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CORTE CONTI – PROCURA REGIONALE *« TRENTINO ALTO ADIGE/SÜDTIROL, PARIFICAZIONE DEL RENDICONTO GENERALE ESERCIZIO 2021 » (MEMORIA CONCLUSIONALE – PDF INTEGRALE »

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11.52 - martedì 28 giugno 2022

REPUBBLICA ITALIANA
PROCURA REGIONALE PRESSO LA
SEZIONE GIURISDIZIONALE DELLA CORTE DEI CONTI PER IL TRENTINO ALTO ADIGE/SŰDTIROL
– SEDE DI TRENTO –
Alle Sezioni Riunite della Corte dei conti nella Regione Trentino –
Alto Adige/Südtirol
°°°°°
MEMORIA CONCLUSIONALE
Parificazione del Rendiconto generale esercizio 2021
(Udienza pubblica del 27 giugno 2022)
°°°°°
Il Procuratore regionale, rappresentante il Pubblico Ministero presso la Corte dei conti,
Visti
– lo schema di Rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2021, approvato dalla Giunta regionale il 28 aprile 2022 con deliberazione n. 64;
– gli atti dell’istruttoria espletata dalla Sezione di Controllo per il T.A.A.-sede Trento; – la deliberazione della Sezione di Controllo per il T.A.A.-sede Trento 41/2022/FRG
del 15.6.2021;
Considerate le osservazioni delle parti nel corso del contraddittorio svoltosi con i
rappresentanti della Regione all’udienza camerale del 16 giugno 2022;
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Premessa
OSSERVA
Negli anni precedenti il rappresentante del pubblico ministero ha rassegnato articolate memorie che hanno preceduto la richiesta alle Sezioni Riunite sulla decisione di parifica.
Una riflessione per una soluzione di continuità di metodo e di stile dell’intervento dell’organo requirente nel giudizio di parifica può oggi senza indugio alcuno maturare sol considerando il consolidamento dei principi contenuti nel codice di giustizia contabile approvato con D.lvo 174/2016.
Oggi i codificati principi di chiarezza e sinteticità, oltre che costituire obblighi giuridici, risultano indispensabili riferimenti normativi per assicurare la democraticità dell’attività della Corte dei conti mediante il consapevole coinvolgimento dei cittadini nella percezione della delicata funzione costituzionale svolta dall’Istituto e di cui essi stessi sono naturali destinatari.
In sede di parifica del rendiconto le conclusioni del pubblico ministero vengono formulate in rappresentanza dei consociati – il c.d. Stato-Comunità – conseguentemente diviene logico, oltre che doveroso, ritenere che l’esercizio di tale rappresentanza debba affidarsi ad un elaborato chiaro e sintetico.
Ringrazio i colleghi della Sezione di Controllo perché la ricerca della chiarezza e della sinteticità è stata resa agevole dalla loro puntuale deliberazione 41/2022/FRG del 15.6.2022 che ha approvato gli esiti istruttori dell’attività di verifica dello schema di rendiconto generale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol per l’esercizio finanziario 2021.
Non si opererà, quindi, alcun riassunto né della citata deliberazione 41/2022/FRG, né delle conclusioni o decisioni di parifica degli anni precedenti, a meno che un cenno a tali atti non sia funzionale alla chiarezza espositiva del presente elaborato.
Proprio nell’ottica di evitare sterili ripetizioni sono da intendersi richiamati in questa sede tutti le fasi procedimentali del rendiconto regionale 2021 e i saldi del medesimo riportati ai punti 3-31 dell’allegato alla citata deliberazione 41/2022;
La memoria si articolerà in rilevi, osservazioni e conclusioni del pubblico ministero, ovvero:
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i) rilievi alle criticità funzionali più rilevanti in base agli elementi acquisiti nella fase istruttoria dalla Sezione;
ii) osservazioni adesive o correttive al risultato della dinamica funzionale del rendiconto;
iii) conclusioni al Collegio sulla decisione di parifica.
Rilievi
a) Quantificazione degli oneri derivanti dai disegni di legge.
L’ordinamento contabile della regione non si è ancora adeguatamente conformato ai principi previsti dagli artt. 17 e 19 l.n. 196/2009.
Se non interverranno reali ed esaustivi correttivi alla volontà del legislatore nazionale, si imporrà nelle prossime decisioni di parifica una riflessione di compatibilità costituzionale delle norme regionali di spesa non aderenti alle metodologie previste dal citato articolo 17 il cui recepimento da parte delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano è reso obbligatorio dal comma 2 dell’articolo 19 l.n. 196/2009 proprio per garantire il rispetto dell’obbligo costituzionale di copertura delle leggi di spesa previsto dal comma 3 dell’articolo 81 della Costituzione.
b) Attività di verifica sul progetto di sviluppo del territorio (l. reg. n. 8/2012).
In un’ottica di trasparenza dell’allocazione delle risorse pubbliche nelle concessioni di credito per lo sviluppo del territorio di cui alla L.R. 8/2012 merita la massima attenzione la fase della rendicontazione delle somme e la dimostrazione del loro impiego funzionale; nell’ipotesi di distrazione o inadempimento del programma pubblico non bisogna indugiare nell’inoltro di esaustiva denuncia di danno erariale ai sensi degli articoli 52 e 53 del codice di giustizia contabile.
c) Adeguamento normativo in materia di trasparenza.
L’accertata stasi della Regione a mantenere le limitazioni contenute nell’articolo 1 della L.R. 10/2014 e ss. modiff. rispetto agli obblighi di pubblicità e trasparenza previsti nella normativa statale (D.lvo 33/2013) fa registrare un deficit di democraticità funzionale tale da potersi interrogare se, rispetto agli obblighi di trasparenza assicurati nel resto del territorio nazionale, i diritti alla trasparenza dei cittadini del Trentino-Alto Adige non siano dal legislatore regionale considerati figli di un Dio minore.
La problematica non ha una diretta ripercussione sulla decisione di parifica ma rileva nella valutazione dello standard di legalità di un ente che limita diritti fondamentali dei cittadini nella loro relazione con la pubblica amministrazione.
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d) Adeguamento al D.lvo 149/2011 e al DL 138/2011 modificato dall’art. 57 ter DL 124/2019.
Nonostante i puntuali rilievi nelle precedenti relazioni di parifica, la legislazione regionale non ha ancora recepito né la previsione della relazione di fine mandato del sindaco contemplata dal comma 1 dell’articolo 4 D.lvo 149/2011 e il connesso sistema sanzionatorio a tutela della trasparenza previsto dal successivo comma 6, né la relazione di inizio mandato richiesta dall’articolo 4-bis del medesimo D.lvo 149.
Risulta, inoltre, ancora svincolato da criteri oggettivi e trasparenti il sistema di nomina dei collegi dei revisori dei conti dei comuni vigente secondo il testo dell’articolo 206 del codice degli enti locali (L.R. n. 2/2018).
Valgono le medesime considerazioni rassegnate al punto che precede sul deficit dello standard di legalità.
e) Partecipazioni regionali
In ordine alle partecipazioni regionali non si rileva un trend di criticità finanziaria diffusa come nel resto del territorio nazionale, ma al contempo si registra intempestività nell’adeguamento ai vincoli previsti dal Testo Unico società partecipate (D.lvo 175/2016) che la Corte costituzionale ha con consolidato orientamento ritenuto norme di riforma economico-sociale non derogabili dalla competenza legislativa delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano (tra le tante, C. Cost., 2.2.2022, n.23).
In disparte il progetto non attuato di cessione di quote alla Provincia di Trento, merita rilievo la perdita di Pensplan Centrum S.p.a.
Inoltre, l’esigenza di finanza pubblica di razionalizzare e diminuire i componenti dei consigli di amministrazione risulta rilevante e incidente sul pletorico consiglio di amministrazione di Autobrennero SpA.
Invero con l’articolo 10 L.R. 10/2016 il legislatore regionale si è conformato secondo la propria autonomia al limite numerico previsto dal legislatore nazionale.
Tuttavia, con una norma transitoria e temporanea sempre il legislatore regionale (art. 1 LR 1/2019 che ha inserito il comma 2 bis all’art. 4 L.R. 6/2018) prendendo spunto da una causale (ri)organizzativa ha legittimato per Autobrennero S.p.A. la deroga al citato articolo 10 comunque fino all’approvazione del bilancio di esercizio 2021, termine quest’ultimo prorogato al bilancio di esercizio 2024 dal recentissimo comma 1 dell’articolo 4 L.R. 3/2022 che ha modificato il citato comma 2 bis.
Va da sé che la specialità della deroga prevista sino al 2021 dall’articolo 1 L.R 1/2019 poteva trovare margini – comunque già esigui – di tolleranza solo per la temporaneità che si apprestava ad essere superata dalla immediata riespansione dei limiti previsti dall’articolo 10 L.R. 10/2016. La perdurante neutralizzazione degli effetti giuridici di norme di riforma economico-sociale introdotta dal comma
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1 dell’articolo 4 L.R. 3/2022 rendono quest’ultima meritevole di tempestivo vaglio di legittimità costituzionale.
In sede di contraddittorio il rappresentante dell’Amministrazione ha manifestato consapevolezza delle criticità evidenziate nell’esposizione del giudice relatore sull’intervenuto articolo 4 della L.R. 3/2022, purtuttavia ha ritenuto il recente intervento normativo adeguato ad assicurare nel cda di Autobrennero rappresentanza dei territori.
Orbene, non occorre indugiare per rilevare che i limiti del TUSP non sono superabili da una – pur comprensibile – valutazione di merito svincolata però dalle reali prerogative autonomistiche.
f) Gestione informatica libro fondiario e catasto
La gestione da parte delle società in house Informatica Alto Adige S.p.A. e Trentino Digitale S.p.A. del sistema informativo e di integrazione con il catasto del Libro fondiario ha fatto registrare costi molto rilevanti. Nonostante la richiesta istruttoria, non è stata dall’ Amministrazione trasmessa una valutazione di congruità dettagliata e aggiornata dei vari rami di prestazione. Ferma restando la necessità di approfondimenti in altra sede, non appare superfluo rammentare come l’affidamento in house non sia obbligatorio ma è strumentale ad assicurare efficienza ed economicità; conseguentemente il ricorso all’in house providing quale modello alternativo di affidamento del servizio è sempre cedevole rispetto al ricorso al mercato se quest’ultimo diviene più efficiente e conveniente.
In sede di contraddittorio il Pubblico ministero ha richiesto una valutazione di congruità dei vari rami del servizio e l’Amministrazione si è riservata una risposta scritta.
g) Orchestra sinfonica
Il contributo all’attività svolta dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento non può essere svincolato dall’interesse pubblico e a quest’ultimo deve proporzionato; al superamento della crisi COVID per le attività di spettacolo deve, pertanto, conseguire un meccanismo di responsabilizzazione funzionale dell’ente sovvenzionato e, al contempo, di razionalizzazione della spesa da parte dell’ente sovvenzionatore.
In sede di contraddittorio il rappresentante della Regione è intervenuto sul punto evidenziando che senza il finanziamento sarebbe impossibile assicurare il mantenimento di un ente di tradizione e di grande rilevanza per il territorio. Orbene non si dubita del rilievo socio-culturale ma devono prevedersi effettivi meccanismi che rendano il supporto finanziario pubblico adeguato e comunque proporzionato alle reali esigenze funzionali di un’orchestra, non potendosi ammettere esuberanti finanziamenti senza incorrere in problematiche di lesività erariale.
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Osservazioni
Il rendiconto non presenta criticità evidenti ed esprime una situazione solida sotto il profilo finanziario-patrimoniale.
Ma se sotto il profilo dell’Erario-Patrimonio non vi sono rilevi tali da potersi ripercuotere sulle poste da parificare, in questa sede va rammentato come, oltre a connotarsi in un’ottica squisitamente finanziaria quale Erario- Patrimonio, il bene giuridico Erario rileva anche quale Erario-Funzione.
Sotto questo ultimo profilo le dinamiche dell’agire funzionale della Regione meritano una riflessione laddove la legislazione stenta a conformarsi ai principi ordinamentali nazionali, come si è detto in materia di pubblicità e trasparenza nonché per la individuazione del collegio dei revisori o, ancora sotto il profilo della tecnica di copertura delle leggi di spesa.
Seppur con maggiore cautela rispetto alla legislazione della Provincia di Trento e sulla quale meglio si dirà in quel giudizio di parifica, la legislazione regionale tende ad ampliare in via di fatto gli ambiti di autonomia.
Sul punto emblematica risulta la sentenza 95/2021 della Consulta che ha dichiarato incostituzionale
la legge regionale che consentiva l’accesso alle funzioni di segretario
comunale senza alcuna forma di effettiva selezione concorsuale, aperta e di natura
comparativa.
Per la sua rilevanza va, infine, intrapresa una decisa riflessione sulle conseguenze giuridiche dell’attuale elusione dell’obbligo, previsto dal comma 5 dell’articolo 47 e ss. modiff. del D.lvo 165/2001, di investire la Sezione regionale di controllo della Corte di conti per certificare le ipotesi di accordo dei contratti collettivi di lavoro dei dipendenti regionali; come ben osservato al punto 47 dell’allegato alla deliberazione 41/2022/FRG la riscontrata inerzia nell’adire la Sezione di controllo non trova adeguata legittimazione nel dictum della sentenza nr. 171/2005 della Corte costituzionale.
Si ritiene, quindi, che la ricerca di soluzioni ottimali per le peculiari esigenze della comunità locale mediante la valorizzazione dell’autonomia costituzionalmente riconosciuta alla Regione non possa prescindere dal rispetto dei principi ordinamentali della cui titolarità esclusiva la Costituzione investe la sovranità statale.
È auspicabile, quindi, una riflessione su una sana gestione anche dell’Erario-
Funzione in aderenza al principio di legalità.
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Conclusioni
Esortando, quindi, a una seria riflessione per una sana gestione dell’Erario- Patrimonio e dell’Erario-Funzione in aderenza al principio di legalità e auspicando che la competente Sezione di controllo si determini per rivendicare la competenza
sulla certificazione dei contratti collettivi della Regione,
Si chiede omissis (la richiesta sarà formulata all’esito dell’udienza)
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Il Procuratore Regionale
Gianluca Albo

ITALIENISCHE REPUBLIK
REGIONALE STAATSANWALTSCHAFT BEI DER RECHTSPRECHUNGSSEKTION DES RECHUNGSHOFS
FÜR TRENTINO-SŰDTIROL – SITZ TRIENT –
An die Vereinigten Sektionen des Rechungshofs in der Region Trentino-Südtirol
°°°°°
SCHLUSSSCHRIFTSATZ
Billigung der Allgemeinen Rechnungslegung Haushaltsjahr 2021 (Öffentliche Verhandlung am 27. Juni 2022)
°°°°°
Aufgrund
– des mit Beschluss der Regionalregierung vom 28. April 2022, Nr. 64 genehmigten Entwurfs der Allgemeinen Rechnungslegung der Autonomen Region Trentino- Südtirol für das Haushaltsjahr 2021;
– der Ergebnisse der von der Kontrollsektion für Trentino-Südtirol – Sitz Trient durchführten Überprüfung;
– des Beschlusses vom 15.6.2021, Nr. 41/2022/FRG der Kontrollsektion für Trentino- Südtirol – Sitz Trient;
Unter Berücksichtigung der von den Parteien im Rahmen der Absprache mit den Vertretern der Region in der nichtöffentlichen Sitzung vom 16. Juni 2022 vorgebrachten Bemerkungen;
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führt der regionale Staatsanwalt beim Rechnungshof Nachstehendes aus:
Vorbemerkung
In den Vorjahren war der Antrag des Staatsanwalts an die Vereinigten Sektionen in Hinblick auf die Billigungsentscheidung von einem langen Schriftsatz begleitet.
Angesichts der Grundsätze, die in der mit GvD Nr.174/2016 genehmigten Prozessordnung des Rechnungshofs festgelegt wurden und sich nunmehr gefestigt haben, ist die Zeit ohne Zweifel reif für eine neue Formulierung des Schriftsatzes des Staatsanwalts im Rahmen des Billigungsverfahrens.
Die Grundsätze der Klarheit und Straffheit sind nämlich nicht nur rechtlich bindend, sondern auch unumgänglich, damit die Tätigkeit des Rechnungshofs im Sinne der Demokratie durch die Einbeziehung der Bürger und die Förderung deren Bewusstseins für die wichtige Aufgabe dieses Organs, die von der Verfassung im Interesse der Bürger selbst vorgesehen ist, erfolgt.
Da bei der Billigung der Rechnungslegung die Schlussanträge des Staatsanwalts in Vertretung des Staates als Gemeinschaft vorgetragen werden, sind sie in klarer und straffer Form abzufassen.
Ich bedanke mich bei den Kollegen der Kontrollsektion, weil ihr ausführlicher Beschluss vom 15.6.2022, Nr. 41/2022/FRG, mit dem die Ergebnisse der Überprüfung des Entwurfs der Allgemeinen Rechnungslegung der Autonomen Region Trentino-Südtirol für das Haushaltsjahr 2021 genehmigt wurden, die Grundlage für eine klare und straffe Formulierung dieses Schriftsatzes darstellt.
Es wird also davon abgesehen, den Inhalt des genannten Beschlusses Nr. 41/2022/FRG sowie von Schlussanträgen oder Billigungsentscheidungen aus den Vorjahren wiederzugeben, sofern dies nicht für die Vollständigkeit des Schriftsatzes erforderlich ist.
Zur Vermeidung überflüssiger Wiederholungen wird hier auf sämtliche Phasen des Verfahrens betreffend die Rechnungslegung 2021 der Region und auf dessen Ergebnisse laut Z. 3-31 der Anlage zum Beschluss Nr. 41/2022 verwiesen;
Der Schriftsatz gliedert sich in Mängelfeststellungen, Bemerkungen und Schlussanträge des Staatsanwalts, und zwar wie folgt:
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i) Feststellung der wichtigsten kritischen Aspekte auf der Grundlage der von der Sektion vorgenommenen Überprüfungen;
ii) Bemerkungen zur Bestätigung oder Berichtigung der aus der Rechnungslegung hervorgehenden Ergebnisse;
iii) Schlussanträge an das Richterkollegium in Bezug auf die Billigungsentscheidung.
Mängelfeststellungen
h) Quantifizierung der Ausgaben in Zusammenhang mit Gesetzentwürfen
Die Buchhaltungsordnung der Region wurde noch nicht vollständig den Grundsätzen laut Art. 17 und 19 des Gesetzes Nr. 196/2009 angepasst.
Sofern keine konkreten Schritte zur vollständigen Anpassung an den Willen des staatlichen Gesetzgebers unternommen werden, muss in den nächsten Billigungsentscheidungen die Verfassungsmäßigkeit der regionalen Bestimmungen betreffend Ausgaben, die nicht den Kriterien laut besagtem Art. 17 entsprechen, in Frage gestellt werden. Dieser Artikel muss nämlich im Sinne des Art. 19 Abs. 2 des Gesetzes Nr. 196/2009 von den Regionen und den Autonomen Provinzen Trient und Bozen übernommen werden, um die Erfüllung der im Art. 81 Abs. 3 der Verfassung verankerten Pflicht zur Deckung der Ausgabengesetze zu gewährleisten.
i) Überprüfungen zum Projekt Gebietsentwicklung (RG Nr. 8/2012)
Im Sinne einer transparenten Verwendung öffentlicher Mittel bei den Kreditgewährungen für die Gebietsentwicklung laut RG Nr. 8/2012 ist besonderer Augenmerk auf die Abrechnung der Beträge und auf den Nachweis der Verwendung derselben zu legen; bei eventueller anderweitiger Verwendung oder Nichterfüllung des öffentlichen Programms ist unverzüglich eine ausführliche Schadensanzeige im Sinne der Art. 52 und 53 der Prozessordnung des Rechnungshofs zu erstatten.
j) Anpassung an die Transparenzbestimmungen
Die festgestellte Untätigkeit der Region, welche die Einschränkungen laut Art. 1 des RG Nr. 10/2014 i.d.g.F. im Verhältnis zu den in den staatlichen Bestimmungen (GvD Nr. 33/2013) vorgesehenen Pflichten in Sachen Öffentlichkeit und Transparenz noch nicht behoben hat, weist auf einen Demokratiedefizit hin. Es stellt sich die Frage, ob angesichts der im restlichen Staatsgebiet geltenden Transparenzpflichten die Rechte der Bürger von Trentino-Südtirol in Sachen Transparenz vom regionalen Gesetzgeber nicht vernachlässigt werden.
Dieser Aspekt hat zwar keine direkten Auswirkungen auf die Billigungsentscheidung, ist aber für die Bewertung des Standards an Rechtmäßigkeit einer Körperschaft relevant, welche die Grundrechte der Bürger in den Beziehungen zur öffentlichen Verwaltung einschränkt.
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k) Anpassung an das GvD Nr. 149/2011 und das GD Nr. 138/2011, geändert durch Art. 57-ter des GD Nr. 124/2019
Trotz der diesbezüglich in den Begleitberichten zu den vorhergehenden Billigungsentscheidungen geäußerten Bedenken wurden die Bestimmungen des GvD Nr. 149/2011 betreffend den Bericht des Bürgermeisters am Ende des Mandats (Art. 4 Abs. 1), die damit verbundenen Sanktionen zum Schutz der Transparenz (Art. 4 Abs. 6) und den Bericht zu Beginn des Mandats (Art. 4-bis) immer noch nicht in die regionale Gesetzgebung übernommen.
Ferner richtet sich das geltende System für die Ernennung der Rechnungsprüferkollegien der Gemeinden gemäß Art. 206 des Kodex der örtlichen Körperschaften (RG Nr. 2/2018) immer noch nicht nach objektiven und transparenten Kriterien.
Auch diesbezüglich gelten die unter Buchst. c) angeführten Überlegungen zur mangelnden Rechtsmäßigkeit.
l) Einrichtungen mit Beteiligung der Region
In Bezug auf die Einrichtungen mit Beteiligung der Region bestehen anders als im restlichen Staatsgebiet keine tiefgreifenden finanziellen Probleme. Allerdings sind Verzögerungen bei der Anpassung an die im Einheitstext in Sachen Gesellschaften mit öffentlicher Beteiligung (GvD Nr. 175/2016) vorgesehenen Auflagen festzustellen, die nach ständiger Rechtsprechung des Verfassungsgerichtshofs als Bestimmungen zur wirtschaftlich-sozialer Reform gelten, von denen die Gesetzgebung der Regionen und der Autonomen Provinzen Trient und Bozen nicht abweichen dürfen (u. a. Verfassungsgerichtshof, 2.2.2022, Nr. 23). Abgesehen von der geplanten und nicht durchgeführten Abtretung von Anteilen an die Provinz Trient, ist der von Pensplan Centrum AG verzeichnete Verlust hervorzuheben.
Ferner ist hinsichtlich des überdimensionierten Verwaltungsrats der Brennerautobahn AG auf die für die öffentlichen Finanzen bestehende Notwendigkeit hinzuweisen, die Anzahl der Verwaltungsratsmitglieder zu rationalisieren und zu verringern.
Mit Art. 10 RG Nr. 10/2016 hat der regionale Gesetzgeber zwar im Rahmen seiner Autonomie die vom staatlichen Gesetzgeber vorgesehene Höchstgrenze übernommen.
Allerdings wurde durch eine Übergangsbestimmung (Art. 1 RG Nr. 1/2019, mit dem der Abs. 2-bis in den Art. 4 RG Nr. 6/2018 eingeführt wurde) für die Brennerautobahn AG im Rahmen einer (Re-)Organisation eine Abweichung vom genannten Art. 10 bis zur Genehmigung des Jahresabschlusses 2021 vorgesehen. Der genannte Abs. 2-bis wurde dann vor Kurzem durch Art. 4 Abs. 1 RG Nr. 3/2022 geändert, der diese Abweichung bis zur Genehmigung des Jahresabschlusses 2024 verlängert.
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Offensichtlich konnte die besondere Ausnahmeregelung, die im Art. 1 RG Nr. 1/2019 bis 2021 vorgesehen war,– wenn überhaupt – nur aufgrund ihrer begrenzten Dauer geduldet werden, nach deren Ablauf die Grenzen laut Art. 10 RG Nr. 10/2016 wieder einzuhalten waren. Der Art. 4 Abs. 1 RG Nr. 3/2022 hindert aber für einen längeren Zeitraum die Anwendung von Bestimmungen zur wirtschaftlich-sozialer Reform und sollte daher umgehend auf seine Verfassungsmäßigkeit geprüft werden.
Im Rahmen der Absprache erklärte der Vertreter der Region, sich der vom berichterstattenden Richter geäußerten Bedenken über den Art. 4 des RG Nr. 3/2022 bewusst zu sein und trotzdem die jüngste Gesetzesänderung für angebracht zu halten, um die Vertretung der beteiligten Gebiete im Verwaltungsrat der Brennerautobahn AG zu gewährleisten.
In diesem Zusammenhang ist zu unterstreichen, dass die im Einheitstext in Sachen Gesellschaften mit öffentlicher Beteiligung vorgesehenen Grenzen nicht auf der Grundlage von – wenn auch nachvollziehbaren – Erwägungen überwunden werden dürfen, die sich nicht auf die effektiven Befugnisse der Autonomen Region stützen.
m) Informationssystem des Grundbuchs und des Katasters
Die Verwaltung des integrierten Informationssystems des Grundbuchs und des Katasters durch die In-House-Gesellschaften Südtiroler Informatik AG und Trentino Digitale SpA hat sich als sehr kostenaufwendig erwiesen. Trotz Anfrage hat die Verwaltung keine ausführliche und aktualisierte Bewertung der Angemessenheit der verschiedenen Leistungssparten übermittelt. Unbeschadet der Notwendigkeit weiterer Überprüfungen ist es nicht überflüssig, darauf hinzuweisen, dass die In-House-Vergabe keine Pflicht ist, sondern ein Mittel zur Gewährleistung von Effizienz und Wirtschaftlichkeit darstellt; demzufolge ist auf das In-House-Providing als alternative Vergabemodalität immer dann zu verzichten, wenn der Rückgriff auf den Markt effizienter und günstiger ist.
Im Rahmen der Absprache forderte der Staatsanwalt eine Bewertung der Angemessenheit der verschiedenen Leistungssparten, und die Verwaltung behielt sich eine schriftliche Antwort vor.
n) Haydn-Orchester
Der Beitrag für die Tätigkeit der Stiftung Haydn-Orchester Bozen und Trient darf nicht vom öffentlichen Interesse abgekoppelt werden, sondern muss zu diesem proportional sein. Nach Überwindung der Coronakrise im Musik- und Unterhaltungssektor sind daher eine Verantwortungsübernahme seitens der finanzierten Einrichtung sowie eine Rationalisierung der Ausgaben seitens der finanzierenden Körperschaft erforderlich.
Im Rahmen der Absprache unterstrich der Vertreter der Region, dass ohne die Finanzierung das Weiterbestehen dieser traditionsreichen und für das regionale Gebiet sehr relevanten Einrichtung nicht gewährleistet werden könnte.
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Obwohl die gesellschaftliche und kulturelle Relevanz der Einrichtung außer Frage steht, muss durch effektive Mechanismen dafür gesorgt werden, dass die finanzielle Unterstützung der öffentlichen Hand angemessen ist und auf jeden Fall den tatsächlichen Erfordernissen eines Orchesters entspricht, denn die Gewährung einer übermäßigen Finanzierung einen Schaden zum Nachteil der öffentlichen Hand bewirken würde.
Bemerkungen
Aus der Rechnungslegung gehen keine offensichtlich kritischen Aspekte und eine solide Finanz- und Vermögenslage hervor.
Obwohl hinsichtlich des öffentlichen Vermögens keine entscheidenden Bedenken in Bezug auf die zu billigenden Posten bestehen, ist es hier auch darauf hinzuweisen, dass die öffentlichen Finanzen nicht nur unter dem Gesichtspunkt des Vermögens, sondern auch unter dem funktionellen Gesichtspunkt zu betrachten sind.
In dieser Hinsicht ist zu bemerken, dass die Region – wie oben dargelegt – bei der Anpassung ihrer Gesetzgebung an die Grundsätze der staatlichen Rechtsordnung in manchen Sachbereichen (in Sachen Öffentlichkeit und Transparenz, Bestellung des Rechnungsprüferkollegiums oder Deckung der Ausgabengesetze) zögert.
Wenn auch vorsichtiger als die Gesetzgebung der Provinz Trient, auf die im betreffenden Billigungsverfahren eingegangen wird, neigt die regionale Gesetzgebung dazu, ihre Autonomie de facto auszuweiten.
Davon zeugt beispielhaft das Erkenntnis des Verfassungsgerichtshofs Nr. 95/2021, mit dem das
Regionalgesetz, das den Zugang zu den Funktionen eines
Gemeindesekretärs ohne jegliche Form von effektivem und offenem Wettbewerb
ermöglichte, für verfassungswidrig erklärt wurde.
Schließlich ist es auch wichtig, über die rechtlichen Folgen der festgestellten Nichterfüllung der Pflicht laut Art. 47 Abs. 5 des GvD Nr. 165/2001 i.d.g.F. nachzudenken, laut dem die Entwürfe von Tarifverträgen betreffend das Personal der Region der regionalen Kontrollsektion des Rechungshofs zwecks Bestätigung zu unterbreiten sind. Wie richtigerweise unter Z. 47 der Anlage zum Beschluss Nr. 41/2022/FRG bemerkt wird, kann die unterlassene Einbeziehung der Kontrollsektion nicht anhand der Ausführungen laut Erkenntnis des Verfassungsgerichtshofs Nr. 171/2005 gerechtfertigt werden
Es wird die Meinung vertreten, dass die Region auf der Suche nach optimalen Lösungen für die besonderen Anforderungen der örtlichen Gemeinschaft durch Inanspruchnahme ihrer verfassungsrechtlich geschützten Autonomie nicht die
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Grundsätze der Rechtsordnung unbeachtet lassen darf, deren Festlegung laut
Verfassung in die ausschließliche Zuständigkeit des Staates fällt.
Es ist also ratsam, in Hinblick auf eine effiziente Verwaltung der öffentlichen Finanzen auch den funktionellen Gesichtspunkt im Sinne des
Gesetzmäßigkeitsprinzips zu berücksichtigen.
Schlussanträge
Mit der Aufforderung, über eine effiziente Verwaltung der öffentlichen Finanzen unter dem Gesichtspunkt des Vermögens genauso wie unter dem funktionellen Gesichtspunkt im Sinne des Gesetzmäßigkeitsprinzips ernsthaft nachzudenken, und in der Hoffnung, dass die zuständige Kontrollsektion ihre Befugnis in Sachen
Bestätigung der Tarifverträge der Region geltend macht,
wird beantragt, omissis (der Antrag wird beim Abschluss der Verhandlung formuliert)
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Der Regionale Staatsawalt
Gianluca Albo

 

 

 

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