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ON. URZÌ (FDI) * MORTE ANDREA PAPI – INTERVENTO CAMERA DEPUTATI: « QUI ANCORA C’È CHI STA DALLA PARTE DELL’ORSO, LA RAGIONE DEVE PRENDERE IL SOPRAVVENTO »

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16.56 - giovedì 13 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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URZI’ (FDI) INTERVIENE ALLA CAMERA “E QUI ANCORA C’E’ CHI STA DALLA PARTE DELL’ORSO!”

Testo integrale dell’intervento dell’on. Alessandro Urzì

ALESSANDRO URZI’ (FDI). Grazie, Presidente. Abbiamo atteso i funerali di Andrea Papi, 26 anni, il nostro concittadino ucciso in un attacco di un orso nei giorni scorsi nei boschi del Trentino. Abbiamo atteso che l’emozione lasciasse spazio anche alla ragione. L’emozione c’è ancora, ma la ragione deve prendere il sopravvento. E la ragione, signor Presidente, ci dice che sarebbe ipocrita voltare lo sguardo altrove. Ora è il tempo delle responsabilità. Ho avvertito proprio qui, Presidente, che dobbiamo fare molto.

Alcuni interventi sull’ordine dei lavori, che ieri hanno affrontato il tema dello scempio della giovane vita di Andrea Papi, qua, in quest’Aula, hanno dimostrato quanto sia assente, da parte di alcuni settori di quest’Aula, la cultura stessa della montagna e del rispetto di chi la abita. Sentire, Presidente, “il bosco è la casa dell’orso, ognuno di noi quando si reca in montagna deve essere consapevole dei rischi che si corrono” come se fosse stata colpa di Andrea Papi vivere il suo bosco. Sentir dire “cosa vogliamo fare, vogliamo svuotare la Terra dagli animali, vogliamo sconvolgere gli ecosistemi?”.

Si commentano da sole, queste parole. Ora, Presidente, dobbiamo ribadire solo una cosa: il bosco è anche la casa di tanti italiani, che nel bosco hanno le loro case e i loro figli. E nessuno vuole più vedere i propri figli sbranati – perché di questo stiamo parlando! – dagli orsi o minacciati dai lupi. Grazie al Governo, Presidente, per tutti i passi che già ha dimostrato solo nei primi mesi di attività nella giusta direzione. Ricordo anche l’impegno assunto – legislativo, quindi concreto, non parole – per quanto riguarda le aggressioni, le vicinanze o le convivenze pericolose in prossimità proprio degli ambiti residenziali.

Ma rivolgo, Presidente, attraverso di lei, un appello anche a quest’Aula, dopo gli interventi ascoltati ieri: negare che le famiglie nelle aree alpine infestate oggi tengano chiusi i bambini in casa per paura, negare che la montagna rischi la desertificazione turistica e dell’allevamento, negare che la vittima oggi sia solo Andrea Papi e non l’orso, negare che vestire le magliette dell’orso “Io sto con Papillon” abbiano creato solo una falsa narrazione sull’orso e la sua pericolosità oggettiva, ciò è stato grave ed inammissibile.

Concludo, Presidente, ci dovremo fare carico noi delle soluzioni. Certo, con una responsabilizzazione delle autorità locali, fatte salve tutte le tutele del patrimonio faunistico, ma negare la gravità del problema, no, non lo possiamo sentire! Noi faremo la nostra parte al fianco delle comunità locali, che la montagna la amano perché la vivono tutti i giorni, non dal salotto di casa, come fanno quegli ambientalisti di maniera, vittime esclusivamente dell’ideologia.

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