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COPPOLA (VERDI E SINISTRA) – INTERROGAZIONE * TERRITORIO: « SÌ AI CORRIDOI FAUNISTICI, PER EVITARE L’INVESTIMENTO DEGLI ANIMALI SELVATICI »

Scritto da
11.07 - lunedì 15 gennaio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Si stima che ogni anno in Italia oltre 1,5 milioni di animali selvatici muoiano perché investiti da autoveicoli. Una strage continua che provoca danni importanti anche agli automobilisti, che si potrebbero evitare. In Trentino ogni anno sono centinaia gli animali selvatici vittime di incidenti e, solo per quanto riguarda gli orsi, si sono registrate una cinquantina di vittime dal 2007 ad oggi. È sempre più difficile per la fauna adattarsi alle profonde trasformazioni apportate dall’uomo in contesti sempre più urbanizzati che comportano l’aumento di infrastrutture: strade, case, campi coltivati; per questo la creazione di corridoi per la fauna selvatica rappresenta un’azione fondamentale per arginare la frammentazione e l’isolamento degli ambienti naturali.

Gli animali, durante l’arco della vita, si spostano per cercare cibo, incontrare i propri simili, riprodursi o cercare un riparo adeguato alle loro esigenze. La conservazione, costruzione o ripristino di quegli spazi che consentono alla fauna di muoversi liberamente senza incorrere nel rischio di incidenti durante l’attraversamento da un ambiente all’altro, è indispensabile per la loro sopravvivenza. All’interno di un territorio la fauna selvatica si sposta da un luogo all’altro in funzione dei propri bisogni, che variano da specie a specie proprio come le distanze, possono infatti percorrere da pochi metri a molti chilometri.

A spostarsi sono gli animali di taglia più grande come caprioli, cervi, orsi, lupi, cinghiali, volpi, lepri, ma anche i piccoli mammiferi come i ricci, gli anfibi come i rospi, gli insetti e gli altri invertebrati. Nel febbraio 2023, in risposta ad una mia interrogazione, l’assessora Zanotelli riferiva che la creazione di corridoi faunistici in sovrappasso o sottopasso alle strade sarebbe stata particolarmente onerosa e sottolineava la complessità di una programmazione a medio-lungo termine strettamente connessa alla gestione e pianificazione della viabilità pubblica. Io ritengo invece che i corridoi faunistici siano davvero necessari e rappresentino un importante investimento a fronte di ingenti costi economici (mezzi distrutti), umani (persone decedute o ferite per gli scontri) e della grande sofferenza per gli animali coinvolti.

Anche i progetti pilota messi in atto in questi anni per prevenire gli incidenti (per esempio il progetto Margine) hanno presentato dei limiti. La Regione Piemonte per prevenire gli scontri tra automobilisti e fauna selvatica ha da poco reso disponibile un’app gratuita che consente di avvisare per tempo la presenza di animali lungo i tratti di strada maggiormente a rischio. L’applicazione è stata messa a punto grazie all’analisi dei dati relativi agli incidenti segnalati nel corso di tredici anni, dal ‘98 al 2011. Sui dati a disposizione è stato poi costruito un modello matematico che incrocia informazioni sul traffico alla densità di animali nel territorio e altri fattori, al fine di ottenere una mappa dei tratti di strada più rischiosi e di inviare una notifica allo smartphone di chi sta percorrendo zone pericolose.

 

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

se è partita la sperimentazione dello studio avviato in valle del Chiese nel quale vengono utilizzate le termocamere, la cui gestione è curata dalla Rete delle Riserve Valle del Chiese e che è appunto finalizzato a prevenire la collisione veicoli-animali lungo il tratto della SS 237 compreso tra le pr. Km 67+300 e 67+660, in prossimità dell’abitato di Cimego. Nel caso quali sono i primi risultati;
se sono stati avviati gli interventi analoghi sia da parte del Comune di Bieno lungo la SP 78 del Tesino nel tratto dello sviluppo di circa 250 metri in prossimità della pr. Km 7,500 circa, prossima all’abitato di Bieno, nonché da parte dei Comuni di Cavalese e Vallelaghi. Se ci sono i primi risultati delle sperimentazioni;
se si è attualmente in grado di valutare l’efficacia dell’installazione dei catarinfrangenti blu, installati in particolare lungo un tratto della SS 240 di Loppio e Val di Ledro tra l’abitato di Tiarno di sopra e la Val d’Ampola;
se sono state individuate aree soggette a particolare pericolosità per l’esplicarsi del fenomeno degli attraversamenti faunistici;

quali ulteriori iniziative intende mettere in atto al fine di prevenire il numero e la gravità degli incidenti stradali causati dall’attraversamento degli animali selvatici;
se non ritenga, alla luce della crescita del numero di incidenti causati dall’investimento di animali selvatici, rivedere il no alla creazione dei cosiddetti corridoi faunistici, strutture che consentano agli animali di attraversare in sicurezza le barriere create dall’uomo, prevedendo una mappatura del territorio per la loro realizzazione.

 

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Cons. Lucia Coppola
Alleanza Verdi e Sinistra

 

 

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