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LETTERE AL DIRETTORE

ANPI – TRENTINO * ATTACCO CGIL ROMA: « LA STRATEGIA DELL’EVERSIONE NERA RICHIEDE RISPOSTA FERMA E DURISSIMA, ESPANDERE DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE POPOLARE »

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10.42 - martedì 12 ottobre 2021

Quello che è successo a Roma il 9 ottobre, le violenze avvenute, in particolare l’inaudita occupazione della sede nazionale della Cgil, a cui va la nostra incondizionata solidarietà, seguita dall’odioso e barbaro assalto al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I, rappresentano un salto di qualità nella strategia della eversione nera e richiedono una risposta ferma e durissima. Richiamiamo il governo al suo compito imprescindibile di difesa dell’ordine democratico, della salvaguardia della sicurezza dei cittadini, della tutela delle sedi della vita associata.

Da tempo l’ANPI ha denunciato la natura eversiva delle organizzazioni neofasciste, da tempo ha segnalato la strumentalizzazione da parte di tali organizzazioni nei confronti del malessere sociale causato dalla crisi e aggravato dalla pandemia; da anni, infine, l’ANPI, assieme a un vasto schieramento democratico, ha sollecitato le autorità competenti a provvedere allo scioglimento delle formazioni neofasciste, come sostanzialmente imposto dalla XII Disposizione finale della Costituzione e specificamente previsto dall’art. 3 della sua legge di attuazione (legge Scelba, 645 del 20 giugno 1952).

Vanno in ogni caso assunti immediatamente provvedimenti cautelari di sospensione delle attività di tali organizzazioni. Invochiamo inoltre la massima intransigenza nell’iter processuale per i reati di apologia e di ricostituzione del partito fascista. Riteniamo molto importante lo sdegno di tanta parte del Paese, delle forze sociali e politiche, pensiamo che davanti al pericolo eversivo sia necessaria un’unità davvero larga. Assieme, denunciamo i silenzi e l’ambiguità dell’estrema destra italiana che, dopo aver tardivamente ostentato un antifascismo di facciata, nega l’evidenza della matrice fascista dell’assalto di sabato.

Ma non basta: occorre operare compiutamente per liberare ogni istituzione dello Stato italiano sia dalle infiltrazioni fasciste, sia dalle eventuali connivenze, e contrastare il pesantissimo malessere sociale su cui puntano i fascisti per scardinare il sistema democratico. Per questo occorre aprire subito una nuova stagione della democrazia italiana che metta al centro il tema del lavoro e della dignità della persona, contrastare la solitudine sociale e ogni forma di odio e di rancore e bandire definitivamente qualsiasi suggestione di tipo fascista.

È necessario che si estenda nel Paese un rinnovato, eccezionale movimento unitario contro il fascismo, per l’espansione della democrazia e della partecipazione popolare, un movimento che raccolga l’insegnamento della Resistenza quando, col comune obiettivo della sconfitta del nazifascismo e della rinascita del Paese, si unirono forze fra loro diverse ed eterogenee dalla cui convergenza nacque quella Costituzione che oggi occorre integralmente e finalmente attuare. Questo è lo spirito con cui auspichiamo che si realizzi la più ampia partecipazione organizzata alla mobilitazione nazionale promossa da CGIL, CISL e Uil per sabato 16 ottobre. Il 25 aprile 1945 il popolo italiano riscattò l’Italia dal nazifascismo. Oggi il popolo italiano deve respingere qualsiasi tentativo di minare la repubblica democratica e antifascista.

 

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Anpi del Trentino

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