La disponibilità di Carlo Calenda (Azione) nei confronti del governo Meloni sa molto di interesse personale! La “superdisponibilità” del leader di Azione Carlo Calenda: interesse per l’Italia o personale? Sono dell’idea che chi perde le elezioni debba sedersi ai banchi dell’opposizione/minoranza. Ma l’opposizione si fa non con pregiudizio, bensì con attento giudizio. Dire “no” a prescindere quando una proposta viene fatta da esponenti di un partito distante anni luce da chi fa opposizione non solo non lo considero “fare opposizione”, ma addirittura lo considero “non fare politica”. Se il PD dice no ad una proposta di Fratelli d’Italia per il semplice fatto che la proposta viene fatta da questi ultimi, considero questo modus operandi “apolitico”.
Mi lascia però perplesso il comportamento del leader di Azione Carlo Calenda. Se le forze politiche di minoranza sono collaborative con la maggioranza, credo sia una cosa molto positiva, in quanto il dialogo porta a discussione, ma porta anche ad elaborare un documento a più mani per il bene dell’Italia. Ma il continuo evidenziare “caro Presidente del Consiglio, sappi che noi di Azione siamo disposti ad aiutarvi” non solo sembra evidenziare eventuale mancanza di capacità di chi ha vinto le elezioni, ma, soprattutto, sembra evidenziare un qualche interesse per il leader di Azione, magari interesse personale.
Spero di sbagliarmi, ma gli eventi che si sono susseguiti negli anni fanno pensare ad ogni cosa sul mondo politico; ahimè cose più negative che positive. E ciò mi dispiace molto, in quanto la politica sarebbe veramente una bella cosa….peccato però sia interpretata dai politici attuali, vogliosi solo di potere al fine di raggiungere interessi personali.
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Lorenzo Rizzoli – Trento