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CAMPAGNA STOPCASTELLER – ASSEMBLEA ANTISPECISTA – SCOBI * TRENTINO – DDL ORSI: ATTIVISTA ALLONTANATA DURANTE LA SEDUTA DEL CONSIGLIO PAT, SCONTRI CON LA POLIZIA » (VIDEO)

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13.32 - lunedì 4 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Orsi, presidio degli attivisti StopCasteller sotto la sede della Regione di Trento contro la legge “ammazza-orsi” in approvazione oggi. Un’attivista è intervenuta durante la discussione del consiglio contestando duramente la legge ed è stata scortata fuori dalle forze dell’ordine. – hanno dichiarato gli attivisti – ribellarsi è un diritto e un dovere». Seduta sospesa e scontri anche all’esterno del palazzo dove palle piene di vernice rossa sono state lanciate contro il palazzo.

«Dal 10 febbraio scorso è in atto un tentativo di intimidazione e repressione nei confronti della campagna Stopcasteller. Dopo le denunce e i fogli di via, oggi non è stato consentito l’accesso in aula nonostante la discussione fosse pubblica».

«Con questa legge scellerata Fugatti chiude il cerchio di una politica inaugurata 20 anni fa’, quando organizzava banchetti a base di carne d’orso».

 

Gli attivisti della Campagna StopCasteller, si sono riuniti questa mattina in presidio di protesta sotto la sede della Provincia durante la discussione del ddl ribattezzato “ammazza-orsi”, che prevede di uccidere 8 orsi l’anno, in contrasto al regime di massima protezione previsto per l’orso dalla direttiva Habitat.

Alcuni attivisti hanno cercato di entrare nell’aula consiliare ma sono stato bloccati dalle forze dell’ordine nonostante la discussione fosse pubblica. Un’attivista è riuscita ad entrare ed è intervenuta durante la discussione contestando il ddl: «Questa legge – ha dichiarato – è bracconaggio legalizzato. Ribellarsi è un diritto e un dovere dei cittadini». La manifestante è stata fatta uscire dalle forze dell’ordine ed identificata.

Scontri con le forze dell’ordine anche all’esterno del palazzo regionale dove manifestanti, vedendo la propria compagna scortata fuori dalle forze dell’ordine hanno lanciato palle di vernice sulla facciata, denunciando la repressione del dissenso che, già nella manifestazione del 10 febbraio scorso aveva assunto livelli significativi portando a denunce e fogli di via ai danni di alcuni partecipanti.

«Dal 10 febbraio scorso è in atto un tentativo di intimidazione e repressione nei confronti della campagna Stopcasteller – dichiarano gli attivisti -. Dopo le denunce e i fogli di via, ai volti più noti della campagna, oggi, non è stato consentito l’accesso in aula, nonostante le sedute siano pubbliche. La democrazia implica il concorso dei cittadini alla vita politica e il diritto di protestare e ribellarsi se chi governa prende decisioni sbagliata. Noi siamo in piazza oggi a fare il lavoro dell’opposizione, che non ha saputo dare voce al forte dissenso che esiste, in Trentino, sulla gestione degli orsi.»

«Con questa legge scellerata – continuano i manifestanti – Fugatti chiude il cerchio di una politica inaigurata 20 anni fa’, quando organizzava banchetti a base di carne d’orso. Una legge che tenta di apparire neutra ma che di scientifico non ha nulla e che, insieme al bracconaggio, porterà ad una seconda estinzione degli orsi in Trentino. Anche il Muse, durante la conferenza informativa, ha dichiarato che la sopravvivenza della specie è ancora a rischio a causa della scarsa variabilità genetica.»

«Una legge fondata su menzogne che deve essere smascherata. Questa legge non garantirà la sicurezza delle persone. Non esiste alcuna evidenza scientifica che l’uccisione degli orsi riduca i conflitti e aumenti la sicurezza delle comunità. Quello che è certo, però, è che condannerà irrimediabilmente la popolazione ursina all’estinzione e questo Fugatti lo sa benissimo. Otto orsi uccisi legalmente ogni anno, sommati e all’isolamento genetico e a quelli vittime del bracconaggio selvaggio, non lasciano speranza in merito alla sopravvivenza della specie. Oltre il 60% degli orsi morti hanno perso la vita a causa dell’uomo.»

«Non lasceremo che decisioni sulla vita degli orsi siano prese da chi gli orsi non li ha mai voluti. Il bosco è anche degli orsi e anche la loro vita conta. La convivenza pacifica è possibile. Uniamoci per respingere questa legge ingiusta e inefficace.»


Campagna StopCasteller
Assemblea Antispecista
Scobi

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