(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Interruzione del servizio ferroviario sulla linea della Valsugana.
Preso atto e premesso che:
il servizio ferroviario sulla tratta Trento – Bassano del Grappa della linea della Valsugana è sospeso fino al 12 settembre 2022, salvo ulteriori estensioni temporali, con servizi sostitutivi con bus.
Considerato che:
tale fatto è estremamente grave soprattutto per i disagi alla popolazione che giornalmente utilizza il treno per spostarsi dalla Valsugana alla Valle dell’Adige;
la manutenzione del binario è di competenza di RFI e la manutenzione del materiale rotabile è di competenza delle Imprese Ferroviarie (Trenitalia e Trentino Trasporti);
le questioni tecniche e gestionali riguardanti il materiale rotabile e l’armamento ferroviario fanno capo ai soggetti suindicati che hanno il dovere di provvedere alla manutenzione per garantire sicurezza dell’esercizio;
RFI e le Imprese Ferroviarie sono dotate di Sistemi di Gestione della sicurezza dell’esercizio ferroviario. Ma gli stessi soggetti sono titolari di doveri per garantire la regolarità del servizio. Chi pagherà i disagi arrecati alla popolazione residente?
il ritardo, ormai non più ammissibile, della progettata officina ferroviaria di Trentino Trasporti a Spini di Gardolo. La manutenzione ordinaria e straordinaria “in house” dei rotabili a scartamento normale di proprietà di TT sarebbe certamente più immediata e meno onerosa. Il ritardo per la realizzazione di un progetto ventennale non è concepibile e l’urgenza si fa sempre più pressante;
non si intende intervenire su questioni prettamente tecniche che riguardano le caratteristiche meccaniche delle rotaie e delle ruote monoblocco in acciaio del rodiggio delle automotrici in esercizio sulla linea della Valsugana. Tali questioni devono essere risolte da RFI e dalle Imprese Ferroviarie;
la linea della Valsugana va potenziata con il raddoppio dei binari, la completa elettrificazione e il rifacimento di tutte le gallerie etc. La linea ferroviaria potenziata della Valsugana può costituire una valida alternativa alla Valdastico Nord A31 per il collegamento tra il Veneto e il Trentino.
per il collegamento autostradale Valdastico Nord A31 è stata preventivata una spesa di circa 3 miliardi di euro. Tale importo è largamente sufficiente per potenziare la linea ferroviaria;
mediante accordi tra Provincia, la Regione Veneto e i Ministeri competenti si potrebbe rinnovare la concessione autostradale al gestore della A31 e A4, previa destinazione delle risorse provenienti dai pedaggi alla realizzazione del potenziamento.
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Si interroga quindi il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
le cause e le eventuali responsabilità della interruzione del servizio ferroviario sulla linea della Valsugana;
se intenda rendere pubblici gli esiti degli accertamenti eseguiti;
quali provvedimenti intende adottare per il rispetto del contratto di servizio con Trenitalia e accordi con RFI, affinché in futuro tali disservizi non si possano ripetere;
entro quale data si ripristinerà il servizio ferroviario;
entro quale data verrà realizzata l’officina ferroviaria di Trentino Trasporti a Spini di Gardolo;
se si ritiene che il potenziamento della linea ferroviaria della Valsugana sia una valida alternativa alla realizzazione della Valdastico Nord A31, per il collegamento tra gli interporti e porti veneti e il corridoio Scandinavo Mediterraneo.
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Cons. Lucia Coppola
Consigliera provinciale/regionale-Gruppo Misto/Europa Verde