(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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News del Cal mercoledì 24 gennaio 2024. Disciplina di attuazione dell’assegno unico provinciale: modifiche. Parere favorevole. E’ stato il Presidente del Cal, Paride Gianmoena, ad aprire, oggi, i lavori della prima riunione, del 2024, per il Consiglio delle autonomie locali. Ha salutato i nuovi componenti del Cal, il Sindaco di Cles, Ruggero Mucchi e di Mori, Stefano Barozzi. Ha dunque aperto la discussione in merito ad alcune modificazioni alla disciplina dell’Assegno unico provinciale. In Aula anche l’Assessore provinciale, Achille Spinelli, che ha precisato come sia stato necessario un adeguamento alla disciplina provinciale in seguito all’abrogazione del reddito di cittadinanza, sostituito – a livello statale – dall’assegno di inclusione. In questo quadro è stato anche necessario operare una temporanea sospensione dell’erogazione della quota A del sussidio provinciale. In merito, ha rassicurato sul fatto che cittadini aventi diritto, riceveranno, a febbraio, gli arretrati dovuti dal primo gennaio della quota A.
Le domande, sulle quali si sta lavorando, sono complessivamente 45mila. L’Assessore competente del Cal, Stefano Bisoffi, ha rimarcato come a decorrere dal 1° gennaio 2024 sia stato istituito l’Assegno di inclusione, quale misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociali delle fasce deboli e come la proposta della delibera della Giunta provinciale detti ulteriori modificazioni della disciplina di attuazione dell’assegno unico provinciale per il periodo 1° luglio 2023 – 30 giugno 2024. In sostanza, con il provvedimento in esame si assicura il coordinamento dell’Assegno unico provinciale, che ha decorrenza dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, con il nuovo istituto statale, entrato in vigore dal 1° gennaio 2024. In discussione è intervenuto il Sindaco di Mori, Stefano Barozzi che ha evidenziato come si registri un tasso significativo di mancati pagamenti delle rette a carico delle famiglie, ad esempio in relazione al servizio di asilo nido. Ha quindi auspicato la possibilità di poter conoscere i beneficiari delle misure provinciali a sostegno delle famiglie, in modo da poter incrociare i relativi dati. In tal senso è stato deciso un approfondimento. Il Sindaco di Trento, Franco Ianeselli ha voluto riproporre all’attenzione della Giunta provinciale il tema relativo all’indicizzazione del reddito di riferimento ai fini del calcolo dell’ICEF: a seguito dell’incremento dell’inflazione, occorso nell’ultimo periodo, e del conseguente aumento, pur relativo, delle retribuzioni, si rende infatti necessario adeguare l’indicatore, affinché possa fornire una fotografia veritiera del potere di acquisto delle famiglie. L’Assessore Spinelli ha precisato che il tema posto dal Sindaco di Trento è in fase di studio, nell’ambito di una più ampia riforma dell’ICEF. Tuttavia, ha rimarcato come il sistema abbia comunque assicurato una risposta al calo del potere di acquisto delle famiglie, attraverso puntuali interventi.
Il Procurador del Comun General de Fascia, Beppe Detomas, a fronte del complesso meccanismo di raccordo fra l’AUP e gli strumenti nazionali, ha chiesto per quale ragione la Provincia non abbia adottato uno strumento autonomo di sostegno alle esigenze delle famiglie. Spinelli ha in merito evidenziato come la scelta di raccordare l’AUP con le misure nazionali consenta un risparmio di spesa per il bilancio provinciale, a cui non si ritiene di rinunciare in questa fase, ed a fronte di un meccanismo di raccordo che comunque risulta ormai rodato. A fine discussione il Cal ha votato a favore.
La delibera
La delibera fa riferimento all’art. 26 della legge provinciale 26 dicembre 2019 n. 13 (legge di stabilità provinciale 2020), dove si prevede che, nella disciplina delle disposizioni di carattere sociale, fra le quali l’Assegno unico, la Provincia può disporre incompatibilità, limiti di cumulo, condizioni e decurtazioni o mancata erogazione in presenza di interventi dello Stato che hanno la stessa finalità. In questo ambito gli interventi di contrasto alla povertà nazionali e provinciali sono gestiti in modo coordinato. Considerato che dal 1° gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza risulta sostituito dal nuovo Assegno di inclusione, occorre provvedere al coordinamento di tale nuova misura con l’Assegno unico provinciale, che ha decorrenza dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024. Si rende pertanto necessario modificare l’attuale disciplina stabilendo che, a decorrere dal 1° gennaio 2024, la formula per la stima del Reddito di cittadinanza sopra descritta venga utilizzata anche per stimare l’Assegno di Inclusione. Permane comunque in capo al richiedente la medesima possibilità di aggiornare la stima con i dati effettivi in suo possesso o di dichiarare l’impossibilità a beneficiare dell’assegno statale. Inoltre, ai fini di coordinamento con la nuova misura nazionale dell’Assegno di Inclusione, in vigore dal 1° gennaio 2024, si ritiene opportuno disporre che, qualora la domanda di assegno unico provinciale venga presentata entro il 31 marzo 2024, la Quota A decorre dal 1° gennaio 2024.
Si propone inoltre di modificare il punto 13 della Disciplina con l’inserimento delle seguenti disposizioni:
– in caso di contemporaneo diritto ai benefici, provinciale e nazionale, l’avente diritto ha l’onere di presentare domanda per la misura nazionale;
– il diritto alla percezione della quota A dell’Assegno unico provinciale è subordinato alla permanenza del diritto al beneficio nazionale, salvo che il venir meno del beneficio sia dovuto a cause non imputabili al richiedente.
Formazione obbligatoria per il personale della Polizia Locale
Parere favorevole
ll Cal ha espresso parere favorevole al programma annuale di formazione obbligatoria per il personale della Polizia locale. Un punto all’ordine del giorno introdotto dall’Assessore del Cal, Cristian Comperini. A illustrare il programma, che viene approvato dalla Giunta provinciale d’intesa con il
Consiglio delle autonomie locali, è stata Catherine Tonini, Vicedirettore Generale del Consorzio dei Comuni Trentini. Ha evidenziato che il programma, ormai collaudato, è stato arricchito da alcuni approfondimenti in materia di preposti e riconoscimento di persone prive di documenti. Il Cal ha espresso parere favorevole al programma annuale di formazione obbligatoria per il personale della Polizia locale.
Il Programma
Il programma determina la tipologia, la durata, i contenuti, le modalità di svolgimento dei corsi di formazione, d’aggiornamento e di specializzazione del personale di Polizia locale, nonché le modalità di attuazione del programma e l’individuazione del soggetto attuatore.
Il contesto prevede: attività di rilevazione dei fabbisogni formativi effettuata dal Consorzio presso i Comandi/Servizi di Polizia locale degli Enti soci, tramite più strumenti, da ottobre a dicembre 2023.
Elaborazione dati e macro-contenuti formativi dicembre 2023, a cura del Consorzio dei Comuni.
Presentazione analisi fabbisogni formativi Polizia locale, da parte del Consorzio, al Comitato Tecnico provinciale di Polizia locale in occasione delle sedute del 4 e 15 gennaio, che ha approvato, nell’ultima seduta, le linee di indirizzo e di proposta del programma delle iniziative formative obbligatorie per il 2024. Nella proposta di programma sono previste iniziative formative obbligatorie, vertenti sui seguenti temi:
• Percorso formativo base teorico-pratico per il personale neoassunto di
Polizia locale;
• Formazione teorico-pratica per il personale di Polizia locale che svolge
servizio notturno – corso base;
• Corso di mantenimento per l’utilizzo delle armi;
• Corso pratico di difesa personale;
• Corso pratico all’utilizzo dei mezzi di coazione fisica;
• Corso pratico di difesa personale;
• Formazione e addestramento all’uso degli strumenti di autotutela;
• Corso di aggiornamento teorico-pratico per il personale di Polizia locale
che svolge servizio notturno – sedi di Trento, Rovereto, Pergine, Borgo
Valsugana, Riva del Garda, Lavis, Mezzolombardo, Tione, Pinzolo e Storo;
• Corso per il conseguimento della Patente di servizio;
• Corso base per l’attribuzione della qualifica di Ufficiale di polizia
giudiziaria;
• Corso di aggiornamento per Ufficiale di polizia giudiziaria, comprensivo
del modulo di formazione per Preposti in materia di sicurezza.
Il programma, riguarda la sola attività formativa obbligatoria, rimandando a successivo progetto l’eventuale formazione facoltativa. Esso prevede di attuare un totale di 248 edizioni, al fine di poter garantire i numeri massimi di partecipazione a seconda della tipologia di iniziativa prevista, oltre che di attività pratico/applicative nelle sedi territoriali.
Designati i componenti della Commissione provinciale per la protezione degli animali d’affezione; del Tavolo provinciale dell’economia solidale e del Comitato provinciale sulla condizione abitativa. Prima di chiudere la seduta odierna il Cal ha provveduto a designare il Sindaco di Lavis, Andrea Brugnara; il Sindaco di Giovo, Vittorio Stonfer e la Sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, quali componenti della Commissione provinciale per la protezione degli animali d’affezione. Inoltre, per il Tavolo provinciale dell’economia solidale è stata designata la Sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, mentre per Comitato provinciale sulla condizione abitativa “Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa” è stato designato Alberto Pedrotti, Assessore in Comune a Trento, in sostituzione di Chiara Maule, eletta in Consiglio provinciale