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ON. URZÌ (FDI) – REPLICA A CIA: « IL CONSIGLIERE NON HA MAI RISPETTATO ALCUNA DISCIPLINA INTERNA DI PARTITO, LOGICA DI SQUADRA O AZIONE COMUNE »

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09.39 - mercoledì 21 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Sono sempre più imbarazzanti, un crescendo di superficialità mista ad auto-referenzialità, le dichiarazioni del consigliere Cia su Fratelli D’Italia e la comunità politica che lo ha accolto e fatto eleggere e che lui ha utilizzato come un taxi per entrare in consiglio provinciale e poi non rispondere più al partito verso il quale avrebbe dovuto essere debitore su un piano morale.
Si ricorderanno le cronache in cui i giornali riferivano delle sue sceneggiate in consiglio provinciale dove sbuffava ad alta voce (sapendo di essere origliato dai giornalisti) che non accettava alcun dovere di raccordarsi con il partito rivendicando il titolo per fare quello che voleva. Anche votare contro le indicazioni date.

O si ricorderà quando il consigliere Cia si proponeva in pubblico in una visione romanzesca e al limite del patetico come bullizzato dal suo stesso partito con atteggiamento infantile e del tutto estraneo alla moralità e dall’etica politica che devono garantire gli eletti di un partito di governo come Fratelli d’Italia. Impegno che tutti gli eletti hanno assunto quando hanno aderito al partito.
Ma si ricorderà soprattutto come il Cia dopo avere voltato le spalle al suo partito nella difesa estrema di una sua poltrona aveva ammonito: così non si potrà più usare il mio nome per avere più peso nelle contrattazioni per la composizione della giunta.
Ed in effetti così è stato: proprio i comportamenti dell’ex consigliere di Agire hanno drasticamente ridotto il potere contrattuale nel momento più delicato della composizione della giunta.

E il primo responsabile della perdita dell’assessorato assegnato a Claudio Cia è proprio Claudio Cia. Ma è il responsabile anche di una perdita di potere contrattuale, grazie anche alla sua azione che ha portato ad indebolire il partito nella fase più delicata ossia quella della elezione del presidente del consiglio regionale, che alla fine purtroppo ha pagato tutta la squadra.

Cia non ha mai rispettato alcuna disciplina interna di partito, logica di squadra, azione comune, ha agito sempre ed esclusivamente sulla base del proprio interesse politico voltando le spalle alla maggioranza degli elettori che lo hanno eletto non in quanto Cia ma in quanto capolista di FdI. Aveva fatto il diavolo a quattro per essere capolista, facendo intendere le peggiori conseguenze se non fosse stato così. E il partito lo aveva fatto capolista. Ricambiato come si è visto, con un benservito.

Assente in questo consigliere qualunque visione politica di prospettiva e coerenza (ha condotto una campagna per portare davanti ad una commissione di inchiesta l’intera giunta provinciale e il presidente Fugatti sul caso ospedale di Cavalese per poi improvvisamente diventarne il migliore sponsor, lo si ricorda per avere fatto approvare in una legislatura in maggioranza la legge sul divieto dell’uso dei palloncini come massima espressione di impegno politico… ) ma soprattutto ha mostrato sofferenza per tutte, si dicano tutte le decisioni assunte dal partito spesso a difesa esclusivamente di sé stesso. E un partito non può investire la maggior parte delle energie per contenere le intolleranze al suo interno invece che investirle verso gli avversari.

Il destino di Cia è stato scritto esclusivamente da lui. Oggi la maggiore attività dello stesso consiste nel sprizzare veleno contro il partito che lo ha fatto eleggere. Non c’è nulla di più triste di questo.

Confidiamo di vederlo più attivo nelle sedi istituzionali (e non solo a tirare carretti in una campagna elettorale personale permanente) perché è stato eletto non per insultare chi lo ha fatto eleggere ma per lavorare nell’interesse dei cittadini. Producendo qualcosa di più di quello che ci ha lasciato la scorsa legislatura.

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On. Alessandro Urzì – Fratelli d’Italia

 

 

CIA * REPLICA A ON URZÌ (FDI): « DIETRO LA SUA NARRATIVA DISTORTA SI CELA L’INCAPACITÀ DI ACCETTARE LA REALTÀ E LA RESPONSABILITÀ DELLE SUE AZIONI »

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