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FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FAISA CISAL * TRENTINO TRASPORTI: « COSTI TRASFERIMENTO DA VIA MARCONI A VIA INNSBRUCK, I 2 MILIONI LI HANNO PAGATI I LAVORATORI »

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11.16 - giovedì 31 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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I costi del trasferimento da Via Marconi a Via Innsbruck che ammontano a circa due milioni di euro li hanno pagati i lavoratori! In merito alla recente sentenza della Cassazione riguardante il Servizio Urbano offerto da Trentino Trasporti, le segreterie sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal desiderano esprimere alcune riflessioni sulla storia passata dell’azienda e sulle scelte che hanno influito sul suo corso.

È noto che negli anni scorsi si è proceduto al trasferimento del deposito degli autobus da Via Marconi a Via Innsbruck. Tale decisione, attribuita al contesto politico dell’epoca e alla dirigenza dell’azienda, ha suscitato preoccupazioni all’interno della nostra comunità lavorativa. Riteniamo che sia importante considerare tale decisione come parte di un processo complesso e coinvolgente. Ricordiamo che l’ex Assessore ai Trasporti, Dott. Mauro Gilmozzi, e il dirigente attuale del dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia e cooperazione, Dott. Roberto Andreatta, hanno fatto parte di quel contesto decisionale, così come l’ex Presidente di Trentino Trasporti, Avv. Monica Baggia, e il direttore generale dell’epoca, Dott. Mauro Allocca.

Oggi, alla luce della sentenza della Cassazione, che ha ristabilito i 24 minuti di tempo aggiuntivo per il Servizio Urbano precedentemente rimossi, riteniamo che sia opportuno riflettere sulla responsabilità condivisa in merito a questa operazione passata. Siamo consapevoli che all’interno dell’azienda siano emersi timori legati ai costi derivanti dal trasferimento e dalla possibile privatizzazione dell’azienda stessa. Questi timori hanno portato a negoziazioni temporanee per evitare tale scenario. Va sottolineato che, ad oggi, il deposito oggetto del trasferimento risulta ancora inutilizzato, rendendo necessario un chiarimento sulla motivazione che ha spinto a quella decisione. Come rappresentanti sindacali, condividiamo le preoccupazioni dei lavoratori di Trentino Trasporti. Riteniamo che sia giusto attribuire responsabilità in modo equo, considerando il contesto complesso in cui tali scelte sono state prese. Inoltre, comprendiamo gli sforzi attuali della dirigenza aziendale nel rimediare agli errori passati e nel cercare soluzioni per migliorare il futuro dell’azienda.

Crediamo che sia necessario adottare un approccio collaborativo, finalizzato a garantire il benessere dei lavoratori e il mantenimento di standard qualitativi elevati nell’azienda. Riteniamo che sia essenziale che il personale non subisca conseguenze negative per scelte passate che erano di responsabilità politica. È importante ricordare che, per le aziende che operano nei servizi essenziali, il cuore dell’attività è rappresentato dal personale, la risorsa più preziosa.
In tale ottica, auspicando il confronto e la cooperazione tra le parti sociali, riteniamo che la strada da seguire sia quella di giungere a un accordo sindacale che tuteli al meglio i diritti dei lavoratori e garantisca la qualità dei servizi offerti. È tempo di rivedere il passato, comprenderne le lezioni e costruire un futuro migliore per Trentino Trasporti e per chi vi lavora.

 

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Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal

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