisettenne morto assiderato in un deposito della stazione di Verona il dicembre scorso, abbia formalizzato la richiesta di protezione internazionale in Questura. Non ci viene detto però quando gli è stato fissato il secondo l’appuntamento dopo il primo del 17 marzo scorso (pare a metà maggio) e se a quell’appuntamento si è presentato o meno e se magari non abbia potuto formalizzare la richiesta solo perché privo di un requisito illegittimo come la dichiarazione di ospitalità. Su questa vicenda serve trasparenza e continueremo a chiederla. Questa miopia politica che continua a vedere in giovani stranieri il nemico, invece che una risorsa per il futuro del nostro Paese e del nostro continente non farà altro che farci sprofondare, sprofondare nel nostro egoismo e disumanità. Come i barconi in mare che nell’indifferenza di chi ci governa continuano ad affondare, mentre noi investiamo risorse invece che per salvarli, per non farli partire, firmando l’ennesimo memorandum con un dittatore.

 

*

Paolo Zanella

Consiglio Provincia autonoma Trento (Gruppo Pd)

 

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab

Scarica PDF [137.93 KB]

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab

Scarica PDF [1.15 MB]

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.