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LETTERE AL DIRETTORE

MARCO ZENATTI * ROVERETO (TN) – NATALE: « SCONCERTANTE L’ASSENZA DEL PRESEPE, POCO CONVINCENTE L’ALBERO SINTETICO »

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15.02 - domenica 19 novembre 2023

Caro direttore Franceschi,

anche quest’anno arriva il Natale e, come consuetudine, l’addobbo di piazza Rosmini e le luminarie sono attesi per verificare e giudicare se la città risulta più attraente in occasione di queste festività.

La prima grande novità è stata l’albero “innaturale”. Ha fatto discutere, soprattutto, sulle ipotetiche motivazioni. Chi suppone che la scelta sia dovuta a una attenzione ecologista-ambientalista, ma appare subito infondata, se solo si considera che gli alberi di Natale vengono coltivati proprio per questo scopo e quindi sono una risorsa all’ambiente per tutta la loro vita e non sarebbero stati piantumati se non avessero avuto questo utilizzo finale. Nemmeno la scelta dell’albero sintetico è convincente se solo si pensi quale costo ambientale/industriale ha comportato la sua realizzazione: produzione CO2, costo energetico e smaltimento a fine vita.

La discussione non verte tanto se questo albero sia bello o meno, ma ci ricorda, comunque, che quando regaliamo i fiori alle persone che amiamo, non scegliamo fiori di plastica, ma, anche se sono fiori di campo, li preferiamo naturali. Esprimono più sentimento, anche se appassiscono dopo alcuni giorni. Risultano più veri e sinceri, anche se non sono così perfetti.

Ma quello che risulta sconcertante e di assoluta delusione è, almeno fino ad ora, l’assenza del presepe. Spero proprio che tale mancanza non sia dovuta a una scriteriata volontà di non offendere la suscettibilità di coloro che non sono cristiani. Non voglio nemmeno approfondire questo aspetto tanto risulta ridicolo e inconsistente. Voglio però ricordare come il presepe sia collegato insindacabilmente alla nostra tradizione e tralasciarlo fa pensare più ad una sciatta azione di disattenzione che a un preciso pensiero “politico-culturale”.

Comunque, quello che è di gran lunga ingiustificato e che dimostra l’insipienza di chi amministra la città è dato dal fatto che non si è colta l’occasione di rappresentare, nel modo più semplice e incisivo, il vero e straordinario messaggio del Natale: pace e fratellanza.

Quale occasione migliore di questa, per la Rovereto Città della Pace? Pensiamo alle guerre che insanguinano il mondo. In modo particolare l’Ucraina e il medio-oriente, con Israele e la Palestina. Rappresentare il Natale con Gesù Bambino, indicazione di Innocenza e di Pace, a cui si accostano due bambini, uno ebreo e l’altro palestinese, che rappresentano la necessità e la bellezza di una pacifica convivenza, era un’occasione da non perdere.

Eh sì la classe dirigente di una comunità si dimostra all’altezza del suo compito, non solo se rattoppa le strade, ma se interpreta, anche, la necessità di alimentare un messaggio e uno stimolo a costruire una società migliore, attraverso i sentimenti di pace e convivenza.

 

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Marco Zenatti
Commissario Circolo FdI Rovereto (Tn)

 

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Foto: agenzia Opinione

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