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SMI * REPORT “CREA” – SANITÀ TRENTINO: PAOLI, « NON SOLO MERITO DI APSS, UN PO’ ANCHE AL SETTORE DELLA MEDICINA GENERALE »

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16.14 - giovedì 22 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Concordiamo con Crea e con l’Assessore alla salute: se il Trentino si pone secondo dietro solo al Veneto, merito non è solo di APSS, per quanto riguarda il tema della salute.

Un po’ del merito lo si dovrebbe anche al settore della medicina generale. Nei progetti obiettivi degli ultimi cinque anni, concordati e contrattualizzati con le OOSS della medicina generale del Trentino, infatti, c’era lo screening delle patologie e la capacità di non ospedalizzare i pazienti con patologie croniche.I due obiettivi sono stati centrati compiutamente, dal 2017 al 2022, dalla medicina generale.Come si conferma la nostra capacità di mantenere bassa, da parte dei medici di famiglia, la spesa sui farmaci, con oculata clinica e percorsi diagnostico terapeutici adeguati.Oggi, nel Rapporto CREA, viene quindi premiata, con un secondo posto nazionale che ci riempie di orgoglio, tutta la nostra categoria, forte di oltre 320 medici di famiglia.

Nel frattempo APSS e PAT hanno rinnovato con noi ulteriori sei progetti, per il prossimo triennio, inerenti proprio quei temi che, a detta anche di Crea, sono risultati un poco meno performanti per APSS.Ci riferiamo all’implementazione della rete oncologica, comprendente oggi anche gli esperti pallativisti della medicina generale e non solo.Anche il fascicolo sanitario elettronico Trec, per cui siamo in progressione, da gennaio 2023, con l’implementazione del Patient summery per le terapie che verranno lette immediatamente anche nei pronto soccorsi di tutta la Provincia.

A ciò si deve aggiungere il FSE 2.0 che ha, in se, il nostro obiettivo triennale sulla telemedicina, anch’essa già implementata dai medici di famiglia da marzo 2023.

Il coinvolgimento dei medici di medicina generale nell’attuazione della riorganizzazione territoriale attuale in Trentino, in definitiva, ha richiesto una chiara regolazione delle forme e dei modi della partecipazione alle varie strutture.Di poi, una revisione dei percorsi formativi per rafforzarli e adeguarli alla nuova impostazione delle cure primarie sul territorio. Mancano ancora le reti professionali locali.Ma l’Atto di indirizzo per la convenzione con i MMG 2019-21 mette ulteriormente in evidenza il ruolo delle nostre aggregazioni dei medici di base attuali (MGI) più di quello delle Case della comunità.

Si limita a presupporre, secondo l’Ufficio parlamentare del Bilancio e la Corte dei Conti, che la riorganizzazione emersa dai precedenti accordi sia già coerente con le previsioni del PNRR e adattabile agli standard dell’assistenza territoriale (DM 77/2022) previsti da Agenas, prima delle decisioni del Ministro Schillaci.Il ritardo nella contrattazione provinciale, (stiamo ancora attendendo la programmazione),potrebbe inficiare quanto di buono stiamo facendo in questo 2023 come medicina generale trentina, finendo per divenire causa ed effetto delle difficoltà ad introdurre, e finanziare, innovazioni più rilevanti, pure necessarie nell’ottica della riforma e dei risultati raggiunti e visibili in Crea.

 

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Dr.Nicola Paoli

SMI Trentino

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