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NURSING UP * PANDEMIA CORONAVIRUS: « IL SINDACATO TRAMITE IL PROPRIO SERVIZIO LEGALE HA DIFFIDATO FORMALMENTE IL DIRETTORE GENERALE DELL’APSS TRENTINO, DOTTOR PAOLO BORDON »

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16.37 - venerdì 24 aprile 2020

Il Covid-19 ha messo a dura prova la tenuta psicologica dei nostri professionisti, ad alto rischio di sviluppare sintomi come ansia , insonnia e stress. Oltre al grandissimo impegno lavorativo ed al grande numero di ore straordinarie effettuate, svolte in condizioni di grande fatica dovuta alla necessità di coprirsi con i dispositivi di sicurezza, alcune problematiche relative alla tutela della salute e tuttora non completamente affrontate e risolte dall’azienda ospedaliera trentina contribuiscono ad acuire il loro già elevato stress lavoro-correlato.

A fronte di cio’, dopo avere già inviato in precedenza nostre segnalazioni, abbiamo dato mandato all’ avv.Mariacristina Osele, nostro legale di riferimento, di inviare una nota di diffida formale al direttore generale dott.Paolo Bordon, recapitata nelle giornata di ieri.

Nella nota di diffida si chiede all’Apss di provvedere con la massima urgenza e senza indugio alla effettuazione di tamponi ed esame sierologico per immunoglobuline per tutto il personale sanitario già esposto e comunque potenzialmente esposto a rischio Covid-19, il personale costituisce il principale vettore dell’infezione ed è preoccupato di contagiare anche i familiari. Si chiede a tal riguardo all’azienda sanitaria di fornirci un’agenda precisa con indicazione della programmazione degli esami.

Un altra problematica particolarmente delicata è quella dei dispositivi di protezione, attualmente presenti in Azienda sanitaria seppur in maniera contingentata, abbiamo chiesto che la distribuzione presso APSS degli stessi nel rispetto della vigente normativa avvenga previa verifica della certificazione/tracciabilità, che deve essere sempre presente sui dispositivi e quindi accompagnare i prodotti nel loro tragitto, per non ingenerare insicurezze e/o false garanzie per gli operatori che li utilizzano.

Infine abbia chiesto, visto l’alto grado di esposizione al coronavirus da parte dei nostri professionisti, che venga senza indugio alcuno riconosciuto loro l’infortunio INAIL, senza necessità di onere probatorio specifico.

Pur se consapevole della precarietà e delicatezza della situazione, l’O.S. Nursing Up confida in un solerte ed efficace intervento dell’Apss, ritenendo che le buone condizioni di lavoro del personale sanitario siano interesse primario per la stessa . In simile contesto è necessario unire le forze per assicurare condizioni di sicurezza per i dipendenti, nell’interesse degli stessi, dei pazienti e di tutte le persone collegate.

Quello che è accaduto non dovrà più accadere, il futuro della sanità trentina dovrà essere il frutto di un progetto comune e condiviso tra le parti sociali e le istituzioni, con il coinvolgimento degli infermieri e dei professionisti sanitari, che hanno dimostrato di essere l’autentica colonna portante del sistema, solo così inizierà una nuova fase improntata al cambiamento, ora più che mai assolutamente necessario dopo la tragica esperienza vissuta.

 

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Cesare Hoffer- Coordinatore Nursing up Trento

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