Circonvallazione e imbocco galleria nord. Premesso che: il progetto prevede imbocco nord della galleria in un punto geologicamente delicato, molto delicato, ove sarà necessario procedere a un consolidamento del fronte roccioso, secondo le prescrizioni date dall’agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente;
è certamente preferibile spostare il punto di imbocco verso nord, evitando l’abbattimento di edifici residenziali sia per un evidente beneficio di approccio nei confronti dell’intera cittadinanza, sia per un contenimento dei costi di esproprio, senza perdere comunque la possibilità di realizzare la stazione interrata provvisoria all’ex scalo Filzi;
la decisione di procedere ad un interramento della linea per una maggiore lunghezza di 165 ml in direzione Nord, consente di spostare corrispondentemente di almeno 165 ml l’imbocco della galleria verso nord;
la proposta del Comune di Trento di dedicare in futuro il binario merci all’ex scalo Filzi, quale binario di ingresso al deposito merci di Roncafort per i soli treni destinati alla città di Trento, come già segnalato pubblicamente, comporta la possibilità di ridurre il raggio di curvatura del tracciato, riducendo la velocità di transito di treni che, se merci, in prospettiva si fermeranno circa un km dopo allo scalo di Roncafort e, se passeggeri, per il periodo di funzionamento della stazione provvisoria, dovranno comunque fermare i stazione e percorreranno quel tratto di linea a velocità estremamente ridotta;
la possibilità di ridurre il raggio di curvatura del tracciato, unitamente allo spostamento verso nord di un centinaio di metri dell’accesso allo scalo di Roncafort, consente certamente di recuperare i circa 250 ml necessari a spostare l’imbocco nord in un punto ove non sarà necessario l’abbattimento di edifici residenziali;
sarà necessario anche l’adeguamento del cavalcaferrovia di caduti di Nassiriya, causa la diversa disposizione dei quattro binari, opera però ampiamente compensata dalla riduzione dell’importo degli espropri;
per quanto riguarda il sedime della futura stazione interrata provvisoria, uno spostamento dello stesso verso nord comporterà la necessità di espropriare una superficie leggermente maggiore di terreno sull’area ex Carbochimica, con identiche problematiche di attraversamento del SIN rispetto alla soluzione proposta da Italferr;
nel corso del dibattito pubblico sono stati presentati ben due quaderni relativi alla richiesta di spostamento verso nord del punto di ingresso della galleria, evidenziando come quello scelto nel progetto di Italferr è in modo chiarissimo uno dei più problematici da un punto di vista geologico, per la particolare conformazione rocciosa che ha già evidenziato nel recente passato un crollo di materiale verso il piazzale di una casa di via della Malvasia, compresa tra quelle che dovranno essere abbattute, con successiva ordinanza di sgombero delle persone, fino ad avvenuta bonifica e messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante;
la Commissione tecnica Pnrr-Pniec con lettera a firma del presidente della Commissione Massimiliano Atelli, ha rilevato carenze nella documentazione e nelle analisi preventive effettuate dai progettisti. Tra i punti critici c’è anche il fronte roccioso sovrastante il piazzale da realizzare in via Malvasia, presso lo sbocco nord delle gallerie, fronte caratterizzato da pericolosità di crollo: si chiede con quali tecniche si pensa di rinaturalizzare il versante;
solamente con una limitazione della velocità dei treni in transito, inferiore ai 100 km all’ora previsti dal progetto Italferr, non si andrà a penalizzare pesantemente tutte le aree di Trento nord compresi tra San Martino e lo scalo merci;
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Tutto ciò premesso
si interrogano pertanto il Sindaco e la Giunta ai fini di conoscere:
se non ritengano di chiedere ai progettisti di:
spostare verso nord l’imbocco della galleria ferroviaria, ipotesi possibile con una modifica del tracciato compatibile con la destinazione della linea, dedicata in prospettiva al transito di treni merci diretti all’interporto di Trento, distante poco più di un km verso nord;
rendere in questo modo credibile l’ipotesi di prolungamento verso nord della galleria ferroviaria, al fine di realizzare una vera circonvallazione della città, limitando così la velocità dei treni in transito per tutte le aree di Trento nord, fino a che non sarà stato completato il by pass ferroviario fino almeno ai confini del Comune di Trento;
evitare l’abbattimento di case di abitazione, nonché di limitare grandemente il numero degli immobili interessati all’esproprio ed all’abbattimento, oggi decisamente importante sulla comunità di Trento.
Colgo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
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Andrea Maschio
Consigliere comunale ONDA CIVICA TRENTINO