Dal 3 novembre sono aperte le prenotazioni per la terza dose del vaccino anti Covid per gli a over 60 e i soggetti fragili.
Mi sono giunte numerose segnalazioni di persone abitanti nel capoluogo che non riescono a prendere l’appuntamento al punto vaccinale di Trento.
Gli appuntamenti offerti sono a Borgo, Pergine, Malè, Cavalese, Tione, Tonadico, Mezzolombardo…. Insomma tutti luoghi decentrati, distanti anche parecchi chilometri.
Questo può creare problemi alle persone che presentano fragilità e comunque non più giovani che sono costrette a spostarsi spesso con fatica e magari coinvolgendo amici o parenti.
Il rischio è che lo spostamento necessario per fare la vaccinazione demotivi le persone a sottoporsi alla terza dose.
Mi è stato segnalato inoltre che nel portale dell’Apss nel sito vaccinazioni è indicato “Dose “booster” per over 60. Se sei nato nell’anno 1961 o precedenti ed hai completato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi prenota qui la tua vaccinazione”. Un messaggio ingannevole perché chi non ha ancora compito i 60 anni (c’è tempo fino al 31 dicembre) non può fare attualmente la prenotazione.
Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
la motivazione per la quale tante, troppe persone abitanti nel capoluogo trentino vengono dirottate per la terza dose in punti vaccinali distaccati, anche parecchi chilometri;
come si intende ovviare a questo disguido che potrebbe disincentivare le persone a sottoporsi alla terza dose, tenuto conto che Trento è il centro più popolato della Provincia;
se l’Apss intenda specificare meglio sul suo sito che per accedere alla terza dose bisogna aver compiuto i 60 anni e non “essere nato nell’anno 1961”.
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Cons. Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde