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CONSORZIO TRENTINO BONIFICA * CONVEGNO: STEFANI, « CAMBIAMENTI CLIMATICI E IMPATTO SUI TERRITORI, NECESSARI PROGETTI PER LA SALVAGUARDIA RESPONSABILE DELLA RISORSA IDRICA »

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18.10 - venerdì 14 ottobre 2022

Dalle bonifiche agrarie ad un ruolo attivo ed innovativo nel campo della salvaguardia e razionalizzazione della risorsa idrica, ma anche attore dello sviluppo locale per un modello di agricoltura attenta alla compatibilità ambientale e ai diritti del consumatore. Ruotano attorno a questi assi di sviluppo le traiettorie future del Consorzio Trentino di Bonifica, l’ente di diritto pubblico che si occupa della salvaguardia del territorio agricolo dagli allagamenti in un’area di oltre 14.000 ettari lungo la valle dell’Adige da Roverè della Luna fino a Borgo Sacco.

Sono queste le conclusioni della giornata di studio promossa oggi presso il MUSE di Trento dal CTB in collaborazione con l’ANBI, l’Associazione Nazionale dei Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue in occasione dell’avvio della bonifiche agrarie inaugurate esattamente cento anni fa a San Donà di Piave.

“L’attività del Consorzio – ha spiegato oggi davanti al folto pubblico il Presidente Luigi Stefani – è passata dalla classica bonifica alla gestione oculata dell’acqua fino allo sviluppo complessivo dell’agricoltura”. Per Stefani è necessario proseguire nel lavoro fin qui svolto in piena sintonia con Provincia autonoma, Comuni, Consorzi di Miglioramento Fondiario, organizzazioni agricole e cooperative per delineare le linee future dell’agricoltura trentina. Captazione e accumulo della risorsa idrica, distribuzione oculata e sviluppo infrastrutturale del territorio agricolo, saranno pertanto le strategie del futuro per un ente che, grazie all’intercettazione di misure e risorse a livello europeo, nazionale e provinciale ha messo a punto nuovi investimenti per un totale di oltre 32 milioni di euro in favore dell’agricoltura trentina.

Il convegno, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Trento Franco Ianeselli, del Presidente della provincia autonoma Maurizio Fugatti e delle rappresentanze del mondo agricolo e cooperativo è entrato nel vivo con la relazione di Andrea Giuliacci, Meteorologo di Meteo Expert, Professore UNIMIB e conduttore delle previsioni meteo sui telegiornali delle reti Mediaset.

Giuliacci ha messo in evidenza come gli ultimi otto anni siano stai i più caldi in assoluto dal 1880 ai giorni nostri con una punta massima assoluta che si è verificata nel 2016. In futuro si assisterà pertanto ad una estremizzazione progressiva dei fenomeni meteorologici che porterà all’aumento di 4 gradi entro fine secolo.

Tutto questo significherà l’aumento del livello dei mari anche in conseguenza del progressivo innalzamento della temperatura delle acque, il restringimento fin quasi alla scomparsa dei ghiacciai alpini e la drastica diminuzione della disponibilità di acqua dolce in tutta l’area mediterranea. “Per questo – ha concluso Giuliacci – è necessario difendere l’acqua come risorsa primaria e difendersi dall’acqua quando, in conseguenza del climate warming, essa diventa una minaccia”.

Di fronte a questa situazione, ha affermato il direttore generale di ANBI Massimo Gargano, è necessaria un’inversione di tendenza a livello politico attraverso la salvaguardia del territorio agricolo primario, la lotta al consumo di suolo e alla cementificazione e l’avvio di seri investimenti pubblici in favore della sicurezza e manutenzione del territorio, nonché della salvaguardia e gestione dell’acqua.

Gargano ha quindi ricordato le numerose attività portate avanti in Italia dai Consorzi di bonifica e dall’ANBI rivolgendo un sentimento di sincera gratitudine per i risultati, lo stile di lavoro e le politiche messe in campo dal CBT e dalla sua classe dirigente.

Claudio Geat, già direttore del CTB ed oggi storico della bonifiche, ha ripercorso la storia dell’ente attraverso gli interventi più importanti che si sono succeduti in questi due secoli nei territori di competenza della valle dell’Adige. Dalla rettifica del fiume all’avvio delle prime bonifiche, Geat ha ricordato l’essenziale funzione di razionalizzazione dell’attività agricola realizzata grazie alla bonifica dei terreni paludosi della vallata dell’Adige e l’importante funzione di protezione civile e di sicurezza del territorio garantita dai 170 chilometri di canali di scolo e dalle 27 idrovore collocate nei punti nevralgici della valle. “Se i cittadini di Trento hanno i piedi asciutti – ha ricordato Geat – questo si deve al Consorzio Trentino di Bonifica”.

Alberto Bellin e Riccardo Rigon del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Trento hanno presentato una serie di dati e considerazioni sulle “Conseguenze dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche del Trentino” e sugli “Strumenti di supporto alla gestione della risorsa idrica dal bacino idrografico alla pianta”.

Il quadro delineato indica la diminuzione delle falde, della portata e della temperatura dei corsi d’acqua in Trentino dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso e la progressiva scomparsa di diversi ghiacciai fra i quali quello del Careser in particolare.

Di fronte a tutto questo è necessario un piano di infrastrutturazione del territorio per rispondere alle future emergenze idriche anche attraverso l’utilizzo oculato della nuove tecnologie.

Michele Bernabé, direttore del Consorzio Trentino di Bonifica, ha ricordato l’attività dell’ente in ambito irriguo con oltre 470 ettari serviti attualmente nelle aree di Zambana, Mezzolombardo e Mezzocorona.

Sono stati poi richiamati gli interventi che prenderanno avvio nell’immediato futuro e che riguardano innanzitutto altri 700 ettari di territorio irrigato con i sistemi innovativi a goccia nella zona di Mezzocorona, San Michele, Nave San Rocco e Terre d’Adige per complessivi 700 ettari.

Sono inoltre previsti interventi di conversione da irrigazione a pioggia e irrigazione a goccia nei distretti di Chizzola d’Ala e Mattarello nonché di innovazione e razionalizzazione di impianti esistenti a Pressano, Zambana e Ischiello di Lavis. E’ stato inoltre presentato il nuovo impianto di lavaggio dei mezzi agricoli costruito nelle campagne di Mezzocorona il quale consentirà il risparmio e la gestione sostenibile dei prodotti di difesa utilizzati in agricoltura.

E’ stato infine annunciato l’avvio di un importante progetto di irrigazione, anche con finalità rivolte all’utilizzo civile dell’acqua e in funzione antincendio che verrà realizzato in Val di Gresta.

“Questi progetti e queste realizzazioni – ha affermato in conclusione Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI fanno del Consorzio Trentino di Bonifica e degli altri enti di questo tipo attivi nel nostro paese dei veri e propri strumenti della transizione ecologica”. Vincenzi ha delineato il nuovo profilo operativo ed organizzativo dei Consorzi di bonifica che saranno impegnati lungo tre assi di sviluppo: la lotta ai cambiamenti climatici, la transizione verso un nuovo modello di sviluppo ed energetico e la gestione dell’economia nell’epoca dei nuovi conflitti.

“Per questo è necessario – ha ribadito Vincenzi – lavorare sulla crescita culturale al fine di migliorare il rapporto fra il mondo agricolo e i cittadini/consumatori”. Per questo è però necessaria una politica che ponga al primo posto l’importanza di investimenti strutturali sbloccando sia le risorse europee che quelle nazionali a partire dalla prossima finanziaria. “La vera grande opera – ha rilanciato Vincenzi – è la manutenzione del territorio”.

Da qui l’esigenza di sbloccare le risorse contenute nel Piano di sviluppo rurale nazionale, nel PNRR, nel CIS Acqua Bene Comune e nei Fondi Sociali di coesione.

Nelle conclusioni della giornata, l’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli ha ricordato che l’evento del CTB si collocata a ridosso dell’avvio del “Week end della Protezione civile” promosso dalla provincia autonoma di Trento e si inserisce pertanto in un quadro di interventi che puntano alla valorizzazione della manutenzione, della prevenzione e della sicurezza del territorio. “Nei prossimi anni – ha ricordato Zanotelli – la provincia di Trento investirà ulteriori 116 milioni di euro nel dopo Vaia”.

Zanotelli ha ricordato che sui temi delle bonifiche e della razionalizzazione della risorsa idrica la Provincia ha istituito un tavolo di coordinamento con il Consorzio di bonifica e la Federazione Provinciale dei Consorzi Irrigui e di Miglioramento Fondiario. In merito ai nuovi bandi e alle opportunità individuate dal tavolo sarà necessario, ha aggiunto Zanotelli, attivare un confronto con il nuovo governo.

Sulla risorsa idrica in particolare, Zanotelli ha rilanciato l’impegno dell’ente pubblico sui temi della razionalizzazione, accumulo e innovazione con particolare riferimento agli impianti soprachioma che consentono interventi alternati di fertirrigazione, antibrina e difesa.

Nel corso della mattinata è stato presentato il nuovo filmato del Consorzio “Storie di uomini e donne dell’acqua” e il nuovo libro “Dalle bonifiche allo sviluppo sostenibile”.

 

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