(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Leggiamo ormai quasi quotidianamente sull’agenzia Opinione gli interventi sprezzanti di certo Dal Rì, “Commissario” dell’UDC del Trentino. Non possiamo non notare due incongruenze. La prima è riassunta in una sorta di ossimoro. “Commissario” nominato da Roma non si addice molto ad una forza politica operante in una “Comunità Autonoma” come il Trentino.
La seconda attiene al simbolo che viene esibito. Lo Scudo Crociato appartiene alla storia locale e nazionale. Con le sue luci (tante e prevalenti) e le sue ombre, ha sempre connotato un progetto culturale e politico che ha operato per il progresso della società e per la costruzione di equilibri democratici. E sempre – fin quando al simbolo corrispondeva una sostanza – ha rispettato come elemento costitutivo il “confine invalicabile a destra” di cui al magistero degasperiano.
Chi, per arcane vicende giudiziarie, detiene in quel di Roma questo simbolo, non detiene affatto la titolarità sostanziale della tradizione democratico cristiana e popolare. In Trentino in modo particolare. Il PPI; la Margherita Trentina; l’UPT ed ora Campobase sono state e sono la “casa più naturale” di questa tradizione culturale e politica. Ciò vale anche sul piano delle questioni eticamente sensibili di cui all’ultima uscita del Commissario dell’UDC Trentino.
Nessuno di noi – e men che meno Francesco Valduga – ha mai dichiarato di sostenere la pratica dell’utero in affitto. Abbiamo sempre distinto il nostro rifiuto di ogni discriminazione fondata sulle scelte sessuali delle persone (questione di civiltà e di rispetto dei diritti personali, che deriviamo proprio dalle nostre convinzioni cattolico-democratiche, oltre che dalla Costituzione Italiana) dal sostegno delle pretese “senza se e senza ma” di chicchessia (singoli o coppie etero o omosessuali) di avere un figlio “a prescindere”. Soprattutto se attraverso transazioni economico-commerciali. Per motivare la sua scelta di Destra, il Commissario dell’UDC dovrebbe dunque esibire altre argomentazioni (se le ha). Senza attribuire agli altri intenzioni e convinzioni che, per quanto ci riguarda, non esistono.
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Chiara Maule
Vice segretaria provinciale Campobase