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COMUNE TRENTO * QUALITÀ VITA – INDAGINE “SOLE 24 ORE“: « SIAMO AL TERZO POSTO, PER AMBIENTE – AFFARI – LAVORO – RICCHEZZA »

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11.36 - lunedì 4 dicembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Qualità della vita, Trento al terzo posto per il Sole 24 Ore. Ottime performance in campo ambientale, buone quelle in affari, lavoro e ricchezza. Dopo il titolo di città più sostenibile d’Italia assegnato da Legambiente e dopo il quarto posto nella classifica della qualità della vita di Italia Oggi, Trento si colloca al terzo posto del podio nella 34esima indagine del Sole 24 Ore. Migliore città quest’anno è Udine, che guadagna il titolo per la prima volta, seguita da Bologna e Trento. Altre due città del nord completano il quintetto di testa, che vede Aosta al quarto e Bergamo al quinto posto. Il terzo posto di Trento è il frutto della convergenza positiva di tanti indicatori diversi – sono 90 quelli presi in esame per le 6 macroaree di riferimento.

Ottimo il quarto posto in Ambiente e servizi, nel quale spicca il primato di Trento in due graduatorie parziali riguardanti l’ecosistema urbano e la qualità della vita degli anziani. Non male nemmeno per quanto riguarda i parametri Affari e lavoro, dove conquista il dodicesimo posto con alti livelli di start up innovative e partecipazione alla formazione continua (rispettivamente quarta e settima posizione nella classifica parziale), e Ricchezza e consumi, nel quale si colloca al tredicesimo posto (secondo posto nella classifica parziale riguardante l’acquisto di beni durevoli, terzo posto per inflazione indice generale e quarto posto per famiglie con Isee basso).

Quattordicesima nella macroarea Demografia e società, dove è seconda nella classifica parziale per speranza di vita alla nascita e sesta per consumo di farmaci per l’obesità, e diciassettesima in Cultura e tempo libero, dove conquista il primo posto del podio nella classifica parziale riguardante l’indice di sportività.
Infine, Trento è 47esima (su 107) nell’ambito Giustizia e sicurezza, dove però registra buone performance nelle graduatorie parziali per truffe di autovetture (sesto posto) e per delitti informatici (settimo posto).

 

 

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AGGIORNAMENTO ORE 11.49 / RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA SOLE 24ORE

 

Qualità della vita 2023: lunedì 4 dicembre tutti i risultati dell’indagine Sole 24 Ore
La città in cui si vive meglio è (per la 1° volta) Udine trainata dal primato nella terza edizione dell’indice delle Donne.
Bologna resta sul podio seguita da Trento al terzo posto.
Milano confermata in 8° posizione, Roma è 35ª (-4 posizioni)
Nella top ten anche Bergamo e Modena – Foggia torna ultima

La 34ma edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita nelle province italiane, pubblicata lunedì 4 dicembre, certifica la leadership di Udine, seguita sul podio da Bologna e Trento.
È la prima volta che la provincia di Udine vince la Qualità della vita, raggiungendo il primo posto tra i territori più vivibili: entra così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione italiana, dopo essersi piazzata nella top ten solamente tre volte dal 1990 (prima edizione) ad oggi, precisamente nel 2016, nel 2020 e nel 2021.
Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto rispettivamente di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022 e ancora in testa nella categoria «Demografia, salute e società» spinta dai livelli d’istruzione elevati, e Trento, prima nell’Indice della sportività e nell’Ecosistema Urbano 2023.

Le new entry tra le prime dieci
Bergamo, quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia, sale al 5° posto della classifica dei territori più vivibili, dove solamente nel 1990 aveva occupato l’ottavo posto, e conquista il primato nella classifica tematica di «Ambiente e servizi». Anche Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte: nel 1999 e nel 2022.
Più solido, invece, il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto. Si confermano nella top ten anche Milano, stabile rispetto allo scorso anno e resta prima nella categoria «Affari e lavoro», e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest’anno è sesta.
Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria «Ricchezza e consumi» grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. Se a chiudere la top 10 c’è Verona, che l’aveva presidiata sia nel 2020 sia nel 2021, si notano particolarmente le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12ª e 13ª posizione, principalmente a causa di un peggior posizionamento nella categoria “Ambiente e Servizi”.

Le ultime 40 posizioni
Anche questa edizione fotografa una concentrazione del Mezzogiorno nella seconda metà della graduatoria, con l’unica eccezione di Cagliari che arriva al 23° posto. Ma non mancano le novità. In primis il ritorno di Foggia, 107ª, a vestire la maglia nera dopo dodici anni (era stata ultima nel 2011 e nel 2002). Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell’anno scorso: oltre a Latina (87ª), Frosinone (80ª), Imperia (81ª), Alessandria (70ª) e Rovigo (68ª), ci sono Grosseto (74ª), Viterbo (75ª), Rieti (73ª) e Massa Carrara (72ª). Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani; conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno, Potenza e Isernia che però sale di 23 posizioni. Tra le ultime cinque classificate arrivano anche Siracusa (104ª, perde 14 posizioni) e Napoli (105ª, perde 7 posizioni).

La fatica delle grandi città
Restano sostanzialmente immobili, invece, le altre grandi aree metropolitane, quasi incapaci di ripartire dopo la pressione generata da emergenze e shock economici negli ultimi anni. Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di non perdere di vista la top ten e i loro primati, Roma è 35ª (-4 gradini), preceduta da Venezia (-12) e seguita da Torino (36ª, +4) e Genova (47ª, in calo di 20 posizioni).

La 34esima edizione dell’indagine
Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle disuguaglianze sul territorio. La fotografia scattata dalla 34esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore inquadra un Paese sempre più diviso, dal Pil pro capite ai livelli di istruzione. La pandemia, le emergenze climatiche (ondate di calore, siccità, alluvioni), il contesto internazionale aggravato dalle guerre, lo shock energetico e l’inflazione hanno rimescolato le carte e la distanza tra i territori più vivibili e quelli meno vivibili è aumentata.
A comporre le 6 categorie dell’indagine (Ricchezza e Consumi, Affari e Lavoro, Demografia Società e Salute, Ambiente e Servizi, Giustizia e Sicurezza, Cultura e Tempo Libero) 90 indicatori statistici, di cui 46 aggiornati al 2022 e 36 al 2023. All’interno di questi indicatori una serie di novità inserite per riuscire a stare al passo con i cambiamenti sociali in corso: l’indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l’indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l’obesità, lavoratori domestici e l’aumento delle temperature. Dieci gli indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte).

Arriva al 3° anno l’indice della Qualità della vita delle donne
Nell’ambito dell’indagine annuale della Qualità della vita del Sole 24 Ore viene pubblicata la terza edizione dell’indice della Qualità della vita delle donne che misura il benessere della popolazione femminile sul territorio, con dati statistici (12 indicatori) su base provinciale capaci di raccontare i divari di genere e le diverse sfaccettature delle condizioni di vita delle donne da Nord a Sud.
A trainare l’indice sintetico, che poi contribuisce a definire la classifica generale della Qualità della vita sui territori più vivibili, è la provincia di Udine al primo posto grazie ad alcune performance particolarmente positive: un tasso di occupazione femminile che supera la media nazionale di oltre 12 punti, un gap occupazionale di genere poco sotto il 13% e valori elevati nella speranza di vita (85,4 anni) e nella percentuale di amministratori comunali donne.
La classifica evidenzia importanti divari territoriali nel benessere femminile. Sul fondo solo province del Mezzogiorno, ultima Napoli maglia nera al 107° posto, nonostante un potenziale importante nei livelli di istruzione delle donne e sull’imprenditorialità femminile. Sostanzialmente assenti dai vertici delle classifiche le grandi città.

Il sistema editoriale Qdv
Nell’inserto estraibile di 16 pagine all’interno del Sole 24 Ore di lunedì 4 dicembre vengono presentati tutti i risultati dell’indagine, con infografiche e tabelle, analisi e approfondimenti, oltre ad un progetto di alcuni studenti del corso di laurea in Data Science dell’Università Bicocca di Milano che hanno utilizzato i dati della Qualità della vita per migliorare la ricerca del posto di lavoro ideale.
L’indagine, poi, continua online nella sezione Lab 24 ( www.qualitadellavita.ilsole24ore.com ) dove è possibile consultare i dati, dalle classifiche di tappa ai singoli indicatori, e interrogare i dati in modo personalizzato – per esempio confrontando le performance di due province o rispetto alle edizioni passate.

L’evento a Bologna
Oggi a partire dalle ore 16:00 presso la Salaborsa dell’Auditorium Enzo Biagi di Bologna si terrà l’evento “QUALITA’ DELLA VITA 2023. Italia sempre più divisa: i trend nelle città” per commentare i risultati della 34esima indagine. Interverranno tra gli altri Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente CEI, Monica Pratesi, Direttrice Dipartimento per la Produzione Statistica, ISTAT, e il campione di basket Marco Belinelli, Cestista, Capitano Virtus Bologna per un affondo particolare sulle opportunità – occupazionali e di carriera oltreché economiche – di puntare sull’Italia. Numerosi saranno inoltre gli interventi dei sindaci delle città italiane che in questa edizione 2023 si sono particolarmente distinte in uno o più parametri dell’indagine: da Matteo Lepore, Sindaco Comune di Bologna, a Giuseppe Sala, Sindaco Milano, Elisabetta Bozzarelli, Vice Sindaca di Trento, da Alberto Felice De Toni, Sindaco Comune di Udine, Roberto Dipiazza, Sindaco Comune di Trieste, a Maria Limardo, Sindaco Comune di Vibo Valentia, Chiara Zappalorto, Assessore all’Ambiente Comune di Chieti.

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