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MASCHIO (ONDA CIVICA TRENTINO) – INTERROGAZIONE * CENTRO STORICO TRENTO: « PERCHÉ NON SI RITIENE PERCORRIBILE LA STRADA DELLA MOVIDA ITINERANTE? »

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12.18 - domenica 3 ottobre 2021

Dopo interrogazioni, domande di attualità, proposte di mozioni, mozioni approvate, delibere ad iniziativa consiliare sono a depositare ancora un altra interrogazione al fine di capire quando si pensi di trovare soluzioni strutturali per risolvere od almeno migliorare un equilibrio tra residenti e movida che sempre di più sta rendendo la vita impossibile a certe zone del centro storico e della città.

Credo non sia questo il senso di bellezza che avesse in mente il sindaco ed allora è importante agire al fine di creare il giusto equilibrio e un nodo di rendere questa convivenza non solo tollerabile ma anzi magari addirittura ben vista e positiva.

 

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ANDREA MASCHIO
ONDA CIVICA TRENTINO

 

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Integrazione all’interrogazione a risposta orale presentata dal gruppo consigliare comunale ONDA CIVICA TRENTINO.

Oggetto: Malamovida e gestione strutturale dei diritti di tutti.

E’ sempre più evidente come la situazione sociale, anche peggiorata dalle limitazioni della pandemia, stia manifestando tutto il suo disagio ed insofferenza con manifestazioni maleducate, indecenti ed inaccettabili per una città che vuole essere vista e vissuta come capoluogo della cultura, del rispetto e della socialità, di quella parte di giovani che potremmo chiamare rappresentanti della mala-movida.

Atteggiamenti, di un seppur ridotto numero di giovani e non, che rovinano l’immagine della città creando disturbo, degrado e fastidio e che davanti a piccole reazioni istituzionali peraltro reagiscono con provocazioni, vedi le partite di pallone notturne, o violenza, vedi gli attacchi alle forze dell’ordine o le minacce ai residenti.
Non sono purtroppo una novità le relazioni degli enti che si occupano di dipendenze e sociale i quali lanciano l’allarme in merito all’utilizzo di alcol e droghe ad età sempre più giovane. Si parla di droghe leggere ma anche di eroina già dai 12/13 anni. Ma in tutto questo non è da meno la mancanza di eduzione anche dei meno giovani che con regolarità usano le vie e piazze cittadine come latrine e vomitatoi.

Che dire poi della totale mancanza di rispetto per l’altro, per i residenti, per le forze dell’ordine di questa minoranza di giovani .
Ed in tutto questo una parte della politica, che si erge a difensore del diverso, dell’altro, della molteplicità, ritiene che i diritti di alcuni siano prevalenti a quelli di altri creando una netta disparità di trattamento e una forma di ghettizzazione di chi subisce inerme il vandalismo di pochi.

Non c’è l’ombra del dubbio che in questa consiliatura si stia cercando di agire mettendo in atto qualche azione puntuale e singolare ai fini di lanciare un segnale.

Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio comunale Paolo Piccoli SEDE
Tuttavia non basta e non può bastare un ordinanza od una sanzione a spot ma serve evidentemente una riforma strutturale del sistema di convivenza tra esercizi commerciali, residenti e giovani.

L’ultima lettera del comitato anti mala-movida di piazza Santa Maria Maddalena ben rappresenta le problematiche che assillano il centro storico da anni e che costruttivamente cerca di chiedere il rispetto dei diritti dei residenti della città.
Oltre questo come non ricordare le numerose suppliche, segnalazioni, telefonate ed esposti alle forze dell’ordine ed alla giunta comunale dei residenti di via Cavour, di Vicolo Bellesini, di Piazza Santa Teresa Verzeri, della Portela, di Via Verdi.

Non sono mancate e non mancano le proposte. Al fianco delle rinnovate semplici idee di zone alla movida dedicate vi è ad esempio la nostra mozione, abbandonata dalla precedente giunta, della movida itinerante. Mozione che promuoveva la concessione di deroghe per eventi in diverse zone della città a seconda del periodo. Per semplificare eventi possibili una settimana in una circoscrizione ed una in un altra cosi da dare il tempo finita la rotazione ai residenti interessati di riposare e non perdere la necessaria tolleranza.

Vi è poi la delibera depositata e ritirata dalla giunta della scorsa consiliatura dopo settimane di lavoro del sottoscritto per presentare decine di richieste di modifica. Come dire che c’è chi è pagato anche per non fare e chi pur facendo conta come il due di picche.
Ma come dire sopratutto che nel contempo chi necessità di una soluzione…tanto..può attendere…

Ed evito di evidenziare come alla fine della scorsa consiliatura proprio su sollecitazione del PD l’aula intera voto per lo stralcio della mia delibera che riprendeva le soluzioni messe in pratica con successo dal PD bergamasco il cui Sindaco venne poi nella nostra città a portare il suo appoggio all’attuale nostro sindaco.

Ricordo ancora oggi quando durante un appuntamento elettorale proprio in Piazza Santa Maria Maddalena, in sostituzione del nostro candidato sindaco Filippo Degasperi, dissi a Lei, caro Sindaco, che se avesse vinto avrebbe dovuto sentire proprio Gori, Sindaco di Bergamo, per capire come venirne fuori elegantemente con soluzioni efficaci.
E ancora le nuove delibere una della giunta e la mia, depositata il 27 settembre 2020, e poi congelata con la promessa di lavorare a quattro mani con la giunta per la realizzazione di un documento unitario. Sforzo fallito per l’atteggiamento di una giunta che ha preferito proporre il suo accettando eventuali piccole modifiche ma mai disposta a lavorare alla bozza di testo insieme, come non ho mi mancato di riferire e come avrebbe dovuto essere negli accordi verbali.

Son queste promesse da marinaio a casa mia che insegnano a non fidarsi e fanno perdere fiducia nell’istituzione e decidere di smettere con lo spirito collaborativo.
Ma le leggi da far rispettare esistono già, cosi come esiste la zonizzazione acustica della città regolarmente violata.
Cosi come esiste una mozione da noi presentata nella consiliatura passata ed approvata dall’intero consiglio comunale con l’indicazione di acquistare un fonometro da mettere a disposizione della polizia locale adeguatamente formata al fine di verificare con immediatezza le violazioni segnalate. E certo però che se la polizia locale poi unilateralmente decide di sfidare il consiglio cassando l’idea viene da pensare che siamo al paradosso di un servizio del comune che dice al consiglio comunale come impostare la propria politica e non viceversa.

Perché vedete quello che serve è la possibilità di controllo e misurazione altrimenti ogni sanzione od ordinanza è ricorribile e quindi del tutto inutile.
Ma ancora, vi è depositata una mia proposta di formazione acustica di una squadra della polizia locale per intervenire nell’immediatezza della segnalazione od in alternativa per realizzare un bando di incarico a professionisti tecnici competenti in acustica con le necessaria reperibilità per interventi immediati.
Come inoltre non sottolineare il gravissimo danno a livello patrimoniale che nelle zone investite dal degrado della mala-movida viene a crearsi con un importante deprezzamento degli edifici. Danno che rischia di aggravarsi con la nuova riforma catastale.

 

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Tutto ciò premesso
si interrogano pertanto il Sindaco e la Giunta ai fini di conoscere:

1. dove siano finite la delibera di giunta nonché la mia e quando si pensi di portarle in aula al fine di cercare un miglioramento strutturale del problema;

2. come si ritenga di agire in merito ai controlli da mettere in atto per rendere efficaci le delibere di cui sopra visto che già oggi le regole esistenti sembrano essere inutili proprio per l’impossibilità o l’incapacità di gestirle, controllarle e renderle efficaci;

3. perché non si ritenga percorribile la strada della movida itinerante;

4. perché non si ritenga percorribile l’acquisto del fonometro e la formazione di un organo di controllo interno od esterno che sia;

5. quali risposte intendete dare a chi vede il proprio patrimonio deprezzato dal comportamento di cittadini totalmente incapaci di rispettare il prossimo;

6. ed infine come ritenete di procedere al di la delle singole ordinanze di zona che rischiano solo di spostare il problema temporalmente e localmente.

 

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Andrea Maschio
Consigliere comunale ONDA CIVICA TRENTINO

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