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“COORDINAMENTO LAVORO PORFIDO” * RICHIESTA AL PRESIDENTE KASWALDER: « CHIEDIAMO UN INCONTRO CON I CAPIGRUPPO, PER LA GRAVE SITUAZIONE DEL SETTORE A LONA-LASES »

Scritto da
17.58 - giovedì 29 dicembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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IN ALLEGATO LA RICHIESTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, PER UN INCONTRO CON I CAPIGRUPPO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TRENTO.
CON PREGHIERA DI DARNE AMPIA DIVULGAZIONE .
VIGILIO VALENTINI

 

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Egr. Walter Kaswalder Presidente del
Consiglio Provinciale
Via G. Manci n. 27
TRENTO
pc. alla stampa locale

Oggetto: Richiesta di incontro con Lei ed i capigruppo delle forze politiche
rappresentate in Consiglio provinciale.

Negli incontri del 3 dicembre 2014, del 8 ottobre 2015, del 14.9.2016 del 16.1.2018, con tutti i gruppi consiliari, e l’incontro in video conferenza d.d. 12.1.2022 con i membri della 2° Commissione legislativa, avevamo spiegato e documentato la grave situazione del settore porfido e presentato le nostre preoccupazioni e proposte.

Riteniamo sommamente urgente incontrare nuovamente le forze politiche alla luce delle prime risultanze processuali relative all’indagine “Perfido”. Si fa presente che l’individuazione di una presunta locale di ‘ndrangheta nel comune di Lona-Lases, che ha visto tra i suoi amministratori anche alcuni degli attuali imputati per “associazione a delinquere di stampo mafioso” e “riduzione in schiavitù”, non è certo estranea alle difficoltà manifestatesi in tale comunità negli ultimi due anni. Per ben tre volte consecutive le elezioni indette dal commissario straordinario nominato dalla Giunta provinciale non si sono potute tenere causa l’assenza di candidature.

Ora, la sostituzione del dott. Secchi con l’ex questore di Trento dott. Alberto Francini costituisce senz’altro un passo avanti per la comunità di Lona-Lases.
Tuttavia la difficile situazione in cui versa il Comune richiederebbe, a nostro avviso, una verifica approfondita rispetto a quanto avvenuto a livello amministrativo negli ultimi 25 anni.

Con la presente chiediamo di poter incontrare i Capigruppo di tutte le forze politiche onde poter illustrare la situazione venutasi a creare e le ragioni del nostro impegno.

Un incontro che dovrebbe avvenire in totale trasparenza, alla presenza della stampa, onde consentire ai cittadini interessati la più ampia informazione su tali tematiche, dato che esse hanno un impatto che va ben oltre Lona-Lases o la zona del porfido.

Pensiamo sia dovere anche delle istituzioni provinciali contribuire affinché si possa comprendere a pieno quello che è successo nei decenni scorsi, non delegando alla Magistratura compiti che spettano alla Politica. Solo così si potrà ridare ai cittadini di Lona-Lases la fiducia necessaria per il avviare una coraggiosa opera di risanamento e riconciliazione della comunità, in grado di avviare un ciclo amministrativo in discontinuità con quelli fin qui succedutisi nell’ultimo quarto di secolo.
Un primo necessario passo al fine di contrastare anche un degrado del settore porfido, provocato dal perdurare di forti condizionamenti su tutte le amministrazioni comunali da parte della lobby dei concessionari di cava. Da decenni amministratori in più o meno palese conflitto d’interessi assumono delicate decisioni in merito a concessioni, canoni, controlli e sanzioni, ovviamente a prevalere sono sempre stati gli interessi particolari a danno di quelli comunitari. L’annosa questione relativa all’inadeguatezza dei canoni e la conseguente sottrazione di almeno 10 milioni di euro/anno alle comunità a tutto vantaggio dei concessionari, ne è la prova più evidente.
La recente decisione da parte della Giunta provinciale di parificare le Asuc ai Comuni per quanto riguarda le prerogative previste dalla legge in materia di cave, non può che peggiorare ancora le cosa da questo punto di vista. Tali Enti, infatti, risultano ancora più facilmente condizionabili essendo privi tra l’altro di una struttura amministrativa adeguata.
Ovviamente non ci riferiamo solo ai condizionamenti della lobby economica ma anche a quelli esercitati, come è avvenuto a Lona-Lases, da “comitati d’affari” nei quali si sono interfacciati rappresentanti dell’economia locale e personaggi presuntamente legati a consorterie criminali quali la ‘ndrangheta.
Come le indagini condotte dai Carabinieri del ROS hanno svelato il degrado raggiunto dal settore si è riversato in particolare sulle condizioni di lavoro, giungendo addirittura alla riduzione in schiavitù dei lavoratori.
Ricatti fino all’estorsione nei confronti degli operai, mancato rispetto dei contratti collettivi di lavoro per quanto riguarda il pagamento dei salari, evasione contributiva e lavoro nero, hanno caratterizzato il settore almeno per un quindicennio, fino al 2017!
Soltanto la denuncia in tutte le sedi da parte dello scrivente Coordinamento Lavoro Porfido ha arginato tali pratiche, non certo l’iniziativa dei Sindacati confederali, sempre pronti a sottoscrivere accordi di conciliazione per mettere al riparo i concessionari da provvedimenti sanzionatori.
Riteniamo pertanto necessario pure su questo versante intraprendere un percorso diverso, volto a contrastare tali pratiche limitando drasticamente la possibilità per i concessionari di esternalizzare le lavorazioni del materiale estratto a ditte pseudo artigiane, così da salvaguardare il diritto dei lavoratori ad un trattamento paritario e dignitoso, qualunque sia la loro provenienza.

Si ringrazia per la collaborazione che vorrà fornire e in attesa di fissare il giorno e l’ora porgiamo cordiali saluti.

 

*

Per il “Coordinamento Lavoro Porfido”

Vigilio Valentini Walter Ferrari Enzo Sevegnani

Massimo Sighel Graziano Ferrari Giorgio Negri –

Evelina Molinari Kamber Mazlami

 

38040 Lona-Lases (TN)

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