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MOUNTAIN WILDERNESS * TORRE TRIESTE (CIVETTA): « L’INFLUENCER GIULIA CALCATERRA SI LANCIA DALL’ELICOTTERO CON IL PARACADUTE, LE DOLOMITI UN PARCO AVVENTURA? »

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08.49 - mercoledì 26 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Quattro rotazioni con l’elicottero per quattro lanci con il paracadute dalla Torre Trieste (Civetta) nelle Dolomiti Bellunesi. L’ennesima scorribanda dell’influencer di turno nelle Dolomiti, ridotte a un parco avventura. Non passa giorno che le Dolomiti non subiscano un nuovo sfregio. Questi i fatti, tutti documentati sul profilo Instagram della ex velina e influencer Giulia Calcaterra. (Immagini in allegato).

 

 

Il 24 luglio la Calcaterra ha utilizzato un elicottero della Elicampiglio/Heliunion per farsi portare, in compagnia di quattro amici, in cima alla Torre Trieste nel Gruppo del Civetta e per poi lanciarsi con il paracadute. Quattro rotazioni per quattro salti, tutti in successione. Le Dolomiti sono state riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e la Torre Trieste, con le sue vie alpinistiche storiche (tra le altre una via Cassin-Ratti e una Carlesso-Sandri) rappresenta un luogo di grande valore storico, culturale e naturalistico.

Ribadiamo, se mai ce ne fosse bisogno, che l’uso a scopo turistico dell’elicottero in montagna ha un forte impatto ambientale in termini di inquinamento acustico e conseguente disturbo della fauna selvatica (gli elicotteri sono fonti di rumore molto elevato e il loro frequente sorvolo può disturbare la fauna selvatica locale, spaventare gli animali e influenzare i loro schemi di comportamento). Questo può avere conseguenze negative sulle popolazioni di animali sensibili al disturbo e sull’ecosistema circostante.

 

 

Inoltre l’elicottero contribuisce in modo importante all’inquinamento atmosferico (emettono gas di scarico, compresi ossidi di azoto e particolato, che contribuiscono all’inquinamento atmosferico locale e alle emissioni globali). Evidentemente per la nostra Calcaterra sono tutti dettagli trascurabili. Non ci stupiamo, basta una veloce occhiata al suo profilo Instagram (1 milione di follower) per farsi un’idea dello stile e dell’approccio che contraddistingue le sue “avventure”.

Ci stupiamo invece che le siano stati concessi i permessi. Si tratta di una vasta area protetta, di enorme valore naturalistico e paesaggistico, un Sic di rilevanza europea, e come tale va rispettato e gestito e non trasformato in un teatro per esibizioni e spettacoli personali. Inoltre ci chiediamo se l’autorità aeroportuale competente sia stata opportunamente informata, poiché l’uso di un elicottero in una zona così delicata richiede il rispetto di precise normative e regolamenti. Il piano di volo va tassativamente comunicato, vanno rispettati orari e piazzole di decollo e atterraggio. La compagnia di elicotteri aveva tutti i permessi?

 

 

Dal punto di vista culturale siamo alle solite: è essenziale comprendere che le Dolomiti vanno preservate e rispettate, non solo per il bene delle generazioni attuali ma anche per le future. L’azione dell’influencer è un chiaro esempio di come l’accesso a un vasto pubblico attraverso i social media debba essere gestito con la massima consapevolezza delle implicazioni culturali e ambientali. Scambiare questo prezioso luogo con un banale parco giochi è eticamente deprecabile. Non possiamo permettere che la nostra eredità culturale venga svilita.

Il lancio con il paracadute (nessun problema se la cima fosse stata raggiunta con mezzi leali) potrebbe essere percepito come un’azione eroica e avventurosa, ma la realtà è ben diversa. Ogni azione irresponsabile ha conseguenze che vanno oltre la superficie e possono danneggiare irreparabilmente l’ambiente e la cultura del luogo creando un precedente che veicola un messaggio devastante: metto mano al portafoglio e posso salire su tutte le cime delle Dolomiti.

In conclusione, è nostro dovere proteggere le Dolomiti e i loro valori unici. Invitiamo nuovamente tutti a essere consapevoli del potere dei social media e dell’importanza di promuovere un turismo rispettoso e sostenibile. Solo attraverso la tutela della natura e del patrimonio culturale potremo garantire che le generazioni future possano ammirare e apprezzare la bellezza e la storia delle Dolomiti, senza compromettere la loro integrità.

 

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Nicola Pech

Mountain Wilderness Italia

 

 

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