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ZANELLA (FUTURA) * TRENTINO – GESTIONE PANDEMIA: « LA SITUAZIONE È EVIDENTE CHE NON SIA FACILE DA GOVERNARE, MA QUI MANCANO VISIONE ED ELEMENTARI CAPACITÀ ORGANIZZATIVE »

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16.45 - mercoledì 24 febbraio 2021

La Provincia, che in virtù dell’Autonomia dovrebbe fare meglio del resto del Paese, sta gestendo questa pandemia con serie difficoltà. La situazione è evidente che non sia facile da governare, ma qui mancano visione ed elementari capacità organizzative.

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La campagna vaccinale è arenata
Come si può pensare di sovraccaricare i medici di base, senza supporto organizzativo e strutture adeguate per vaccinare il personale docente? Inutile recriminare che non arrivano le dosi di vaccino concordate, se migliaia sono ferme nei frigoriferi di APSS perché non siamo in grado di somministrarle. Si aprano centri vaccinali e si assegni personale dedicato. Sono attive graduatorie di infermieri, cosa si aspetta ad assumerli per questo compito: è o non è una priorità vaccinare?! E poi si organizzino con un minimo di criterio i calendari vaccinali: è paradossale che gli ultra ottantenni abbiano dovuto prenotare online e gli insegnanti stiano aspettando “in grazia” la chiamata del medico di base (sempre che abbia aderito alla campagna). Basterebbe un minimo di senso pratico.

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Il dati sulle varianti che non arrivano
È prioritario capire la diffusione delle varianti virali sul territorio per tracciarle e capirne la diffusione e quindi le tendenze di sviluppo dell’epidemia. Il 29 gennaio scorso la Giunta ha deliberato di affidare all’Istituto Zootecnico Sperimentale delle Venezie il sequenziamento genomico, ma ad oggi non vi è ancora notizia della presenza di varianti sul nostro territorio. I tempi di sequenziamento per definire il tipo di varianti sono sì lunghi, ma almeno i dati sulla percentuale di virus mutati dovrebbero esserci. Ad oggi nessun dato in merito è stato comunicato: non si sa ancora nulla o la trasparenza resta ancora un optional? Forse avrebbe senso riattivare in supporto anche la Fondazione Mach e attrezzarsi per quando arriveranno i test rapidi per l’individuazione delle varianti (se non vogliamo finire come con i tamponi salivari, annunciati a novembre e ancora in fase di sperimentazione).

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Aiuti economi: sempre al traino di Roma
La Provincia continua a temporeggiare sperando che degli imprenditori e dei disoccupati si occupi il Governo con l’ennesimo decreto ristori, abdicando alle proprie prerogative autonomistiche. Mesi e mesi per attualizzare l’Assegno Unico Provinciale per poi doverne rivedere nuovamente i criteri d’accesso, perché talmente stringenti che in pochi ne beneficerebbero. E, nonostanti siano mesi che la situazione economica è drammatica, solo ad aprile lavoratori e lavoratrici colpiti dalla crisi potranno vedere gli aiuti. In un momento emergenziale come questo sarebbe il caso di accelerare e spendere in supporti ai disoccupati/e quanto stanziato, indipendentemente da – e comunque in integrazione a – quanto Roma metterà in campo.

Serve un cambio di passo da parte di questa Giunta perché anche da questo dipenderà la capacità di tenuta del territorio, sia sul piano sanitario che su quello socio-economico, nei prossimi mesi.

 

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Paolo Zanella

Consigliere provinciale del Trentino

e regionale Trentino-Alto Adige/Südtirol

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