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COMITATO DIFESA ACQUE TRENTINO * FIUME ADIGE: « LE RIVE STANNO DIVENTANDO UN DESERTO, FOLLI I TAGLI A RASO LUNGO LE SPONDE »

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09.00 - venerdì 23 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Le rive stanno diventando un deserto I folli tagli a raso lungo le sponde del fiume Adige. È con estrema preoccupazione che assistiamo, in questi giorni, all’abbattimento indiscriminato di alberi lungo le rive del fiume Adige, un’azione che sta causando gravi danni all’ecosistema fluviale e alla sicurezza idrogeologica del nostro territorio.

La gestione della vegetazione della fascia riparia è fondamentale per la preservazione di una serie di servizi ecosistemici indispensabili per l’equilibrio ambientale e la sicurezza delle comunità che vivono nelle vicinanze dei corsi d’acqua. La fascia riparia non solo fornisce habitat per una vasta gamma di specie vegetali e animali, ma svolge anche un ruolo chiave nella mitigazione delle inondazioni, nella stabilizzazione del suolo e nella filtrazione dell’acqua.

Purtroppo, gli abbattimenti che si stanno compiendo proprio in questi giorni lungo tutta l’asta del fiume in Vallagarina, sembrano essere condotti senza alcuna considerazione per queste importanti funzioni ecologiche. È evidente a chiunque che non si tratta di una modalità di tipo selettivo, come sarebbe richiesto dalle buone pratiche di gestione dei corsi d’acqua e come peraltro previsto dal Piano Tutela Acque 2022-2027, dove leggiamo che gli interventi di trattamento della vegetazione devono essere “attuati nel rispetto delle esigenze di carattere ecologico, paesaggistico e ambientale dell’ecosistema fluviale, oltre che di efficienza idraulica”1. L’approccio utilizzato, al contrario, è a dir poco rozzo e dozzinale. Questa azione impulsiva sta compromettendo la biodiversità del nostro territorio e mettendo a rischio la sicurezza delle aree circostanti.

La gestione e la conservazione dei corsi d’acqua richiede la convergenza di diverse competenze specifiche, prima fra tutte, quella degli ecologi fluviali, ovvero coloro che meglio conoscono l’interazione dei fiumi con il loro contesto. Ad oggi, queste figure professionali sono completamente assenti all’interno dell’organico del Servizio Bacini Montani della nostra provincia, l’ufficio con la delega alla sicurezza idrogeologica che si occupa anche della gestione della vegetazione riparia. Privo di questa preziosissima competenza, il personale coinvolto potrebbe compiere scelte dannose per l’ambiente senza rendersene conto, mettendo a repentaglio la salute del fiume e delle comunità che dipendono da esso.

Chiediamo pertanto che venga immediatamente fermato l’abbattimento indiscriminato degli alberi lungo le rive del fiume Adige e che venga avviato un serio processo di valutazione ambientale, coinvolgendo esperti qualificati e la comunità locale, affinché vengano pianificati interventi di gestione della vegetazione che siano rispettosi dell’ecosistema fluviale e delle sue funzioni vitali.
La salvaguardia del fiume Adige e del suo ecosistema è una responsabilità che riguarda tutti noi e chiediamo il vostro sostegno nell’affrontare questa grave minaccia ambientale, per l’ennesima volta causata dall’uomo.

 

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Comitato Permanente di Difesa delle Acque del Trentino

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