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RIFUGIATI: POLETTI, PER UNHCR GLI ARRIVI ITALIA-LIBIA DESTINATI AD AUMENTARE

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17.49 - martedì 4 luglio 2017

(Fonte: Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale Trentino) – In una manciata di ore arriva la più che prevedibile doccia fredda per l’Italia in materia di gestione dei richiedenti asilo.

Stando alle previsioni dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), gli arrivi verso l’Italia dalla Libia sono destinati ad aumentare.

Dall’inizio dell’anno sono 84.830 gli immigrati che hanno affrontato il Mediterraneo per arrivare a casa nostra, il 19% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Se già questo poteva sembrare un dato sconfortante, l’Unhcr, in un rapporto presentato ieri ha chiarito che quello a cui abbiamo assistito non è che l’inizio.

L’inviato dell’Alto Commissariato, Vincent Cochetel, ha esposto anche una sorta di identikit degli arrivi in Italia: per la stragrande maggioranza si tratta di giovani uomini single, originari di paesi quali Niger, Ciad, Sudan ed Egitto, con basso livello di istruzione e semplicemente in cerca di migliori condizioni di vita.

Nulla di diverso rispetto a quanto abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni anche in Trentino.

Ancora più agghiacciante è quanto contenuto in un rapporto condotto per l’Unhcr dalla società francese Altai Consultin: “L’industria del traffico di uomini sta vivendo una rapida espansione in Libia.

E parliamo di un’impresa multinazionale del crimine.”

Nulla di nuovo sotto il sole. Da una ricerca condotta all’interno del progetto “Surf&Sound” del gruppo ECrime dell’Università di Trento, il traffico di immigrati utilizza internet ed i social per reclutare carne umana da scaricare in Italia e sfrutta le vulnerabilità delle normative nazionali, sovranazionali ed internazionali legate ai visti e alle procedure per richiedere asilo.

Detta in altre parole, i trafficanti di uomini approfittano del nostro sistema giuridico integrato e di chi, anche qui in Italia, si adopera nell’individuare tutti i cavilli possibili per mantenere sul nostro territorio i richiedenti asilo anche quando non ne avrebbero titolo.

Nelle stesse ore apprendiamo quanto già era a conoscenza di tutti: l’accordo Francia-Germania-Italia non sarà altro che un ennesimo schiaffo contro il nostro Stato, destinato a diventare sempre più il campo profughi del Vecchio Continente.

Il problema dei rifugiati deve essere affrontato in modo serio con la previsione del blocco navale per impedire ai barconi di partire, un accordo con la Libia, l’apertura in Africa di centri per identificare chi ha diritto ad esser rifugiato e chi no ed un’equa distribuzione dei soli rifugiati in tutti i 27 Stati dell’Ue.

Se non si riuscisse ad addivenire ad un progetto analogo, un Governo degno di questo nome dovrebbe prendere immediatamente due contromosse: annunciare che sospenderemo i conferimenti di miliardi di euro annui all’Ue e che intendiamo adeguarci alla condotta delle altre nazioni europee in materia di richiedenti asilo, procedendo con una chiusura dei flussi.

La situazione è assolutamente insostenibile anche in Trentino, sia per i numeri che, soprattutto, per il risvolto sociale e criminogeno che tale fenomeno porta in dote, senza contare che lo Stato è in debito di diversi milioni di euro nei confronti della Provincia per i fondi destinati all’accoglienza.

 

 

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Marika Poletti

Presidente Provinciale Fratelli d’Italia – An del Trentino

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