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“COOPERATIVA CANALESCUOLA“ * “COMUNITÀ EUROPEA EDUCAZIONE DEMOCRATICA“: « IN TRENTINO PRESENTI 6 PROGETTI “EDUCARE NEL BOSCO“ E 2 “CREATIVITY GARDEN“ »

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18.40 - mercoledì 16 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Comunità Europea per l’Educazione Democratica: una realtà anche in Trentino. Chi si potrebbe immaginare un ambiente di apprendimento nel quale bambine/i e ragazze/e decidono cosa, come e con chi imparare? Chi si potrebbe immaginare una scuola in cui regole comuni e conflitti possano essere risolti insieme in un tempo e uno spazio dove ognuna/o ha lo stesso peso e dove le voci di tutte/i vengono ascoltate?

Per rispondere a queste ed altre domande si è svolta dall’1 al 7 agosto la Conferenza delle Eudec, la comunità Europea per l’Educazione Democratica alla quale ha partecipato la Cooperativa Canalescuola, realtà consolidata in trentino che ha dato vita al progetto Educare nel Bosco e Creativity Garden. Hanno partecipato alla Conferenza scuole non solo europee ma da tutto il mondo: l’educazione democratica è praticata da molto tempo con successo in molti Paesi e in alcuni casi è entrata a far parte del sistema dell’educazione pubblica (come in Israele per esempio).

Ma cos’è l’educazione democratica? È un’educazione che non è basata su un sistema gerarchico – l’adulto rappresenta la prima fonte di sapere e il regolatore delle dinamiche in classe e gli studenti imparano e rispettano le regole date – ma un sistema gestito insieme da studenti ed insegnanti sulla base dell’auto-direzione e della comunicazione, attraverso una presa di decisioni comune. Non è quindi un metodo, una religione e nemmeno un dogma, ma è un’idea di scuola che si fonda su tre pilastri: il gioco, il dialogo e la responsabilizzazione. L’educazione democratica offre il tempo e lo spazio nel quale ognuno ha la libertà e la responsabilità di imparare attraverso la curiosità la scoperta, di dialogare ascoltando senza giudizio il punto di vista dell’altro, dove poter prendere in carico le proprie scelte con consapevolezza, ragionando e decidendo insieme le regole comuni.

I principi dell’educazione democratica sono in linea con le indicazioni dalle più importanti organizzazioni mondiali dei diritti dei bambini: Unesco, Unicef, Consiglio Europeo, che disegnano una cornice di valori all’interno della quale l’educazione democratica trova la sua applicazione. Per esempio il report rispetto alla qualità nell’educazione del’UNICEF scrive: “un’istruzione che sostiene e responsabilizza sia gli insegnanti che gli studenti attraverso processi democratici definisce sempre più la qualità nel 21° secolo.”

Entrare in una scuola democratica è un’esperienza che può spiazzare chi è abituato a pensare alla scuola come una serie di aule divise per età e ritmate dal suono della campanella. Bambini di età diverse lavorano insieme, l’adulto facilita e sostiene il processo d’apprendimento stando sempre un passo indietro: ognuno è concentrato in un’attività diversa, come conversare, leggere da soli o insieme, organizzare qualche progetto, prendere decisioni, ascoltare una lezione, filosofeggiare, disegnare…apparentemente in un disorganizzato e piacevole caos.
Ecco quindi applicato ciò che viene descritto dall’UNESCO nel Futures of Education Report “La pedagogia dovrebbe stimolare l’immaginazione e il pensiero creativo e promuovere la libertà intellettuale, che include il diritto di commettere errori e di imparare da essi. Gli ambienti che permettono e consentono questo lavoro di apprendimento, a volte disordinato, sono cruciali per sviluppare la vera comprensione, l’empatia, i quadri etici e l’apprezzamento delle differenze di comprensione e dei punti di vista”.

Durante la conferenza sono stati presentati studi sull’efficacia di tale metodo intrapresi prendendo in esame scuole democratiche storiche come Summerhill in Inghilterra, Sudbury negli Stati Uniti o Hadera in Israele, ma anche tavole rotonde su diversi argomenti come la formazione degli insegnanti, la scelta fra sociocrazia o democrazia nelle decisioni comuni, le necessità politiche e azioni di supporto all’educazione democratica.

In Trentino sono presenti 6 progetti Educare nel Bosco (Scuole nel bosco per bambini 3-6 anni) e 2 progetti Creativity Garden (scuole primarie) basati sui principi dell’educazione democratica, tutti coordinati da Canalescuola, una cooperativa costituita da insegnanti, educatori, psicologi che si occupano di innovazione nel campo educativo: una realtà unica nel territorio italiano di rete di scuole democratiche – 22 scuole nel bosco e 5 scuole primarie su tutto il territorio nazionale. Sono realtà che nascono dalla volontà e caparbietà di esperti, insegnanti e famiglie che credono in questo tipo di approccio e si impegnano ad essere volano di un cambiamento del paradigma educativo.

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