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CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI * SEDUTA 11/10: « FONDO PEREQUATIVO, RIPARTO QUOTA INTEGRATIVA / COMUN GENERAL DE FASCIA, TRASFERIMENTO FUNZIONI MATERIA CULTURALE »

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07.18 - giovedì 12 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Fondo perequativo, riparto della quota integrativa. Approfondimenti in corso
E’ stata nuovamente rinviata, per consentire ai Consiglieri di valutare gli esiti degli approfondimenti in corso di conclusione, la trattazione della proposta di deliberazione della Giunta provinciale sul ‘Fondo perequativo 2024 per il riparto della quota integrativa ai Comuni, prevista in sede di Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2024’. Il Consiglio avrà modo di esprimersi sul provvedimento la settimana prossima, all’esito di un confronto che proseguirà coinvolgendo le Strutture tecniche degli Enti locali. La delibera
La delibera individua i criteri di riparto per la quota integrativa di 20 milioni di euro del fondo perequativo, pattuita nell’ambito del Protocollo di finanza locale per il 2024, e finalizzata al sostegno della spesa corrente dei comuni nell’attuale e perdurante contesto di incertezza. A tutti gli enti è attribuito un finanziamento minimo di 20.000 € per un totale di 3.320.000 €. Le risorse rimanenti e, cioè 16.680.000 €, sono state, quindi, ripartite in sette classi demografiche, considerando, per ogni classe, il numero di comuni afferenti e la popolazione. La quota spettante a ciascun comune viene, quindi, determinata proporzionando l’indicatore medio della spesa corrente potenzialmente non finanziata in relazione alle risorse disponibili per ogni classe. Tale metodo di riparto rispecchia – secondo quanto prospettato dalla proposta di deliberazione – la configurazione strutturale dei comuni della provincia, e tende ad assicurare maggiori risorse a chi presenta difficoltà di bilancio e ridotti indici di copertura finanziaria della spesa corrente; fattori questi che si riscontrano soprattutto nei Comuni di minore dimensione e, cioè, con meno di mille abitanti.

Comun General de Fascia: trasferimento delle funzioni in materia culturale. Parere rinviato
Ancora un rinvio anche per il pronunciamento del Consiglio in merito alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale concernente ‘Comun General de Fascia: trasferimento delle funzioni in materia di usi e costumi locali e istituzioni culturali aventi carattere locale, manifestazioni e attività artistiche, culturali ed educative locali ai sensi dell’art. 19 comma 5 lett. b) della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 e presa d’atto del trasferimento delle funzioni in materia di toponomastica ai sensi degli artt. 27 e 28 della legge provinciale 19 giugno 2008, n. 6.
In merito, è giunta l’osservazione del Comun General de Fascia volta ad evidenziare come, in base alla normativa vigente, le funzioni in oggetto sarebbero già state trasferite ex lege al Comun General di Fascia, senza necessità di ulteriori delibere o decreti come prevede la delibera in discussione. Un’osservazione che si fa forza di un parere dell’Avvocatura di Stato, e che invoca una revisione del provvedimento proposto, nel senso di espungere i primi tre punti del deliberato, relativi al trasferimento delle funzioni in oggetto, per mantenere invece le sole previsioni relative al riconoscimento, in favore del Comun General, delle risorse finanziarie necessarie all’esercizio di tali competenze.
Alla luce di tutto ciò la trattazione della delibera proposta è stata sospesa, per consentire una più ampia interlocuzione con la Giunta provinciale.

Aggiornamento della zonazione sismica. Parere favorevole
Il Cal ha preso in esame oggi anche una proposta di deliberazione della Giunta provinciale, relativa all’Aggiornamento della zonazione sismica del territorio provinciale, esprimendo parere favorevole.
La delibera riguarda l’aggiornamento della classificazione delle zone sismiche in provincia di Trento, con l’adozione di un criterio di maggior cautela nel recepimento della zonizzazione nazionale (carta della pericolosità sismica del territorio nazionale), alla luce dei più recenti studi sismologici a livello nazionale e locale.

La proposta di aggiornamento racchiusa nella delibera in esame prevede la variazione di zona sismica per 77 Comuni trentini; in particolare per i comuni di Ala, Avio, Sagron Mis e Vallarsa che vengono classificati in zona sismica 2 (elevato). I comuni di Borgo d’Anaunia, Bresimo, Caldes, Cavizzana, Cis, Cles, Croviana, Dambel, Livo, Malè, Novella, Ronzone, Rumo, Sarnonico, Terzolas vengono, invece, classificati in zona sismica 4 (bassa). I restanti comuni della Provincia Autonoma di Trento sono classificati in zona sismica 3 (bassa).
La variazione proposta comporta, per le zone che passano in zona 2 (penalità elevata), l’introduzione dell’obbligo di autorizzazione preventiva, per alcuni interventi, considerati “rilevanti”, ossia nuove costruzioni di interesse strategico (es. ospedali, scuole, caserme..), opere infrastrutturali o edifici rilevanti con grande affollamento (scuole, luoghi di culto, supermercati..). Autorizzazione che, come è stato confermato dalla Struttura provinciale, sarà istruita dalla Provincia stessa.

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