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CONSIGLIERI TN-AA / VALDUGA – DEMAGRI – REPETTO – FOPPA – ROHRER – OBERKOFLER * VISITA CARCERE BOLZANO: « STRUTTURA FATISCENTE, OSPITA 114 DETENUTI DEI PREVISTI 88 »

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18.35 - sabato 16 dicembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Una società si riconosce dalle sue prigioni – visita al carcere di Bolzano. La visita agli istituti di detenzione è un diritto dei consiglieri e delle consigliere provinciali e regionali, in ogni momento. Per questo, in questi giorni, una delegazione di consigliere e consiglieri fa visita alle case circondariali di Bolzano e Trento. Oggi, 16.12.2023, era la volta del carcere di Bolzano. Erano presenti le e i consiglieri regionali Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer, Zeno Oberkofler (Verdi), Sandro Repetto (PD), Francesco Valduga (Campobase) e Paola Demagri (Movimento Casa Autonomia), accompagnati dall’avvocato Fabio Valcanover.

“Abbiamo visto ancora una struttura fatiscente, con un livello igienico tremendo,” raccontano i consiglieri Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga e Demagri dopo la visita. “Il carcere di Bolzano è sovraffollato. Invece dei previsti 88 detenuti ne ospita ben 114. Lo stato in cui versano le celle supera ogni immaginazione. In genere ci sono 4 detenuti in brandine piccole; l’angolo del gabinetto è anche l’angolo cucina. Come anche nelle visite passate, abbiamo notato che la carenza strutturale viene in qualche modo compensata dall’umanità e dall’impegno che dimostra il personale del carcere. Ma anche questo è pesantemente sotto organico: dei previsti 75 posti ne sono occupati solo 53 – e solo 33 persone svolgono servizio di turno, assumendosi un carico di lavoro assolutamente eccessivo, se pensiamo che si accumula una media di 30 straordinari al mese. Quindi riassumiamo: troppi detenuti e assoluta carenza di personale,” così i consiglieri.

La delegazione dei consiglieri è venuta a conoscenza, nel corso della visita, di una serie di interventi di risanamento della struttura che dovrebbero essere avviati in primavera, tra cui il rifacimento del tetto e della facciata. “Ci pare quindi ovvio che i lavori per il nuovo carcere non sono in vista. Sarà quindi importantissimo avviare dei lavori seri di risanamento e ristrutturazione sul carcere esistente. In merito a questo faremo delle richieste politiche in tal senso”, avvisano i consiglieri regionali e provinciali Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga e Demagri.

A questo si aggiunge la richiesta dell’istituzione di un Provveditorato Regionale dell’Amministrazione penitenziaria (per ora le carceri di Bolzano e Trento sono gestiti a livello del Triveneto), come già approvato con una mozione a prima firma Dello Sbarba in Consiglio Regionale il 24/01/2018, in modo da poter gestire in loco la difficile questione della detenzione. Inoltre, si deve tornare ad occuparsi della questione degli alloggi del personale di vigilanza carceraria, visto che la mancanza di alloggi a prezzo ragionevole sta alla base della carenza di personale. E resta pressante la questione della formazione e del reinserimento lavorativo dei detenuti. “Altrimenti il carcere resterà un posto dove chi esce saluta, già sapendo che ci tornerà presto; e questa è una sconfitta di tutta la società,” concludono i consiglieri.

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Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga e Demagri continueranno a occuparsi del tema già sabato prossimo 23 dicembre, quando insieme all’avvocato Valcanover visiteranno il carcere di Trento.

 

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Am Gefängnis erkennt man eine Gesellschaft – Besuch der Bozner Haftanstalt

Der (jederzeitige) Besuch von Haftanstalten ist Recht eines/einer jeden Landtags- und Regionalratsabgeordneten. In diesen Tagen nimmt eine Gruppe von Regionalratsabgeordneten dieses Recht in Anspruch und besucht die Gefängnisse von Bozen und Trient, es sind dies die Abg. Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer, Zeno Oberkofler der Grünen, Sandro Repetto (PD), Francesco Valduga (Campobase) und Paola Demagri (Movimento Casa Autonomia). Sie werden begleitet vom RA Fabio Valcanover. Am Samstag, 16.12.2023 besuchten sie das Gefängnis in Bozen.

“Ein weiteres Mal haben wir eine fast schon baufällige Struktur angetroffen, mit desaströsen hygienischen Zuständen,“ sagen die Abgeordneten Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga und Demagri nach ihrem Besuch. „Das Gefängnis ist heillos überfüllt. Anstelle der 88 vorgesehenen Häftlinge sind 114 Häftlinge im Haus. Der Zustand der Zellen ist unvorstellbar schlecht. In den meisten Fällen sind 4 Häftlinge pro Zelle untergebracht, und zwar in engen Stockbetten. Hinter einen kleinen Abtrennung befindet sich das Klo, das zugleich Kochecke ist. Wie auch schon bei unseren vorangegangenen Besuchen festgestellt werden die Mängel der Struktur durch die menschliche Haltung und das Engagement des Gefängnispersonals ausgeglichen. Aber auch hier besteht großer Bedarf: Das Plansoll sähe 75 Vollzeitplätze vor, derzeit arbeiten gerade einmal 53 Personen im Gefängnis – und von diesen versehen nur 33 den Thurnusdienst. Das bedeutet totale Überlastung, die durchschnittlichen 30 Überstunden pro Monat sprechen eine klare Sprache. Wir fassen zusammen: viel zu viele Häftlinge, viel zu wenig Personal,“ so die Abgeordneten.

Aufschlussreich war für die Delegation die Auskunft, dass für das Gefängnis eine Serie von relevanten Sanierungsmaßnahmen vorgesehen ist, darunter die Sanierung von Dach und Fassade. „Damit ist für uns klar, dass der Bau des neuen Gefängnisses derzeit außer Reichweite ist. Umso wichtiger ist es nun, die dringend notwendigen Umbau- und Sanierungsmaßnahmen am bestehenden Gefängnis anzugehen. Wir werden auf jeden Fall politisch hierzu aktiv werden,” unterstreichen die Abgeordneten Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga und Demagri.
Außerdem fordern die Abgeordneten, dass endlich die regionale Gefängnisverwaltungsbehörde, wie auch von einem bereits 2018 genehmigten Regionalbeschlussantrag (Erstunterzeichner Dello Sbarba) vorgesehen, eingerichtet wird. Damit könnte die gesamte Verwaltung viel besser und realitätsnäher abgewickelt werden als bisher, wo Bozen und Trient Teil des Triveneto sind.
Weiters muss das Thema der Unterkunft für das Aufsichtspersonal gelöst werden. Es ist nämlich Tatsache, dass es auch deshalb an Personal mangelt, weil die Wohnungen in Bozen zu teuer oder nicht verfügbar sind.
Die Notwendigkeit an Bildungsmöglichkeiten und die Arbeitseingliederung bleiben weiterhin ungelöste Fragen: „ Wenn hier nichts unternommen wird, bleibt es dabei, dass jene, die das Gefängnis verlassen, bald schon wieder vor dessen Tür stehen, weil sie wieder straffällig geworden sind. Und das ist Zeichen des Scheiterns der gesamten Gesellschaft,” so die Abgeordneten abschließend.
Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga und Demagri werden sich weiterhin des Themas annehmen. Bereits am kommenden Samstag, 23. Dezember, werden sie zusammen mit RA Valcanover das Gefängnis in Trient besuchen.

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