Ambrosi (Fratelli d’Italia): “I Consiglieri della Quinta commissione chiedono a Mario Draghi di impegnarsi in prima persona per il trasferimento di Chico Forti in Italia”
Sono passati 300 giorni da quando, il 23 dicembre 2020, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale annunciava il ritorno in patria di Chico Forti grazie all’accoglimento dell’istanza di Forti di avvalersi della possibilità di essere trasferito e scontare la pena in Italia, come previsto dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Purtroppo, ad oggi, dopo 300 giorni di attesa, non vi sono novità sul ritorno di Chico Forti, tant’è che lo stesso Forti ha recentemente dichiarato di “avere addosso tanta rabbia e rancore” per questa situazione di stallo, difficile da accettare a livello psicologico. Per rispetto della dignità di Forti e dei suoi familiari è dunque doveroso che l’impegno profuso dalle istituzioni per il suo trasferimento venga amplificato. Con la proposta di voto depositata in data odierna, scevra da connotazioni politiche e condivisa convintamente da tutti i membri della Quinta commissione permanente, competente in materia di rapporti internazionali, si chiede quindi al Parlamento e al Governo di mettere in atto, presso le autorità degli Stati Uniti d’America competenti, tutte le azioni necessarie a favorire il trasferimento di Chico Forti in Italia nel più breve tempo possibile, anche tramite un impegno in prima persona del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Questo documento è una richiesta univoca, che tramite i rappresentanti istituzionali del parlamento trentino, senza distinzioni né colori politici, dà voce all’istanza di tutti i cittadini della Provincia autonoma di Trento, terra natale di Chico Forti.
Trento, 19 ottobre 2021
Cons. Alessia Ambrosi
*
Ill.mo
Walter Kaswalder Presidente del Consiglio Provinciale SEDE
Proposta di voto 4/XVI
Sono passati 300 giorni da quando, il 23 dicembre 2020, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale annunciava il ritorno in patria di Chico Forti, detenuto in un penitenziario della Florida dal 2000. L’annuncio era dovuto all’accoglimento con riserva dell’istanza di Forti di avvalersi della possibilità di essere trasferito e scontare la pena in Italia, come previsto dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Il 29 marzo 2021 il Ministro degli Esteri confermava l’imminente ritorno in patria di Forti, per cui erano necessari semplicemente alcuni documenti amministrativi americani per poter procedere alle operazioni di trasferimento. Purtroppo, ad oggi, dopo 300 giorni di attesa, non vi sono novità sul ritorno di Chico Forti, tant’è che lo stesso Forti ha recentemente dichiarato di “avere addosso tanta rabbia e rancore” per questa situazione di stallo, difficile da accettare a livello psicologico.
Pare dunque doveroso che il Governo nazionale amplifichi lo sforzo profuso con le competenti autorità degli Stati Uniti d’America per garantire che il trasferimento di Forti avvenga al più presto. A tal proposito, è importante che un segnale forte e univoco giunga anche dalle istituzioni della Provincia di Trento, terra natale di Chico Forti. Per tale motivo appare di valore significativo un impegno da parte del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, trasversale e scevro da connotazioni politiche, volto a chiedere a Governo e Parlamento un impegno più deciso ed incisivo nel velocizzare l’iter di trasferimento di Chico Forti.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento chiede al Governo ed al Parlamento
– di mettere in atto, presso le autorità degli Stati Uniti d’America competenti, tutte le azioni necessarie a favorire il trasferimento di Chico Forti in Italia nel più breve tempo possibile, anche mediante un coinvolgimento in prima persona del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Cons. AlessiaAmbrosi