(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Interrogazione. Scuole e ambiente: risparmio energetico e gestione rifiuti.
Premesso che:
le tematiche ambientali risultano oggettivamente urgenti e richiedono interventi immediati al fine di arginare e contenere gli effetti;
l’emergenza climatica è un problema fortemente sentito dai nostri alunni che esprimono preoccupazione per il loro futuro e per il futuro del Pianeta Terra;
Il ruolo della scuola spinge gli insegnanti ad intercettare le istanze degli studenti e a sensibilizzarli sui temi della sostenibilità;
alcuni Istituti hanno già proceduto alla nomina del referente ambientale. Considerato che:
in alcune strutture scolastiche lo spreco energetico (rilevato) è causato dalla presenza di un impianto vetusto e tecnicamente inadeguato a distribuire uniformemente il calore in tutti gli spazi;
gli infissi dovrebbero essere sottoposti a interventi di manutenzione più frequenti o addirittura sostituiti;
si registra il malfunzionamento delle tapparelle elettriche;
lo spreco di energia elettrica è in larga parte dovuto ad un sistema di illuminazione obsoleto da sostituire con materiale a led;
in certi spazi, meno frequentati, delle strutture dovrebbero essere installate delle fotocellule che permetterebbero la riduzione degli sprechi;
l’autoproduzione tramite impianti fotovoltaici potrebbe essere possibile presso molti edifici scolastici;
tale autorpoduzione potrebbe essere un investimento che permetterebbe alle scuole di abbattere le bollette energetiche o quanto meno di soffrire meno della volatilità dei prezzi dell’energia che abbiamo vissuto in questi anni e che si riproporanno in futuro;
attualmente la raccolta dei rifiuti (imballaggi leggeri, indifferenziata, carta, umido) è realizzata in modo incompleto e differente da scuola a scuola, con materiali, con colori e con modalità diverse: tale diversità crea notevole confusione tra tutti gli utenti rendendo la raccolta differenziata approssimativa e poco funzionale;
negli anni scorsi in alcune scuole sono state realizzate esperienze degli orti didattici che favoriscono l’inclusione e la conoscenza delle piante e del loro ciclo.
Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere
1. in quante e quali scuole del Trentino viene effettuata la raccolta differenziata e in quante invece ancora non è attiva tale pratica virtuosa;
2. in quali scuole si fa raccolta differenziata, si fa la raccolta della parte organica o viene conferita nell’indifferenziato;
3. come viene effettuata la raccolta differenziata nelle scuole che la praticano e con quali modalità;
4. quale è la situazione degli impianti di riscaldamento delle scuole del Trentino e se sono state riscontrate criticità. Se sì, quali;
5. se sia nelle intenzioni della giunta un piano per l’efficientamento energetico delle scuole;
6. se sia nelle intenzioni di questa giunta avviare l’autoproduzione energetica (fotovoltaico) da parte degli edifici scolastici là dove possibile;
7. in quante e quali scuole è stato nominato il referente ambientale;
8. se sia possibile avere un censimento dei progetti didattici in atto nelle scuole che mirano all’educazione ambientale, in particolare al risparmio energetico e alla mobilità sostenibile;
9. in che modo è riutilizzato o smaltito il materiale tecnologico dismesso, ancora funzionante (LIM, proiettori, e PC);
10.se verranno finanziati gli orti didattici nelle scuole come progetto al fine di migliorare la qualità del sistema educativo provinciale, come previsto dall’art.55, legge provinciale 7 agosto del 2006 n.6.
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Lucia Coppola
Consiglio provincia autonoma Trento – Alleanza Verdi e Sinistra