News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

CLAUDIO TAVERNA * ELEZIONI: « TRENTINO, ECCO PERCHÉ SONO A RISCHIO I CANDIDATI DEI COLLEGI UNINOMINALI DEL CENTRO DESTRA »

Scritto da
15.40 - mercoledì 24 agosto 2022

Gentile direttore, le invio quanto segue.

Claudio Taverna

Direttore www.trentinolibero.org

*

Trento, 24 agosto 2022. – di Carlo Martello

Premessa. Salvini (e Fugatti) rivendica alla Lega il primato elettorale in Trentino con l’obiettivo esplicito di contenere FdI. Il partito della Meloni non ottiene due collegi senatoriali uninominali come rivendicava, mentre dirotta De Bertoldi all’uninominale di Trento della Camera (uscente da senatore sempre nel collegio di Trento), favorendo in tal modo il consigliere provinciale Ambrosi, capolista nel proporzionale nel Trentino Alto Adige, paracadutando di conseguenza il consigliere provinciale altoatesino Urzì commissario del partito della Meloni in Trentino, nel Veneto.

La competizione tra la Lega e FdI per la conquista del primato è sotto gli occhi di tutti; lo sarà ancor più in vista delle elezioni provinciali del 2023 (Fratelli…coltelli). Per quell’evento, il risultato delle elezioni del 25 settembre condizionerà senz’altro le posizioni per la conquista dell’assetto provinciale.

Di certo, alla figura sbiadita di Salvini (che fu il trascinatore del centro destra alle politiche in Trentino con il cappotto conseguito dalla Lega, compresa l’elezione di De Bertoldi che nessuno lo pronosticava vincente nel collegio senatoriale di Trento contro l’autonomista Panizza), nei confronti del centrosinistra autonomista, si contrappone la figura straripante di Giorgia Meloni.

Se a livello nazionale, secondo tutti i sondaggi, il vantaggio di FdI sulla Lega è di ca 10 punti, in Trentino è lecito ipotizzare che la Lega conserverà il primato, ma la forchetta tra i due partiti sarà molto più contenuta per il netto recupero di FdI.

La conseguenza del trend sondaggista porta a queste inevitabili conclusioni (verranno confermate o meno dal voto del 25 settembre?).

Mentre nel proporzionale tutte le lista in campo cercheranno di portare acqua al proprio mulino con inevitabili contrapposizioni tra le liste alleate e quelle che si presentato da sole (l’erosione di queste nei confronti delle coalizioni è possibile, es. Italexit porterà via dei voti alle liste del centrodestra e del centrosinistra, così le formazioni di estrema sinistra potrebbero penalizzare la coalizione progressista del PD), invece non sono da escludere frecciatine, più o meno misurate e ben oltre la leale competizione, tra le liste delle coalizioni.
In particolare nella coalizione del centrodestra tra FdI e Lega.

Ecco perché sono a rischio i candidati dei collegi uninominali del centrodestra in Trentino.

Formuliamo alcuni esempi.

Collegio uninominale per il senato di Rovereto. Corrono, tra gli altri, Alleanza democratica per l’autonomia ( centro sinistra + terzo polo) con la candidata Donatella Conzatti (senatrice uscente eletta dal centrodestra per cambiare casacca dopo solo un anno per Italia Viva di Renzi), candidata del centrodestra Michaela Biancofiore (Coraggio Italia, già FI). Paradossale è la condizione delle due più accreditate antagoniste. La Conzatti, grazie alla “madrina” Biancofiore conquistò nel 2018 il senato con in voti del centrodestra, mente il prossimo 25 settembre sia la madrina e la protetta si troveranno avversarie per la conquista dello scranno senatoriale. In questo collegio non sono presenti candidati di Lega e FdI.

Collegio uninominale camera dei deputati di Trento. Candidati Sara Ferrari (centrosinistra), Andrea De Bertoldi (centrodestra), Lorenzo Ossanna (PATT.PT). In questo caso, la competizione tra Lega e FdI potrebbe trasferirsi, come detto, sulle intenzioni di voto dei simpatizzanti dei due partiti. I leghisti potrebbero non votare De Bertoldi favorendo Lorenzo Ossanna (PATT+P.T.), per la posizione filo leghista di quest’ultimo. Molto accreditata è Sara Ferrari, malgrado il noto messaggio galeotto, che può contare sulla “fortezza” Trento ( con il grande elettore Ianeselli ) e sugli gli altri comuni a guida centrosinistra, oltre alla tradizionale “disciplina” dell’elettorato di sinistra che a differenza di quello del centrodestra soffre di meno l’astensione.
L’elezione di De Bertoldi è fortemente a rischio, con massino gaudio della Lega che potrebbe giovarsi di una limitata presenza di FdI in parlamento.

Collegio uninominale senatoriale di Trento. Candidati per la maggiore, Martina Loss (centrodestra), deputato dal 24 novembre 2010, esclusa tuttavia dal consiglio comunale di Trento nell’autunno del 2020 (149 voti di preferenza, posizionandosi al 9° posto della lista della Lega), Pietro Patton (centrosinistra).
Data per certa la debolezza del candidato del centrodestra, il competitore Pietro Patton può contare sull’appoggio forte di amministrazioni comunali di centrosinistra a partire da Trento, della Cooperazione ( è presidente del consorzio tutela vini del Trentino), oltre alla tradizionale “disciplina” dell’elettorato di sinistra che a differenza di quello del centrodestra soffre di meno l’astensione dal voto. Si si aggiunge la “diserzione” verso la Loss dei simpatizzanti di FdI, per la maturata competizione con Fugatti e Salvini, che potrebbero “gioire” sulla ridotta pattuglia parlamentare della Lega.
L’elezione di Martina Loss, per le ragioni sopraddette, è, come quella di De Bertoldi alla Camera, fortemente a rischio.

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.