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AUTONOMISTI POPOLARI * ELEZIONI: SEGRETARIO POLITICO BALSAMO, « REPLICA A TONINI, L’AUTONOMIA È UNA FORMA MENTALE E NON SI STUDIA A ROMA »

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08.32 - lunedì 29 agosto 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Le considerazioni espresse dal consigliere Tonini nell’articolo di domenica scorsa sul quotidiano l’Adige hanno suscitato, e non poco, qualche perplessità e qualche considerazione in noi Autonomisti Popolari anche alla luce delle scelte che il PD ha fatto in questa ultima corsa elettorale.

Noi Autonomisti popolari (fiocco di neve) crediamo che definire il comportamento del PD, come ha fatto Giorgio Tonini sull’Adige di domenica scorsa, quello di un vero laboratorio politico sia un qualcosa che alberga solo nelle menti di pochi interessati, preoccupati di salvaguardare la loro posizione giustificando anche l’ingiustificabile ma, soprattutto, di accreditarsi come degli “illuminati” della politica.
Il solo tentativo di voler far credere che il PD si sia “sacrificato” in nome e nel solco della sua missione di aggregatore delle culture riformiste, offrendo, unico caso italico, un seggio a una coalizione antagonista, si pone al limite del tentativo di abuso della credulità popolare.

“Il PD, offrendo il seggio di Rovereto a Conzatti, ha fatto semplicemente il PD, ossia ha svolto la funzione per la quale è nato” – ha scritto Tonini. Quale perla di saggezza… un partito protagonista della politica italiana degli ultimi 70 anni cede un seggio alla controparte in nome di una funzione storica sino a oggi a tutti sconosciuta, tirando in ballo Alfredo Reichlin e accostando il pensiero di Togliatti, a quello di Degasperi nel tentativo di dare peso e sostanza al verbo del PD.

La candidatura con il PD della senatrice uscente Conzatti eletta cinque anni fa nelle liste di Forza Italia non corrisponde di certo a una presunta funzione storica del PD, ma semplicemente costituisce un mercimonio elettorale, condotto e attuato tradendo le radici culturali di un partito. Non lo si rende di certo accettabile al proprio elettorato citando Prodi e Veltroni che altro non hanno fatto che contribuire a snaturare una ideologia, relegandola in un angolo per far posto a ben altro come ciò di cui si stanno occupando oggi i media nazionali.
Come è possibile sostenere che “il PD è nato per riunire le culture riformiste” quando, nel dopo Tangentopoli, proprio il PD ha imbarcato i pochi veri riformisti sfuggiti alla lupara giudiziaria, nel vano tentativo di farsi istruire su cosa significhi riformismo, salvo poi trattarli da appestati, emarginandoli e privandoli del terreno da bonificare e coltivare.

Come fanno il PD e la sinistra in genere ad ergersi a difensori dell’Autonomia senza condividerne i fondamenti storici e culturali e dimenticando i pericoli cui loro stessi l’hanno esposta, depauperandola. E’stata proprio la sinistra a volere e ottenere la sciagurata riforma del 2001 cancellando di fatto la Regione, trasformandola nella semplice somma delle due Province di Trento e Bolzano. Non è stata la destra a indebolire ulteriormente l’autonomia firmando il patto di Milano nel 2009 e la sua iterazione nel 2014. Vogliamo poi parlare del lungo stallo delle politiche euroregionali, con una Euregio che soltanto in questi ultimi anni, grazie all’opera di questa maggioranza, della quale noi Autonomisti popolari siamo parte attiva e propositiva hanno ripreso forza e vigore?

L’Autonomia doveva essere difesa a livello regionale, non come vent’anni di centro sinistra, sedicente autonomista, ha fatto, avallando e contribuendo all’erezione e successivo rafforzamento di un vallo politico amministrativo a Salorno, snaturando i presupposti per cui ci era stata riconosciuta. Oggi Trento, nonostante qualche interessato cerchi di far fallire l’azione politica, cerca di riequilibrare la situazione, riportando il dialogo costruttivo su basi paritetiche e non di mera sudditanza.

L’Autonomia è una forma mentale, non si studia a Roma e di certo non la insegnavano a Frattocchie e in questo ”laboratorio politico trentino” di autonomisti convinti, preparati e pronti a combattere non ne vediamo molti. Vediamo invece una pletora di sedicenti autonomisti, il cui unico scopo parrebbe essere quello di procurarsi un ben remunerato posto al sole.

 

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Barbara Balsamo

Segretario politico Autonomisti Popolari

 

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