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ZANELLA (PD) * SANITÀ TRENTINO: « INIQUITÀ DI TRATTAMENTO ECONOMICO TRA OPERATORI CENTRALE 112 E 116-117 E INFERMIERI CENTRALE EMERGENZA SANITARIA »

Scritto da
01.51 - mercoledì 21 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Egregio Signor Claudio Soini Presidente del Consiglio provinciale

Interrogazione a risposta scritta n. 164

Oggetto: Iniquità di trattamento economico tra operatori della Centrale 112 e 116-117 e infermieri della Centrale di emergenza sanitaria

Gli operatori addetti alla Centrale unica di risposta per il numero unico di emergenza europeo 112 e per la Centrale operativa integrata 116-117 sono inquadrati in categoria B, livello evoluto, 1a posizione retributiva del ruolo unico del personale provinciale; per ricoprire questo ruolo professionale è sufficiente essere in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza terza media) unitamente al possesso alternativamente di:

• attestati di qualificazione professionale o corsi di formazione specialistici, documentabili, nell’ambito dei lavori d’ufficio e/o aziendale e/o amministrativo e/o informatico, e/o commerciale di durata almeno biennale;

• esperienza, documentabile, di durata almeno biennale maturata (a prescindere dalla tipologia dell’orario di lavoro) presso qualsiasi ente pubblico o soggetto privato, anche in modo non continuativo, nell’ambito dei lavori d’ufficio e/o aziendale e/o amministrativo e/o informatico e/o commerciale (sono compresi tirocini, stages, collaborazioni coordinate e continuative, consulenze, incarichi professionali, servizio civile, lavoro autonomo e attività di volontariato9; oppure diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale; l’operatore addetto alla Centrale unica di risposta al numero unico 112 presta la propria attività su turni, articolati sulle 24 ore per 365 giorni, rispondendo in maniera continuativa alle chiamate di emergenza effettuate dai cittadini con le seguenti mansioni: • localizza, con l’aiuto degli strumenti informativi in uso presso la centrale, l’evento

• individua la natura dell’emergenza;

• identifica il chiamante;

• compila una scheda contatto e inoltra la chiamata e la scheda contatto alla centrale di secondo livello idonea; l’operatore addetto alla Centrale operativa integrata 116-117 presta la propria attività su turni, articolati sulle 24 ore per 365 giorni e svolge le attività necessarie per offrire ai cittadini servizi di tipo informativo (fornisce informazioni di carattere sanitario e sociosanitario, relative a procedure e modalità di accesso ai servizi) e servizi di tipo operativo: • raccoglie i dati relativi all’identificativo del chiamante;

• localizza la chiamata; •

trasferisce al medico del servizio di continuità assistenziale territorialmente competente la richiesta;

• raccoglie e gestisce le richieste di trasporto sanitario programmato, pervenute sia telefonicamente (utenti e servizi) che tramite il programma informatico;

• organizza i trasporti sanitari programmati individuando le risorse disponibili e pianificando i percorsi;

• attiva e gestisce gli equipaggi preposti al trasporto;

• documenta la gestione dei trasporti nel programma informatico; • interagisce con la centrale operativa provinciale del 118 per la gestione dei mezzi (tutti i giorni h 24). con l’Accordo di settore su indennità e produttività del personale dell’area non dirigenziale del comparto autonomie locali della Provincia Autonoma di Trento e dei suoi enti strumentali sottoscritto tra APRAN e le organizzazioni sindacali il 21 ottobre 2021, all’articolo 26 Operatori addetti alla Centrale Unica di Emergenza si stabiliva che “agli operatori addetti alla Centrale Unica di Emergenza compete […] una indennità mensile di lordi euro 220,00 ed un’indennità giornaliera di euro 10,00 per le giornate in cui è svolta l’attività di referente di turno […]” e che “agli operatori addetti alla centrale unica di risposta assunti dalla Provincia e messi a disposizione dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari per la Centrale Operativa Integrata 116-117 compete […] una indennità mensile di lordi euro 200,00 ed un’indennità giornaliera di euro 10,00 per le giornate in cui è svolta l’attività di referente di turno. […]”; l’Accordo stralcio per il rinnovo del contratto collettivo provinciale di lavoro 2019/2021 per il personale del Comparto sanità – area del personale delle categorie sottoscritto tra APRAN 3 e le organizzazioni sindacali il 16 agosto 2022, al Capo IV Istituzione della figura professionale di operatore di operatore addetto alla Centrale operativa integrata 116-117, all’articolo 8 Indennità per l’Operatore addetto alla Centrale operativa integrata 116-117 è previsto che “agli operatori dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari addetti alla Centrale operativa integrata 116-117 compete […] una indennità mensile di lordi euro 200,00 ed un’indennità giornaliera di euro 10,00 per le giornate in cui è svolta l’attività di referente di turno. […].

L’indennità giornaliera di euro 10,00 […] spetta al referente di turno presso la Centrale operativa integrata 116-117 anche nell’ipotesi di inquadramento in figura professionale diversa da quella di Operatore addetto alla Centrale operativa integrata 116-117” . La Centrale di emergenza sanitaria – centrale di secondo livello – si vede trasferire chiamate di emergenza/urgenza sia dalla Centrale unica di risposta per il numero unico di emergenza europeo 112, sia dalla Centrale operativa integrata 116-117. Arrivano quindi le chiamate che i “laici” (dipendenti dalla PAT per il 112 e da APSS per il 116-117) che operano nelle due Centrali trasferiscono agli operatori sanitari; alle Centrale di emergenza sanitaria presta la propria attività su turni, articolati sulle 24 ore per 365 giorni, il personale santario dell’Unità operativa Trentino emergenza 118 – multizonale. Al telefono rispondono infermieri dipendenti da APSS, inquadrati in categoria D del contratto dell’area non dirigenziale del Comparto sanità; per ricoprire questo ruolo professionale è necessaria una laurea di primo livello in infermieristica, ma molti che operano nella Centrale emergenza hanno master di 1° livello e alcuni laurea magistrale e master 2° livello.

Devono essere in regola con gli obblighi formativi (crediti ECM) come tutti i professionisti sanitari ed essere in possesso di attestati di corsi specifici legati all’ambito dell’emergenza (brevetto HEMS di elisoccorso, licenza priority dispach, corso di emergenza territoriale su ambulanza,…); gli infermieri della Centrale di emergenza sanitaria devono gestire le richieste urgenti del territorio trasferite dal 112 e quelle trasferite dal 116-117 qualora siano state rilevate alterazioni dello stato di coscienza, della respirazione o della circolazione.

Sta all’infermiere confermare la localizzazione (la responsabilità ultima è sua e non degli operatori del 112 e del 116-117), decidere se ripassare la chiamata proveniente dalla Centrale operativa integrata 116-117 al medico di continuità assistenziale o se mandare un’ambulanza e, nel caso di chiamate trasferite dalla Centrale unica 112, se e come inviare i soccorsi e guidare gli astanti al telefono nell’intervallo libero, secondo protocolli codificati peccato che gli infermieri della Centrale emergenza sanitaria, nonostante un carico di responsabilità ben divero (con rischio di denunce per lesioni), non ricevano né l’indennità di 200/220 euro mendili lordi per il lavoro in Centrale e nemmeno quella di 10 euro giornalieri per il ruolo di referente di turno, nonostante questa figura sia stata istituita da oltre 10 anni e da circa 5 le sue competenze e responsabilità siano state codificate; il contratto dell’area non dirigenziale del Comparto sanità prevede tra le Indennità particolari per il personale infermieristico che opera nei servizi/reparti di Pronto soccorso e di Emergenza 118 una indennità per ogni giornata di effettivo servizio prestato pari a 4.13 euro lordi, al mese meno della metà dell’indennità degli operatori addetti alle Centrali 112 e 116-117.

Tutto ciò premesso si interroga l’assessore alla Salute per sapere • per quale ragione, a fronte di evidenti maggiori responsablità, per gli infermieri che operano nella Centrale di emergenza sanitaria dell’Unità operativa Trentino emergenza 118 non sono previste l’indennità di funzione di 200/220 euro mensili e quella per le funzioni di referente di turno di 10 euro/die, che sono invece previste per gli operatori della Centrale unica 112 e della Centrale operativa integrata 116- 117; • se sia intenzione delle Giunta dare mandato a APRAN di correggere questa palese iniquità, istituendo le indennità anche per gli infermieri della Centrale di emergenza sanitaria, anche per mantenere una certa attrattività e scongiurare licenziamenti. Paolo Zanella

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