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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * PRIMA COMMISSIONE: « MANOVRA FINANZIARIA, VIA AL CONFRONTO CON GLI ASSESSORI SEGNANA – GOTTARDI – SPINELLI – FAILONI »

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15.57 - martedì 16 novembre 2021

Prima commissione, via al confronto con gli assessori sulla manovra finanziaria. Spinelli: il 2022 dev’essere l’anno del superamento dei gap della aziende trentine come la bassa produttività e la scarsa propensione all’innovazione. Failoni: vogliamo portare in Trentino 4 milioni di turisti in più all’anno.

La Prima commissione, l’argomento è sempre quello della manovra finanziaria (i ddl n. 120 legge collegata; n. 121 stabilità e n. 122 il bilancio), ha affrontato in mattinata il confronto con gli assessori Segnana, Gottardi, Spinelli e Failoni.

 

Segnana: via libera per i medici che voglio diventare docenti a Medicina.

Ha aperto la seduta l’assessora alla salute Stefania Segnana che è partita dalla collegata dall’articolo 15 che dà la possibilità agli enti locali di mettere a disposizione gratis ambulatori ai medici di medicina generale. Un provvedimento pensato per favorire la medicina di gruppo e quindi la garanzia della presenza sul territorio dei medici di base. Sempre nell’articolo 15 della collegata si prevede una modifica normativa per permettere ai medici ospedalieri, che ne hanno i titoli, di accedere ai concorsi per la docenza nella Facoltà di Medicina di Trento. C’è poi una norma che prevede la parificazione del trattamento dei dipendenti Apss dell’area amministrativa a quelli della Pat. Questo per evitare l’esodo, per motivi economici, dall’Apss alla Pat di personale formato e di livello dirigenziale. L’articolo 16 riguarda gli immobili delle Rsa e abroga il vincolo dei 25 anni per la restituzione del contributo Pat. Dando così la possibilità alle Aziende dei servizi alla persona di vendere gli immobili e di rientrare col contributo.

In questo modo, ha detto Segnana, si evita l’abbandono delle strutture. Sulla promozione della famiglia si inserisce un coordinamento per l’armonizzazione dello norme provinciali con le norme nazionali del Family Act.
Sulla legge di stabilità l’ articolo 15 mira a modificare le norme della finanziaria 2021 sugli interventi di sostegno Covid sulla fascia B1 dell’assegno unico, perché si sono manifestate difficoltà di verifica dei parametri, inserendo una soglia Icef anche per garantire un contributo più sostanzioso. Cambia anche l’articolo 16 per i separati in difficoltà perché anche in questo caso i parametri previsti non sono risultati attuabili e si è scelto di intervenire sui mutui già concessi.
Ugo Rossi (Azione) ha ricordato che l’assessorato alla sanità muove circa un miliardo e mezzo e quindi ci si sarebbe aspettati dall’assessora un ragionamento sulle politiche sanitarie e sociali. Comunque, il consigliere di Azione, ha chiesto di sapere quali sono i casi delle Rsa che non hanno potuto vendere gli immobili. Anche Paolo Zanella (Futura) ha lamentato il fatto che non sia stata presentata la visione dell’assessora su una sanità che sta toccando livelli drammatici soprattutto per la carenza di personale. E quindi ci si aspetterebbe, da parte della Giunta, un piano straordinario di formazione anche per permettere in tempi brevi la partenza della scuola di specializzazione.

Perché è giusto aumentare le borse di studio, ma vanno aumentati anche i vincoli di permanenza sul territorio dei giovani medici. Stesso ragionamento vale per le professioni sanitarie e qui ci si deve chiedere se i numeri programmati sono sufficienti. Si dovrebbe parlare anche le Case della comunità e nuovi ospedali che rischiano di rimanere vuote. Sull’assegno unico, ha concluso, andrebbe fatta pressione sui parlamentari perché si possano sommare gli interventi statali e provinciali per evitare perdite di risorse da parte della Pat.
Deluso dalla relazione dell’assessora anche Giorgio Tonini del Pd il quale ha ricordato che nel Nadefp si è introdotta la parola riforme che, come ha fatto il Governo, andrebbero accompagnate alle risorse pubbliche. Anche noi stiamo facendo debito, ha ricordato, e se non facciamo riforme questo debito diverrà presto insostenibile. Le due riforme centrali sono quelle della sanità e quella dell’amministrazione.
Alex Marini (5 Stelle) ha chiesto informazioni sulle prenotazioni diagnostiche e le visite specialistiche e sul coordinamento provinciale handicap ha chiesto delucidazioni sulle modalità di attuazione della legge.

Claudio Cia (FdI) ha puntato l’attenzione sulle strutture delle Rsa ferme a causa del vincolo dei 25 anni e ha allargato il ragionamento dal personale amministrativo dell’Apss ai dipendenti delle case di riposo che spesso “scappano” verso altri settori.
Lucia Coppola (Europa Verde) ha ricordato che in questo momento è complicatissimo accedere alle prenotazioni per le prestazioni specialistiche. Sul capitolo dei malati oncologici, che hanno risentito moltissimo dell’epidemia, ha chiesto se la situazione stia tonando alla normalità.

 

 

Mancano i medici, ma non si possono perdere i soldi Pnrr per le Case di comunità.

L’assessora Segnana ha affermato che il tema della sanità è stato affrontato a lungo in Consiglio e in questo momento si sta affrontando la riorganizzazione dell’Apss che si sta discutendo col Cal e le categorie della sanità. Il vero problema è quello della carenza di medici a causa della sbagliata programmazione nazionale degli anni scorsi, quindi la sfida è quella di rendere il Trentino appetibile per i professionisti. Già il fatto di poter mettere a disposizione locali gratuiti ai medici di base, di aver aumentato le borse di studio vincolando la presenza dei medici in Trentino può dare qualche respiro ma si devono trovare soluzioni per farli rimanere. Per le Case della comunità (ne sono previste 11 più tre ospedali di comunità) ci sono le risorse del Pnrr che verranno utilizzate per ristrutturare l’esistente. Certo, la difficoltà di trovare medici è infermieri per queste strutture è reale, ma non per questo si deve rinunciare alle risorse statali. Rispondendo a Marini ha ricordato che è stato istituita un’unità di coordinamento di tutta l’area disabilità.

Per ciò che riguarda le liste d’attesa è vero che le telefonate che arrivano sono aumentate, ma tanti scambiano il Cup per l’ufficio informazioni. Cup che è stato potenziato, esteso il servizio alle ore serali, ma le difficoltà ci sono e si sta pensando ad un coinvolgimento delle farmacie. Sulle liste d’attesa c’è un gruppo di lavoro che ha valutato le richieste in base alla situazione clinica e nei primi 6 mesi 2021 sono stati smaltiti molti arretrati tendendo presente che la presa in carico non è cessata neppure durante il lock down. Presa in carico che è stata favorita anche dalla quasi assenza di mobilità sanitaria da altre regioni. In generale negli ultimi sei mesi i dati sono in miglioramento.

Il direttore generale del Dipartimento salute politiche sociali Giancarlo Ruscitti ha affermato che con UniVr e Apss si partirà con le scuole di specializzazione e ci sono professionisti che avrebbero titoli per diventare docenti per far partire le scuole specializzazioni. Il prossimo anno i corsi delle professioni sanitarie passeranno da UniVr a UniTn e si stanno cercando, anche con Itea, spazi idonei. Il tema della concorrenza dei medici e degli infermieri, ha ricordato inoltre Ruscitti, va al di là del nostro Paese e riguarda anche dinamiche demografiche. Anche per questo la Facoltà di medicina di Trento deve puntare su settori nuovi come la medicina d’urgenza, della montagna o protonterapia per rendersi attraente. Sulle Case per la salute si sta collaborando con Bolzano per trovare una tipologia comune. Infine, rispondendo a Lucia Coppola sulla terza dose ha detto che si devono aspettare i sei mesi dalla seconda perché, se si fa prima, non risulterebbe sul green pass.

 

 

Gottardi: per i comuni confermati gli investimenti.

E’ toccato poi all’assessore Mattia Gottardi che è partito dalla descrizione dei passaggi principali del protocollo di finanza locale discusso e sottoscritto con il Cal. Ricordando che il fondo di perequazione, che è di 40 milioni, è verrà aumentato del 10% e lo stato finanziario dei comuni verrà valutato sui 5 anni. I finanziamenti per gli investimenti sono rimasti quelli dello scorso anno. Con i comuni si è concordata una regia unitaria per la gestione del Pnrr anche per evitare che lo Stato intervenga direttamente nel finanziamento dei comuni. Previsto inoltre un tavolo per la valutazione delle opere da finanziare. Confermata la possibilità data ai comuni di completare i piani di assunzioni, gli obiettivi di spesa corrente sono invariati rispetto al 2021. Prevista, inoltre, la copertura del rinnovo del contratto del personale che sarà a carico della Pat e gli oneri derivanti da quello del personale degli asili nido.

Marini ha affermato che senza avere a disposizione il protocollo Pat – Cal è stato difficile capire l’intervento dell’assessore e ha ricordato che si dovrebbero trovare momenti di confronto tra Consiglio provinciale, Giunta e Cal come del resto prevede la legge. Ma, ha continuato, nonostante, le sollecitazioni anche dal presidente Kaswalder non sono venute risposte. L’utilità di una seduta comune risulterebbe evidente in occasione del protocollo finanziario. Del resto, ha aggiunto, il presidente del Cal Gianmoenna ha detto di avere regolari contatti con gli assessori ma il Consiglio è completamente tagliato fuori.
Ugo Rossi ha chiesto perché per i comuni risultano 18 milioni in meno sulla spesa corrente e 17 in spesa capitale.
L’assessore riguardo alla seduta comune ha ricordato che le sedute del Cal sono aperte ai consiglieri provinciali mentre sulle cifre citate da Rossi dipendono dai trasferimenti stabiliti dal protocollo che non prevede tagli, anzi sulla spesa corrente c’è un miglioramento dopo 10 anni di contrazione. Si sta andando quindi, rispetto al passato, controcorrente.

Alex Marini ha replicato ricordando di aver chiesto la seduta comune, anche perché il Cal viene convocato spesso con il Consiglio provinciale o regionale. C’è poi un problema di accesso agli atti ed è difficile avere anche i verbali del Cal. Il consigliere pentastellato ha chiesto a Gottardi se è stata fatta qualche valutazione sull’autonomia fiscale degli enti locali. L’assessore ha risposto che rispetto a una maggiore autonomia tributaria dei comuni c’è apertura anche se i municipi hanno scelto la strada unitaria.

 

 

Spinelli: nei due anni di pandemia alle aziende 356 milioni a fondo perduto.

L’assessore allo sviluppo Achille Spinelli ha affermato che nel settore economico la manovra finanziaria è volta al supporto della crescita. Pnrr e fondi Ue 2021 – 27 sono coordinati con le risorse provinciali, mentre sul piano fiscale sono state confermate le agevolazioni fiscali Irap e Imis che impattano per 82 milioni all’anno sul bilancio Pat. Nei due anni pandemici la Pat ha erogato, oltre agli interventi statali, 356,5 milioni a fondo perduto, ai quali, dati dell’11 novembre scorso vanno aggiunti 2 miliardi di euro di liquidità extra garantita dal Fondo Centrale di garanzia. Si spera, ha aggiunto l’assessore, che il 2022 sia l’anno della ripresa e che il sistema economico trentino, con risorse proprie e quelle del Pnrr, riesca a superare alcuni gap storici come la carenza di produttività, la scarsa propensione all’innovazione e le carenze sull’esportazione.

I capitoli principali della manovra in campo economico riguardano gli incentivi e le azioni di sistema che vengono portate avanti da Trentino Sviluppo , Fondazioni di ricerca e Hit. Sono stati confermati, ha continuato Spinelli, gli stanziamenti su ricerca e sviluppo, gli incentivi sugli investimenti fissi, all’internazionalizzazione e alle consulenze. Prosegue l’intervento di compensazione fiscale che sta auitando i piccoli. Apiae anche per il prossimo anno ha a disposizione 69 milioni di euro. Nel 2022 si varerà un bando per la nuova imprenditorialità e il miglioramento delle imprese artigiane. TS ha a disposizione 33,2 milioni per portare avanti le iniziative, finanziamenti che verranno incrementati dai fondi comunitari Fesr. Altro obiettivo 202 il consolidamento del Polo Meccatronica, del Polo della vita e si svilupperà quello delle telecomunicazioni collegato con le attività della Quantum tecnology.

 

 

Si aggrava la carenza di manodopera.

Sul versante del lavoro il tema principale è quello della carenza di personale. Manca personale in tutti i settori e l’ Agenzia del lavoro è mobilitata e con i 28 milioni a disposizione e le assunzioni di 24 unità nei Centri per l’impiego, i 45 milioni per il programma Gol e i 43 milioni del Progettone, non mancano certo di risorse per attuare politiche attive del lavoro. Nel frattempo si stanno ultimando gli Stati generali del lavoro dal quale potrà uscire un Manifesto per il lavoro di qualità. Ma va stimolato il sistema formativo e incrementata l’attrattività del Trentino per richiamare lavoratori anche dall’estero. Sul discorso della sicurezza del lavoro Spinelli ha detto che si metterà in campo anche una campagna educativa. Poi c’è il capitolo riforme: quella del Progettone, che per Spinelli non va più considerato come un sistema ponte per la pensione e va riformata la legge 6 del 1999, per sburocratizzarla, e quella sulle cave per rinnovare in modo trasperente le concessioni e per chiarire il ruolo di Comuni e Asuc.

Giorgio Tonini ha ricordato che i ragionamenti economici andrebbero fatti partendo dal Nadefp e da un punto chiave: quello della crescita. Crescita sulla quale gli obiettivi della Giunta sono tutt’altro che ambiziosi. Si prevede nel 2022 una crescita maggiore rispetto alla media nazionale, poi per il 2023 e 2024 ci si adegua a quella del resto d’Italia o un po’ sotto. Da ciò risulta che le misure che si mettono in campo sono all’altezza per dare uno slancio sufficiente. Quindi, si può pensare che si sia un difetto nella linea economica della Giunta che pensa di sostenere la crescita sulla spesa pubblica senza pensare alle riforme. La Giunta, insomma, ha riaffermato il consigliere dem, va in una direzione diversa da quella del Governo che vincola gli investimenti pubblici alle riforme.
Paolo Zanella ha portato il discorso sul mercato del lavoro per il quale nella manovra non si vedono risposte sopratutto sul piano dell’incrocio tra domanda e offerta.

Alex Marini ha chiesto cosa intenda fare la Giunta sugli incidenti sul lavoro (tema sul quale il consigliere ha presentato un ddl e una mozione), e come intenda agire sull’utilizzo delle sanzioni. Resta da capire, inoltre, cosa ne sia stato del fondo di solidarietà dei familiari dei morti sul lavoro. Va fatta poi chiarezza sul Progettone, misura destinata a persone di solito poco qualificate e, infine, l’esponente 5 Stelle ha sottolineato che nei confronti del reddito di cittadinanza c’è un’aggressività ingiustificata.
Ugo Rossi ha chiesto spiegazione sul fatto che sul sostegno occupazione per il 2022 ci sono 72 milioni, mentre nel 2021 ce n’erano 83.

 

 

Con gli investimenti si punta sulla crescita della produttività.

Spinelli ha risposto che per la crescita del Pil la produttività è tutto e su questo si deve lavorare. La proiezione di crescita 2023 – 24 fatta dalla Giunta è determinata anche dalla prudenza, anche perché la Pat non è lo Stato che ha tutti gli strumenti in mano per determinare l’aumento del Pil e non sarebbe neppure giusto tracciare una crescita “sparata” sul triennio col rischio di creare illusioni. Sulle riforme, negli anni Covid, ha ricordato, si sono introdotte nuove regole per la ricerca e gli Stati generali del lavoro sono stati fatti per arrivare a soluzioni innovative. Certo, si potrebbe essere più ambizioni, ma si deve guardare anche alla realtà che non è rosea. Ci sono settori come l’edilizia che sono esplosi ma che inevitabilmente si andranno sgonfiando e per i quali si dovrà trovare una stabilità per evitare la destrutturazione del sistema imprenditoriale.

Sulla riforma del Progettone, Spinelli ha detto che l’obiettivo è quello di avvicinare questo settore alla formazione di competenze per permettere a queste persone, per quanto fragili, di affrontare il mercato. Le sanzioni sulla sicurezza sul lavoro, ha risposto a Marini, verranno utilizzate per le campagne di formazione e informazione e si pensa anche all’istituzione di premi pubblici per le aziende più rispettose delle norme. Sull’ambito dei controlli c’è un confronto teso con Roma che vorrebbe allargare la propria azione anche sulla parte sanitaria di competenza regionale. Sul reddito di cittadinanza, ha chiuso l’assessore, non tutto è negativo, ma in certe situazioni i veri beneficiari sono stati i navigator. La dottoressa Pedron, dirigente del Dipartimento, ha ricordato che si stanno monitorando i lavoratori del Progettone per essere utilizzati nell’edilizia e per quelli meno vicini alla pensione si sta lavorando per inserirli nelle politiche attive del lavoro.

 

 

Failoni: l’obiettivo è di portare in Trentino 4 milioni di turisti in più.

Ultimo confronto quello con l’assessore Failoni, che ha passato in rassegna gli articoli di sua competenza. Sull’imposta di soggiorno si introduce una norma per sanare una questione sollevata dalla Corte dei Conti e che altrimenti rischia di pesare burocraticamente sugli operatori. In sostanza, la legge del 2015 che ha introdotto la tassa ha definito gli albergatori che hanno il compito di raccoglierla come sostituti d’imposta. Fatto che li ha messi al riparo dall’obbligo di fornire alla Corte dei conti quella che viene definita la dichiarazione giudiziale, cioè la contabilità delle entrate derivanti dalla tassa di soggiorno. Obbligo che spetta invece, in base ad un regio decreto del 1924, agli agenti contabili. Nel 2020 la Corte dei conti di Trento ha detto la competenza in tutte le materie fiscali è statale e quindi, in base alla legge di 98 anni fa, si dovevano ritenere gli albergatori non sostituti d’imposta ma agenti contabili. Un guaio che è stato sistemato con un accordo con Corte di conti che ha ritenuto valide le dichiarazioni di versamento fatte fino ad ora come sostituti d’imposta, ma dal 2022 si dovrà passare al regime previsto per l’agente contabile.

C’è poi la norma che pone il Trenino alla pari degli altri territori promotori delle Olimpiadi 2026. Mentre l’articolo 18 riguarda i contributi per i pulmini per le società sportive, mentre il 20 riguarda la proroga della misura sui plateatici per ristoranti e bar. Poi ci sono gli articoli delal collegata, criticati nelle audizioni di ieri da Confcommercio e Confesercenti. Che riguardano l’ampliamento dell’offerta di servizi di piccoli negozi di vicinato permettendo il consumo immediato all’interno escludendo però i tavoli e le sedie. L’assessore poi ha fatto cenno all’articolo, è il 23, sui birrifici artigianali che potranno offrire ai clienti la birra prodotta solo su piani d’appoggio su una superfice di 10 metri quadrati.

Tonini ha ricordato che nel 2021 il Trentino è cresciuto meno del paese per l’incidenza del turismo che è stato colpito dalla recessione Covid dell’inverno scorso. Il che dimostra l’importanza del settore sul quale la Giunta non ha presentato però nessuna visione strategica.
L’assessore ha risposto parendo dai birrifici dicendo che la norma è stata capita male da alcune categorie. Da 15 – 20 anni imprenditori artigianali che si sono messi in gioco e stanno creando prodotti straordinari e quindi si è pensato di permetterne l’assaggio in luoghi assolutamente contenuti. Sul futuro del turismo Failoni ha detto che il piano di Trentino Marketing porrà un’asticella molto alta, puntando a 4 milioni di presenze in più e scommettendo sulla qualità. Però, ha aggiunto, si devono tagliare i tempi delle autorizzazioni urbanistiche che rendono difficile gli investimenti. La riforma delle Apt del 2020 è quasi ultimata anche perché tutti i territori hanno dimostrato di crederci. Soprattutto Trentino Marketing sta lavorando bene e si punta ad alzare la professionalità con l’obiettivo di raggiungere il livello dell’Alto Adige.

Marini ha chiesto quali sono state le risorse statali per la digitalizzazione del comparto e quelle della Cassa depositi e prestiti per la ristrutturazioni di alberghi particolarmente iconici. Altra domanda se sia stato fatto un incrocio tra seconde case e registrazioni sul codice Cipat. Per ciò che riguarda il lago d’Idro ha chiesto se sono state avviate le collaborazioni interregionali. Infine, sulle Olimpiadi se siano state coinvolte le organizzazioni dei disabili.
Zanella ha sottolineato che l’idea si incrementare di 4 milioni di presenze turistiche mal di concilia con la sostenibilità e comunque si dovrebbe pensare a una destagionalizzazione anche attraverso l’utilizzo dei big data.
Failoni ha risposto che non servirà più la comunicazione per attirare turisti in estate e in inverno ma si dovrà puntare su altri periodi insistendo sul turismo esperienziale. Mentre sulla disabilità ha ricordato che nel Comitato olimpico trenino c’è Massimo Bernardoni, il massimo esperto di sport paralimpico. Su birrifici, negozi di vicinato e rivenditori di olio, il confronto, ha assicurato Failoni, ci sarà. Sul codice Cipat la prima cosa da dire è che ha funzionato e si sta lavorando alla raccolta dati da parte dei territori. Comunque, già oggi sono stati mappati 11 mila alloggi turistici.

 

Paralimpiadi: il biathlon e il fondo si disputeranno in Val di Fiemme.

Infine per ciò che riguarda le Olimpiadi, l’assessore ha detto che ora è ufficiale che il biatlhon e lo sci di fondo paralimpico saranno ospitati in val di Fiemme o non come previsto in Alto Adige. Sul Lago d’Idro, ha concluso rispondendo a Marini, si è aperto l’iter della proposta di idee e delle priorità rispetto alle somme già assegnate a Brescia. Per ciò che riguarda il Fondo nazionale turismo le scelte dello Stato sono state quelle di inserire 2 miliardi e 400 milioni nel Pnrr. Pnrr che contiene fondi anche per la riqualificazione turistica e l’innovazione tecnologica.

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