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CONTRIBUTO PREVIDENZA COMPLEMENTARE: GIUNTA REGIONE TN-AA, AUMENTO A 9.000 €

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05.38 - giovedì 1 giugno 2017

(Fonte: Ufficio stampa Giunta regionale Trentino-Alto Adige) – Dalla Giunta regionale: novità in materia di previdenza complementare. Politica – Cambiato dalla Giunta regionale il regolamento che disciplina le provvidenze nella previdenza. L’assessora Plotegher: “Accesso più agevole e maggiore equità”.

La Giunta regionale presieduta da Arno Kompatscher ha approvato ieri sera (30 maggio) alcune modifiche al regolamento che disciplina le provvidenze previste per il sostegno della previdenza integrativa e complementare dando così piena attuazione alle novità introdotte dalla legge regionale di stabilità 2017.

“Si tratta di cambiamenti – afferma l’assessora alla previdenza Violetta Plotegher – che tendono a semplificare la disciplina degli interventi previsti a favore di coloro che si trovano in situazioni di difficoltà, ai fini di un accesso più agevole e di una maggiore equità, prestando sempre più attenzione alla vita delle famiglie, al lavoro di cura e alla presenza di minori”.

Le modifiche riguardano in particolare l’aumento da 7 mila a 9 mila euro del contributo a sostegno dei versamenti previdenziali volontari all’Inps in favore di coloro che si astengono dal lavoro per accudire figli entro il terzo anno di vita o entro tre anni dalla data di adozione. In caso di affidamento, inoltre, il contributo spetta per tutta la durata dell’affido.

Novità dal punto di vista della gestione amministrativa sono state introdotte anche per la copertura previdenziale dei periodi di astensione dal lavoro dedicati alla cura dei familiari non autosufficienti, con l’obiettivo di snellire le procedure.

Sul fronte della previdenza complementare i contributi che finora venivano accantonati presso Pensplan Centrum Spa su una posizione individuale, rivalutati e solo al momento del pensionamento versati alla forma pensionistica complementare cui risultava iscritto il beneficiario, verranno d’ora in poi versati direttamente alla forma pensionistica dell’interessato.

In riferimento al contributo per il sostegno dei versamenti volontari all’Inps per il raggiungimento della pensione obbligatoria non si parla più di persona “casalinga”, ma riconoscendo comunque il lavoro di cura svolto all’interno del nucleo familiare a favore di figli o familiari non autosufficienti, l’intervento è stato allargato agli ultracinquantenni che hanno perso il lavoro. L’importo del contributo è stato poi aumentato fino a 4.000 euro ed esteso fino al raggiungimento del diritto alla pensione anticipata.

Sono stati, infine, innalzati i limiti della condizione economica del nucleo familiare previsti per l’accesso a tale intervento da 20 mila a 30 mila euro per un nucleo familiare con un componente. Il limite di reddito aumenta con l’aumentare dei componenti il nucleo familiare.

Nella seduta, inoltre, la Giunta regionale ha adottato i criteri per la valutazione della condizione economica per l’accesso alle provvidenze, armonizzandole con il sistema Durp della provincia di Bolzano e mantenendo il riferimento al sistema Icef della provincia di Trento. Le modifiche saranno attive dall’inizio di luglio 2017.

 

 

 

 

Foto: archivio Pab

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