(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Come ampiamente previsto, i burocrati che purtroppo oggi incarnano e interpretano lo spirito dell’Autonomia provinciale hanno confezionato un bando per la gara del Cup dell’Apssche pensa a tutto (in particolare al risparmio) eccetto che alle persone che da anni al Cup lavorano. Trentini e trentine che si sacrificano, anche come parafulmini, per coprire le tante carenze del nostro Sistema sanitario e che oggi rischiano di trovarsi scaricate per scelta tecnica.
Invochiamo quindi la politica ed in particolare confidiamo nella ragionevolezza del neo assessore Mario Tonina. Non è pensabile che il Cup privatizzato sia solo uno strumento di risparmio per le casse pubbliche e di lucro (54 milioni) per qualche im-prenditore alle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici. Solo qualche giorno fa il vicepresidente (prot-empore) pontificava di crescita “attraverso il lavoro di qualità”.
Il bando del Cup, che non tutela né la qualità del lavoro e nemmeno il radicamento sul territorio è con tutta probabilità opera di qualche zelante burocrate che sta approfittando della vacatio politica che ha connotato queste settimane.
È quindi il momento, per l’assessore Tonina, di riprendere in mano il timone e rimettere al loro posto i mozzi.
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Filippo Degasperi
Consigliere provinciale e regionale Tn-AA