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COMUNE TRENTO * REPLICA A MEDICO PAOLI, « CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO, NESSUNA EMERGENZA È STATA SOTTOVALUTATA »

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12.15 - venerdì 16 settembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Campionati mondiali di ciclismo, nessuna emergenza è stata sottovalutata.

In relazione alle dichiarazioni di Nicola Paoli, segretario regionale della federazione Cisl Medici, riguardo ai disagi legati ai Campionati mondiali di ciclismo per amatori, è opportuno fare alcune precisazioni. Quella di ieri è stata sicuramente una giornata difficile per il traffico cittadino: se è vero che i rallentamenti, come previsto e come annunciato, non sono mancati anche a causa di un incidente stradale che ha complicato la viabilità, d’altro canto va sottolineato che la situazione è sempre stata sotto controllo e che la stragrande maggioranza degli automobilisti ha compreso i divieti e ha seguito i percorsi alternativi.
Tra le eccezioni c’è quella di una persona, qualificatasi come medico, che ieri mattina attorno alle 10, quando già la zona era chiusa al traffico, con la sua auto voleva raggiungere l’ambulatorio di Aldeno partendo da via Nazionale a Mattarello.

Se ci fosse stata un’urgenza, un paziente in pericolo di vita da soccorrere, le indicazioni da seguire erano chiare: la gara sarebbe stata interrotta e il medico di base sarebbe stato scortato dalla polizia locale a destinazione con la massima celerità. Ma non era questo il caso: perciò il medico che, come il segretario regionale Paoli ammette, era stato informato della situazione dalla stessa Azienda sanitaria, ieri mattina è stato invitato dagli agenti della polizia locale a raggiungere l’ambulatorio attraverso il percorso alternativo che passa da Besenello.

Avrebbe avuto un’altra possibilità: per evitare di allungare il tragitto, avrebbe potuto pianificare la trasferta prima delle 8.50, orario in cui – 5 minuti dopo quanto annunciato nei programmi – la strada è stata chiusa.
In seguito all’invito della polizia locale a seguire il percorso alternativo, il medico non ha mancato di mostrare il suo disappunto, non solo a parole ma anche facendo una retromarcia a tutta velocità che l’ha portato ad abbattere la segnaletica presente sul posto. Per questo sono in corso le verifiche della polizia locale.

Non c’è stato dunque un “caso medici”, ma il caso di un singolo medico che, pur consapevole dell’interruzione del traffico e dei divieti, non ha ritenuto di partire prima o di scegliere i percorsi alternativi, come concordato nei giorni precedenti con l’Azienda sanitaria. Certo è che ieri nessun paziente in pericolo di vita è rimasto senza assistenza e nessuna emergenza sanitaria è stata sottovalutata.

 

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