Gentile direttore Franceschi,
quando c’era Radio belva, quella del Gustavo. Tra i doveri del giornalista si legge a) difende il diritto all’informazione e la libertà di opinione di ogni persona; per questo ricerca, raccoglie, elabora e diffonde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti …
Visti gli ultimi servizi sulle stazioni sciistiche del Trentino, da parte della RAI regionale mi viene questa riflessione: il Tg regionale di Trento mi ricorda radio Belva (secondo la vulgata, “Radio Belva” era il soprannome che Luigi Pintor aveva dato a Gustavo Selva, ex direttore del Gr di Radio 2).
Servizi confezionati come i migliori spot pubblicitari. Mai una critica, un approccio “giornalistico” all’informazione/notizia da dare al popolino.
Delle vere e proprie “marchette” con tanto di sciata compresa. Insomma tutto fuorché un servizio pubblico quale dovrebbe essere la RAI.
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Aldo Collizzolli
Cittadini Uniti per il Trentino – ONDA