Gentile direttore Franceschi,
In Trentino forse si è ancora in tempo per poter evitare che il fenomeno delle infiltrazioni mafiose dilaghi, come in Lombardia, Emilia, veneto, Piemonte. È importante diffondere la cultura dell’attenzione al fenomeno dell’infiltrazione che oggi ha connotazioni molto diverse dal passato.
Meno eclatanti, più vicine a normali speculazioni d’impresa. Le seconde e terze generazioni hanno studiato alle università Harvard, Luiss, Bocconi.
Ma i legami -e soprattutto i fiumi di soldi che possono e devono investire9 provengono dal traffico internazionale di droga.
Il progetto che sto curando nella provincia di Trento mira a diffondere l’attenzione sul tema. E dare qualche strumento di difesa per chi vuole resistere alle tentazioni a volte fortissime date da facilità di credito, “problem solving” e consenso sociale che la mafia è capace di dare.
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Alberto Francini
Già Questore di Trento
Incaricato del progetto Sicurezza-Trentino da Cciaa Trento e Provincia autonoma Trento
(per incontri con amministratori locali, associazioni di categoria, singoli imprenditori, polizie locali ed organizzazioni sindacali)