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CONTRIBUTO INTEGRATIVO LOCAZIONE: AGIRE, I TRENTINI SONO SVANTAGGIATI

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10.58 - martedì 6 giugno 2017

(Fonte: Agire per il Trentino) – Contributo integrativo di locazione, Castellini (Agire): «Trentini svantaggiati». Agire per il Trentino – tramite la vice coordinatrice delle Giudicarie, Grazia Castellini – si indigna riguardo all’ennesima uscita del nostro Assessore provinciale Carlo Daldoss..

Nei giorni scorsi l’Assessore alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss (Upt, Patt, o Lega dei sindaci, non si sa ancora) ha risposto ad un’interrogazione in Consiglio Provinciale in merito al contributo integrativo di locazione: in merito, risulta che la Provincia autonoma di Trento l’anno scorso ha erogato 7 milioni di euro, e nelle Valli Giudicarie e in Val di Non l’80% dei beneficiari risultano essere cittadini extracomunitari.

I nostri governanti di centro-sinistra, come loro abitudine, non redigono delle linee guida per verificare la necessità di tali contributi, questo perché i nostri soldi vengono amministrati in modo deplorevole e condannabile.

In breve nessuno si assicura se i beneficiari siano realmente bisognosi di questo tipo di aiuto; infatti sarebbe discrezione dei vari comuni verificare la completezza dei nuclei famigliari… controlli che la Provincia non richiede.

Risulta che l’importo venga poi liquidato direttamente al beneficiario (e non al proprietario dell’immobile) e nella maggior parte dei casi utilizzato per acquisti personali o spedito all’estero. Una cifra destinata ad aumentare visto il continuo arrivo di profughi.

Riassumiamo le spese sulle spalle dei contribuenti destinate a cittadini extracomunitari:

 

– Reddito di garanzia: 1.333,00 €

– Assegno regionale: 285,00 €

– Contributo canone di locazione: 300,00 €

– Assegno nucleo famigliare: 130,00 €

– Contributo famiglie numerose: 300,00 €

 

Ci chiediamo quanti italiani abbiano diritto a questi privilegi, vista e considerata anche l’assurda contabilizzazione dei parametri Icef ed Isee. Vogliamo inoltre aggiungere alla lista le spese sanitarie a carico del Trentino che riguardano la cura dei cittadini extracomunitari: profilassi, ricoveri per infezioni e parti, prestazioni diagnostiche, radiografie, prelievi ematici ecc. Cure che dovrebbero essere rimborsate dallo Stato ma che, a causa del fenomeno migratorio, non vengono saldate.

Ne consegue che nella Provincia autonoma di Trento si assiste ad un aumento del 19,2% dei ticket riguardanti le prestazioni specialistiche ambulatoriali e i ticket del Pronto Soccorso, mentre i dati dimostrano che sempre più cittadini italiani, bisognosi di cure incompatibili con le lunghe liste d’attesa, ricorrano alla libera professione pagando di tasca propria le mancanze della sanità Trentina.

Rossi, Zeni, i vari assessori e i Presidenti delle Comunità di Valle dovrebbero fare un serio esame di coscienza per come stanno amministrando la nostra regione.

 

 

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Grazia Castellini
Vice coordinatrice di Agire per il Trentino delle Giudicarie

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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